di Oreste Scalzone
Questo aspetto della violenza (in questo caso) è il primo limite dello sciopero della fame: l’essere cioè un’extrema ratio che non può essere separata dall’urlo di autonomia, fino all’autismo. Lo stesso aspetto di irriducibilità - diluita fino allo stillicidio - insito nell’anoressia, uno sciopero della fame a oltranza, seppure a bassa intensità. C’era una forza assoluta in Jan Palach (e poi in Bobby Sands) o nei bonzi vietnamiti, che si esprimevano in altri codici: ma (…)
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Oreste Scalzone
Articoli
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Una sottile violenza
28 settembre 2005 par (Open-Publishing)
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Violenza e non violenza
27 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
E devo dire che sono indignato quando si apre un dibattito come quello su violenza e non violenza, con Revelli, che fa delle osservazioni interessanti ma ha un blocco per cui dice che effettivamente bisogna mettere in discussione tutto l’impianto e le mistiche del ‘900 del cominternismo* ma, siccome non vuole prendere in considerazione altro, gli trema la terra sotto i piedi se gli manca un mito rivoluzionario. Poi Bertinotti, Ingrao. Sì uno potrà dire: magari (…) -
Le contraddizioni dei new global
5 settembre 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
A cavallo del secolo e del millennio c’è un ripresentarsi di tutto questo, in forme ancora nuove e sembra quasi che la secrezione di discorso - basterebbe sfogliare alcuni giornali, o fare una carrellata che cataloghi gli slogan dei movimenti - sia come un trionfo della pretesa, l’affermare in modo passionale ed etico, un indirizzo alla contraddizione sistematica. E’ una specie di caosmosi* delle parole, in cui si tira fino all’estrapolazione massima, per poi affermare (…) -
La carenza da nemico
26 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
Una sera in un grande dibattito a Parigi ero uno dei pochi completamente d’accordo con i due contraddittori, Baudrillard e Virilio, che pure erano d’accordo nel dire che le coppie funzionano così, la crisi dell’est è anche l’inizio della crisi del poloovest, tutto il discorso ormai banale sulla carenza da nemico. In Italia l’unico ad averlo capito tra i politici era stato Cossiga. Craxi si era illuso che fosse giunto il momento della sua vittoria, ma si sbagliava. Perché (…) -
Stalinisti a oltranza
25 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
La nuova filosofia e il clima da anni ’80 in Francia si vedono del tutto dispiegati, in Italia, invece, sembrano più frenati.
Questi continuano ad essere perfettamente stalinisti sul piano euristico ed epistemologico, perché comunque è come se, ancora una volta, riconfermassero la stessa dannatio memoriae di allora per tutti i comunisti diversi che erano stati già schiacciati nella storia: gli anarchici, e poi gli internazionalisti, i bordighiani, le correnti (…) -
Nuovi filosofi e terrorismo
22 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
E poi questi nuovi filosofi descrivevano l’orrore, e va bene, ma perché non hanno fatto un passo per andare a vedere nello loro pratiche dove, certo per imperizia delle membra, c’era un concentrato limitato delle peggiori cose. Invece di sparlare dei terroristi visti qua e là, avrebbero potuto intanto spiegare com’è che nella primavera del ’72, addirittura negli stessi giorni, con gli stessi slogan, avevano fatto una campagna pressochè identica loro, Gauche (…) -
Intellettuali e comunismo
20 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
Prendiamo quindi i postsessantottardi, quelli acceduti all’esercizio della pontificazione. Non sto polemizzando su quelli diventati, riconosciuti socialmente o anche quelli semplicemente guru di un gruppuscolo. Negli anni ’80 trionfa l’effetto choc della scoperta più o meno progressiva di quella che qualcuno potrebbe chiamare la grande illusione. Comincia come per caso a livello largo, un po’ dopo la morte di Mao Tsedong, il processo alla banda dei Quattro con la (…) -
Il garantismo dei ricchi
11 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
Sai, finché tu gli dici che là, in Italia, c’è l’union sacrè e che Violante applaude sempre, anzi si mette in gara ... ma l’altro ieri è avvenuta una cosa stupenda. Tutti a stracciarsi le vesti contro la legge salva Previti, La cosa più oscena è che tu potresti pensare che siccome sono mariuoli e corrotti fanno per loro un garantismo censitario ma poi buttano qualche briciola di garanzia anche per gli altri. No, così ragionano i berlusconisti, le garanzie sono (…) -
La partita contro le estradizioni
9 agosto 2005 par (Open-Publishing)
di Oreste Scalzone
Sulla spada di Damocle che grava su questi compagni ho già provato a mettermi in gioco. Offrendomi come ostaggio in cambio della moratoria delle estradizioni, rinunciando ai benefici della prescrizione ormai imminente per la mia pena (mancano meno di 18 mesi). E anche qui la risposta è stata un silenzio assordante. E quindi a ‘sto punto mi sono guardato bene dal risollevare questo discorso e non solo per non impattare con la demagogia di un Castelli e di un Bossi. (…) -
L’occasione Pannella
8 agosto 2005 par (Open-Publishing)
2 commentidi Oreste Scalzone
Dopo, certo, resta l’angoscia locale, intima ma, insomma, conta. E’ come un cancro in famiglia. Non bisogna mai dimenticare che in sé e per sé, rispetto al resto, è statistico, ma non si può pensare di riguardare il cancro del proprio familiare con l’occhio di quello che fa le statistiche se no è una forma di delirio.
C’è tutto questo dietro la mia decisione di intervenire nella finestra di opportunità socchiusa da Pannella e poi spalancata da un vento che torna, (…)