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Nei giorni della merla

Publie le lunedì 31 gennaio 2011 par Open-Publishing

Stabilito per i più pruriginosi che i giorni della merla non sono, come loro potrebbero intendere, i giorni delle uccelline, le ragazze dell’Olgettina. Devo peraltro ammettere che qualche collegamento c’é eccome: ai giorni più freddi dell’anno corrispondono in effetti i giorni più bui della democrazia, questa interminabile notte della civiltà.
La vicenda Minetti/Ruby e tutto il resto rappresenta il punto più basso del potere politico in Italia dalla nascita dello stato ad oggi. Neanche Mussolini si portava a casa le mignotte in tale quantità, egli anzi pare aggisse sempre in trasferta e con maggior riservatezza. Nè gli capitava di essere ricattato e costretto a peripezie improponibili e spesso illecite solo per risompensare una bella figa.

Nè puo’ dirsi che a Palazzo Venezia entrassero cani e porci, nani e ballerine in quantità industriale, per non dire di scionosciuti che si nascondevano in bagno per telefonare, rendendo l’Italia il paese meno sicuro d’Europa.

Stabilito ciò , ritorno al titolo : i giorni della merla ( gli ultimi tre di gennaio) sono tradizionalmente i giorni più freddi dell’anno.

Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.

Un po’ quel che è successo a noi italiani, solo che non è stata la fuliggine, ma siamo diventati realmente più neri, opachi e ignoranti.

Come sappiamo ormai da anni, la società italiana reca dentro di sé un corpo estraneo, alieno e letale, vale a dire una gran quantità di individui che hanno votato e continuano a votare per Berlusconi: sono gli ultracorpi, ormai noti a tutti, quelli del film di Carpenter” Essi vivono”. ...

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