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NON PAGHIAMO IL LORO DEBITO !!

par ripreso da E.B.

Publie le sabato 10 dicembre 2011 par ripreso da E.B. - Open-Publishing
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L’annunciata manovra “salva Italia” è arrivata e rappresenta un violento e feroce concentrato di aggressioni antipopolari che ha lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani come bersaglio unico.
Una manovra all’insegna del “rigore” e dell’attacco ai più deboli, con la quale l’ipocrita retorica dell’equità si traduce in una gigantesca truffa ai danni di lavoratori e pensionati, in cui le giovani generazioni saranno ancor più allontanate dal mondo del lavoro o utilizzate come concorrenza, con la prossima annunciata riforma del “mercato del lavoro”, con la creazione di una contrattazione a doppio binario.

Così il governo “tecnico” dà un preciso segnale ai “mercati”: si punta a spremere tutto quello che è spremibile dai soggetti più deboli e non si toccano in nessun modo le rendite, i profitti, gli interessi che quei mercati difendono.
I provvedimenti vanno tutti nella stessa direzione: aumento dell’età per andare in pensione e peggioramento degli assegni pensionistici; riproposizione dell’Ici sulla prima casa, spesso già gravata da rate di mutui, e aumento delle rendite catastali; aumento dell’Iva sui generi di consumo; aumento delle addizionali regionali Irpef; liberalizzazione di interi settori dei servizi; rilancio delle grandi opere come la Tav; ecc. E, al contempo, nemmeno una qualche sia pur minima tassa patrimoniale, intangibilità dei privilegi fiscali della Chiesa cattolica, ulteriori regali di tagli delle imposte per le imprese, nessun taglio alle spese militari. Per il solo 2012, la somma delle manovre Berlusconi-Tremonti-Monti porterà a un salasso di quasi 70 miliardi, tutto sulle spalle delle classi popolari.

La manovra del governo, scritta sotto la dettatura della Banca Centrale Europea (BCE), è la cura “greca” somministrata anche in Italia. E’ la tecnocrazia liberista dell’Europa che impone la stessa ricetta ovunque, con gli stessi fallimenti. E’ un diktat che ha come presupposto che bisogna sacrificare tutto pur di pagare il debito, che bisogna rassicurare i mercati, cioè la speculazione finanziaria, che bisogna rendere ancora più vincolanti quelle stesse politiche liberiste che hanno portato alla crisi.

L’appoggio bipartisan di destra e centrosinistra (con l’ipocrita “opposizione” della Lega Nord che cerca di approfittare di questa “intesa nazionale” per rifarsi il trucco …) rende ancora più pericolosa l’operazione politica di Monti-Napolitano, che cerca di affermare l’esigenza dell’“unità nazionale” di fronte alla crisi e il carattere “necessario e indifferibile” dei sacrifici. La scelta del PD di schierarsi in prima fila in questa operazione è significativa della natura di questo “partito naturale di governo”, avversario degli interessi delle classi più deboli e di una qualsiasi alternativa politica di sinistra.
Occorre costruire la più larga opposizione sociale e politica, un’opposizione che affermi il rifiuto delle politiche di austerità, la necessità del non pagamento di un debito illegittimo e il recupero delle risorse necessarie alla difesa degli interessi delle classi popolari, con il taglio delle spese militari, la cancellazione delle grandi opere inutili e dannose, il recupero dell’immensa evasione fiscale.

Sinistra Critica è impegnata nella costruzione di questa necessaria opposizione sociale e politica, da sinistra:
* nelle piazze degli scioperi contro la manovra il 12 dicembre e il 19 dicembre con i lavoratori del pubblico impiego, rivendicando la necessità di non negoziare più diritti fondamentali sull’altare della concertazione; con la FIOM e i lavoratori della Fiat, dove Marchionne intende far piazza pulita di ogni diritto;
* il 14 dicembre a Genova, con l’assemblea pubblica “Dobbiamo fermarli! Noi il debito non lo paghiamo!” (ore 17.00 – Sala Circolo ricreativo Cap, via Albertazzi, 3 r.), con delegati CGIL e di sindacati di base, attivisti sociali e politici impegnati nei movimenti, a cui invitiamo tutti a partecipare;
* il 17 dicembre a Roma nell’assemblea del “Comitato No debito”, perché diventi un appuntamento aperto e unitario organizzato da tutto il fronte di opposizione sociale e politica, anche per organizzare insieme a tutte le forze che si oppongono al governo Monti una grande manifestazione nazionale – vedi: https://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli/
* nella partecipazione alla campagna “Rivolta il debito” e per un Audit pubblico sul debito illegittimo – vedi: http://www.rivoltaildebito.org/

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