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Negazionismo, no del Vaticano ad una legge che lo punisca
Publie le lunedì 18 ottobre 2010 par Open-PublishingL’Osservatore romano si dice contrario a punire chi nega l’Olocausto. "In democrazia la censura non è un mezzo corretto"
ROMA - Il quotidiano della Santa Sede, l’Osservatore Romano, entra nel dibattito sull’opportunità di istituire una legge per impedire il negazionismo 1 per affermare che è "condivisibile" la tesi secondo cui "punire per legge chi sostiene la negazione della Shoah non è la strada giusta". "Negare l’Olocausto è un fatto gravissimo e vergognoso" premette il quotidiano d’Oltretevere in un articolo pubblicato sull’edizione di domani dal titolo "La storia non è vera per legge. Dubbi dalla comunità intellettuale sulla proposta di introdurre in Italia il reato di negazionismo". "Ma punire per legge - prosegue l’Osservatore - chi sostiene questa tesi, e quindi di fatto stabilire ciò che è storicamente vero attraverso una norma giuridica, non è la strada giusta. Anzi - aggiunge -, rischia di essere controproducente: in democrazia la censura non è un mezzo corretto, e si finisce per far diventare martire chi vi incappa".
Questa, spiega ancora l’Osservatore romano, è "in sintesi, la condivisibile reazione degli storici alla proposta di introdurre in Italia il reato penale di negazionismo" lanciata il 15 ottobre scorso dal presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, dopo le dichiarazioni di Claudio Moffa, docente all’università di Teramo che aveva sostenuto, tra l’altro, che "non c’è alcun documento di Hitler che dica di sterminare tutti gli ebrei". Il quotidiano della Santa Sede osserva anche come la posizione "della maggior parte degli storici" sia "in controtendenza rispetto al quasi unanime apprezzamento del mondo politico".
(18 ottobre 2010) http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/18/news/vaticano_negazionismo-8194117/?ref=HREC1-5