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Notiziario delle lotte dei lavoratori 26-29/7/2005

Publie le venerdì 29 luglio 2005 par Open-Publishing

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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
26-29/07/05 *
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SOMMARIO: Grecia, Ilva, Vigili del Fuoco, Istat,
Indesit, Siderval, Teleco Cavi, Valbasento, Interkim,
Consorzi pugliesi

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26 luglio 2005

GRECIA: SCIOPERO CONTRO LA FLESSIBILITA’
http://www.ilmanifesto.it/

I sindacati greci hanno proclamato uno sciopero
generale di 24 ore per la giornata di oggi per
protestare contro la riforma del mercato del lavoro
operata dal governo, che intende introdurre una
maggiore flessibilità. L’agitazione coinvolgerà anche
la pubblica amministrazione, il cui personale
incrocerà le braccia per quattro ore.

ILVA GENOVA: PROTESTA LAVORATORI PER CHIUSURA
ALTOFORNO http://www.kataweb.it

Un migliaio di lavoratori dell’Ilva di Conegliano
hanno bloccato il Ponente genovese e l’uscita del
casello autostradale di Conegliano subito dopo
un’assemblea di fabbrica tenutasi dalle 7 alle 8.30.
La protesta nasce dalla mancata convocazione del
governo delle Rsu che chiedono garanzie per i
lavoratori diretti e dell’indotto che lavorano nella
linea a caldo (altoforno) nello stabilimento di Riva.
Chiedono: cassa integrazione, priorita’ nella
prelazione dei nuovi posti di lavoro previsti con il
potenziamento della linea a freddo dell’acciaieria. In
tarda mattinata i lavoratori si recheranno in Comune
per chiedere sostegno alle loro proposte.
La protesta dei lavoratori e’ poi rientrata dalla
convocazione dei sindacati a palazzo Chigi, domani
mattina. All’incontro prenderanno parte gli enti
locali (comune e provincia di Genova), Regione,
Autorita’ portuale, sindacati confederali e di
categoria. I nodi da sciogliere sono le garanzie
salariali dei dipendenti delle acciaierie occupati
nella linea a caldo (altoforno) dell’impianto
dell’imprenditore Riva, che dovrebbe cessare
l’attivita’ questa settimana, e dell’indotto, garante
della manutenzione degli impianti. Gli sviluppi
dell’ultima ora non hanno convinto i lavoratori che
hanno mantenuto a lungo il presidio prima di rientrare
in fabbrica.

VIGILI DEL FUOCO: SCIOPERO RIUSCITO
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

I primi riscontri confermano una massiccia adesione
del personale allo sciopero per contrastare il decreto
di riforma del rapporto di impiego dei Vigili del
Fuoco, per chiederne l’immediato ritiro e,
conseguentemente, per sollecitare la riapertura del
negoziato.

27 luglio 2005

ISTAT: PROTESTANO I RPECARI http://www.ilmanifesto.it/

Continua la mobilitazione dei lavoratori precari
dell’Istat, contro il progetto dell’istituto di
esternalizzare la rete di rilevazione delle Forze di
lavoro. Ieri, con un sit-in davanti al ministero della
Funzione pubblica, promosso dal coordinamento precari
Istat, da una delegazione dei lavoratori
"appaltabili", e dai sindacati di categoria Cgil e
Uil. Il prossimo settembre invece, in data ancora da
definirsi, con uno sciopero nazionale di tutti i
lavoratori Istat proclamato dai sindacati (Cgil e
Uil). E’ quanto deciso all’assemblea dei lavoratori
tenutasi lo scorso 20 luglio. Quando l’amministrazione
dell’istituto ha pensato bene di chiamare le forze
dell’ordine per fronteggiare la protesta dei
lavoratori a rischio di appalto.
L’ente ha deciso di appaltare a una società esterna la
rete di rilevazione delle Forze di lavoro, che impiega
320 persone. Quella rete cioè che rileva i dati su
occupazione e disoccupazione. Una parte centrale del
lavoro che l’istituto svolge, ma anche, un’attività
relativamente nuova dell’ente, acquisita nel 2002
(mentre prima veniva svolta dai singoli Comuni) con
l’obiettivo di migliorare la qualità dei dati
prodotti. In realtà, di tutto il processo di raccolta
dati, una parte è già stata esternalizzata. La parte
finale, quella delle interviste fatte via telefono
(tecnicamente Cati), che ora gestisce Atesia. Quello
che invece ora l’Istat minaccia di appaltare, a
partire dal prossimo gennaio, è tutta la prima parte
del lavoro, quella delle interviste casa per casa con
il rilevatore (tecnicamente Capi).
"Questo tipo di indagine - spiega Lorenzo Cassata, del
coordinamento precari dell’Istat - costituisce, per
l’alta qualità della prestazione, il fiore
all’occhiello della statistica pubblica italiana".
L’operazione di appalto, inoltre, aumenterebbe i costi
(dagli attuali 5 milioni di euro annui a quasi 8
milioni comprensivi di Iva); metterebbe a rischio la
qualità, mettendo nelle mani di un soggetto non
pubblico la rilevazione di un dato sensibile; infine,
renderebbe ancora più precarie le condizioni di vita e
lavoro di quei 320 co.co.co. attualmente impiegati.

INDESIT: ACCORDO http://www.ilmanifesto.it

I quasi mille dipendenti degli stabilimenti di
Albacina e di Melano (Fabriano) della Indesit hanno
approvato, a voto segreto, l’accordo realizzato nei
giorni scorsi tra Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e le
Rsu con l’azienda. Il 94,3% ha votato sì, il 5,7% no.
L’accordo sancisce la creazione, nel territorio di
Fabriano, di un polo inte dedicato alla produzione di
elettrodomestici per la cottura, investendo in 3 anni
circa 32 milioni di euro. L’accordo prevede inoltre la
conferma degli attuali livelli occupazionali a tempo
indeterminato. Lo stabilimento di Melano, in cui
attualmente si producono frigoriferi, sarà
gradualmente riconvertito. Il gruppo Indesit Company,
di proprietà di Vittorio Merloni, occupa in Italia
oltre 6 mila dipendenti attivi in otto stabilimenti.
All’estero, il gruppo di elettrodomestici occupa altri
12 mila lavoratori.

28 luglio 2005

SIDERVAL: SCIOPERO http://www.laprovinciadisondrio.it/

Sciopero alla Siderval di Talamona (Sondrio) per
ottenere il premio di risultato. L’industria, leader
affermata sul mercato nazionale ed estero nella
produzione di profili speciali in acciaio estrusi a
caldo in barre, eseguiti su disegno del cliente in
sezione piena o cava, deve fare i conti con
un’agitazione che si protrae da alcune settimane e in
questa fase ha raggiunto un punto centrale. Gli operai
dello stabilimento, che dà lavoro a centoventi
persone, hanno scelto di incrociare le braccia per due
ore al giorno con delle modalità e degli orari
differenti a seconda del reparto. Una parte dello stop
avviene a fine turno, l’altra nel corso del periodo di
lavoro. Fino ad oggi si è arrivati ad alcune decine di
ore di sciopero, e tutto lascia pensare a una
prosecuzione dell’agitazione fino al mese di
settembre. "Se ci saranno le condizioni riprenderemo
le trattative, purtroppo le distanze fra la nostra
posizione e quella dell’azienda non ci hanno
consentito di compiere questo passo - dice Guglielmo
Zamboni dalla Fiom Cgil di Morbegno -. Per il momento
continuiamo a sostenere la nostra mobilitazione per il
premio di risultato". Il sindacato sottolinea
l’elevata partecipazione delle tute blu allo sciopero,
mentre fra gli impiegati l’adesione è stata - nel
rispetto di una tradizione consolidata - inferiore in
termini percentuali.

TELECO CAVI http://ilmessaggero.caltanet.it/

Dopo l’incontro Provincia-Presidenza del consiglio dei
ministri, i sindacati chiedono la cassa integrazione e
l’amministrazione controllata per la Teleco Cavi. Sul
piatto la sorte dei 127 lavoratori dello stabilimento
di Frosinone, fermi per tutto il 2004, da quando la
Valdisangro srl ha acquistato un fabbricato ormai
senza valore.
E lunedì prossimo, in un incontro al ministero del
Welfare, i sindacati chiederanno l’adozione della
cassa integrazione. Su richiesta della proprietà,
inoltre, si cercherà di far applicare la ‘Prodi bis’,
che porterebbe a un’amministrazione controllata con la
nomina di un ‘advisor’ da parte del tribunale, il
quale procederà poi a una ricognizione dello stato
dell’azienda.

VALBASENTO E INTERKIM: PROROGA MOBILITA’
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha firmato
il decreto interministeriale di proroga delle
indennità di mobilità per i lavoratori della
Valbasento e della Interklim di Tito scalo (PZ). Con
la firma del Ministero comincia ora il percorso per
l’accredito degli emolumenti, peraltro decurtati del
dieci per cento.

CONSORZI: ARRIVANO GLI STIPENDI IN PUGLIA
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

La boccata d’ossigeno prevista per i lavoratori dei
Consorzi di bonifica arriva con il parere favorevole
ricevuto dalla prima commissione bilancio della
Regione Puglia. E’ stato approvato all’unanimità, il
testo di legge della quarta commissione (Sviluppo
economico), con il quale la Regione si impegna a
finanziare le spese di funzionamento e quelle per il
pagamento degli stipendi ai dipendenti, per un totale
di circa nove milioni e mezzo di euro come «erogazione
straordinaria per i Consorzi Arneo, Stornara e Tara,
Terre d’Apulia e Ugento Li Foggi. Passa invece a
maggioranza la legge in materia di esodo incentivato.
Di fatto un prepensionamento.

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