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PD: SE CI SEI BATTI UN COLPO.

Publie le martedì 7 dicembre 2010 par Open-Publishing
3 commenti

LA MEDIUM DICE CHE NON CI SEI

Altro che fine della seconda Repubblica!
Questi non schiodano.
Annunciano, litigano come al solito, per finta, si insultano non credendoci, offrono il solito spettacolo necrofilo che esibiscono da decenni, sempre gli stessi, avvoltoi sulla carcassa di quest’Italia ormai ridotta a feretro.
Un’accozzaglia di incapaci, che di etica politica e capacità governativa capiscono zero.
Se poi riescono a capire qualcos’altro al di fuori delle loro poltroncine!
Uno schifo talmente viscerale che oltre il 24% degli italiani non andrebbe neppure più a votarli, l’8% imbucherebbe scheda bianca o nulla: il 32% degli elettori.
Non è poco, sarebbe il primo partito.
Eppure questi cialtroni perseverano a tenerci in ostaggio, e con noi tutto il Paese.
Per l’ultimo sondaggio TG7/Mentana, se si votasse oggi il PDL, PD, IDV, UDC perderebbero consensi, così come FLI di Fini. Resterebbero stabili Radicali e Movimento Cinque Stelle. Balzerebbe all’8% la Sinistra di Vendola, in aumento Rifondazione e Comunisti.
In pratica saremmo come ora: ingovernabili.
Di nuovo si assisterebbe ai balletti e riunioni segrete più o meno massoniche, compravendita di senatori e deputati, voltagabbane, saltimbanchi e chi più ne ha ne metta.
E’ chiaro, quindi che quel "primo partito" di non votanti e schede bianche/nulle, quel 32% secco, rappresenta il peso che potrebbe rivoluzionare i risultati di una votazione alle prossime politiche, far spostare l’ago della bilancia a sinistra; perché sono proprio i delusi dal PD e da tutte le varie minestronate che certa ex bandiera rossa ha rimescolato in questi ultimi anni che non credono più in questa politica.
Una política che ha permesso di tutto e di più, che da 15 anni non è capace a proporre nulla di nulla, fatta da una maggioranza di inetti e senza spessore e da una opposizione asservita e contigua al potere, flaccida, lassa, immobile.
Se oggi siamo arrivati a questo stato di cose, metastasi totali alla democrazia, scandaloso esecutivo che non si vergogna più di nulla, un grazie veramente sentito lo dobbiamo ai vari D’Alema, Fassino, Veltroni, Bersani… a quei signori che della lotta di classe hanno fatto ufficio di segreteria, giochetto di mediazione, ammiccamento al ducetto di Arcore, e mai una volta, neppure una, hanno avuto il coraggio di dire "no".
Anzi, hanno votato con l’avversario dei lavoratori italiani leggi vergognose, hanno permesso che i sindacati fossero divisi: CISL e UIL seduti al tavolo con i padroni e i ministri della Confindustria ad accordarsi con il regime, CGIL cacciata dagli incontri perché non si è asservita al volere dei bugiardi.
Che hanno fatto la Quercia, Margherita, Cespuglio, Garofanino e Mazzolin di fiori, La Gioiosa Macchina di Guerra, il PD… per contrastare l’ascesa dei fascisti a gestire la cosa pubblica?
Mai uno sciopero generale ad oltranza.
Mai un’occupazione del Parlamento per denunciare a livello internazionale la discesa dell’Italia verso la via argentina.
Quando il puttaniere firmava da Vespa il "contratto" con gli italiani, per farsi votare dai boccaloni, e prometteva un milione di posti di lavoro trasformati poi in un milione secco di disoccupati nuovi alla fine del 2009, l’opposizione se ne stava a discutere la sua trasformazione, cosa dovesse diventare, per l’ennesima volta.
Intanto votava la legge elettorale truffa, quella che fa eleggere non il più votato dalla gente, ma il gradito dal partito.
E’ quella legge, voluta da quasi tutti, che ha permesso il disastro Gelmini, la vergogna Carfagna, l’ignobile Calderoli e Maroni ministri, pure a Bossi e La Russa hanno dato un dicastero, quel certo Bondi alla Cultura, la Prestigiacomo e la Meloni, la Santanché…
E la sequenza infinita di ladri di Stato, appartamenti regalati, mazzettari, mafiosi e collusi con Cosa Nostra, Cosentini, Di Girolami, Brancher, Scajola.
In aggiunta poi ci sono i ministri e i portavoce dell’insulto: Brunetta, Sacconi, Verdini, Castelli… e loro rappresentanti: Feltri, Belpietro, Sallusti, Ghedini, Porro…
Insomma: una immagine dell’Italia che fa ridere il mondo intero.
Un crollo di valori totale fino alla distruzione della Scuola Pubblica e Università, Cultura e Spettacolo, Welfare, colpi mortali al patrimonio artistico ed archeologico del Paese… in nome e per conto di Tremonti, che è di fatto il vero Capo del Governo.
E il PD che faceva nel frattempo?
Litigava al suo interno, si asteneva ai voti di fiducia per Berlusconi, usciva dall’Aula per non votare contro o, con la solita palla della "emergenza e unità nazionali", approvava insieme ai fascisti leggi liberticide.
Persino per la svendita dello Statuto dei Lavoratori e dei CCNL cominciati a Pomigliano, il PD, fece calare la sua benedizione su Marchionne, Marcegaglia, Sacconi e Brunetta; Fassino invitò i metalmeccanici ad "accettare l’accordo perché era la migliore opzione da portare a casa".
Grazie no.
Ed io continuo a pensare che in tutte queste occasioni era obbligo la proclamazione dello sciopero generale ad oltranza. Invece nulla.
Il buonismo dei coglioni ha regnato e regna sovrano.
Bersani addirittura non fa partecipare il partito alle manifestazioni non indette dal PD e in fatto di "antiberlusconismo nessuno ha da insegnarci nulla".
Traduzione: "lasciateci in pace che dobbiamo rifondarci e stabilizzare le correnti interne".
Si arriva ad oggi: scandalo dopo porcata l’Italia è il Paese più sputtanato tra quelli industrializzati.
Il Presidente del Consiglio è fuori come la Terrazza Martini il giorno di Ferragosto, è in compulsione sessuale da scopamento infinito, si addormenta in ogni dove, straparla, fatto di chissà cosa, spara bugie coinvolgendo anche capi di Stato esteri, diserta gli impegni ufficiali causa "improvvisi malanni" da lettone di Putin, sviene in pubblico, troie a gogò, Lele Mora, manco si regge più in piedi… ed eccoli gli avvoltoi.
Fini, Casini, Rutelli: loro vecchi, lui catacombale, meglio Letta, Alfano, Tremonti che lui, io non me ne vado, allora lo sfiduciano, magari no, deve governare, salga al Colle e rassegni le dimissioni, pensiamo ad un Berlusconi bis… balletti e balle di regime.
E l’opposizione?
Nulla. Addirittura la Bindi che vuole allearsi con il delfino di Almirante, Bersani che strizza l’occhio al pluridivorziato che crede nella famiglia e nel papa re, qualsiasi sozzura va bene: l’importante è non uscire dai giochi sporchissimi di potere.
Difatti si sono pure presi i complimenti dei portavoce del PDL: "Bersani è un gran signore, corretto, istruito, con lui sì che si può parlare". Ed è tutto detto.
Cos’altro c’è da capire?
Che alle prossime elezioni, per l’appunto, la sinistra sarà nuovamente battuta, presa a sberle e magari chissà… Borghezio potrebbe anche pentirsi come ha fatto Fini e Bersani proporrebbe un’alleanza pure con lui.
Intanto, questo Stato del manganello ci massacra di botte, ogni giorno di più.
Manifestare è diventato sangue e teste spaccate, fratture e urla.
A che serve segnarlo al PD?
Tanto gli "squadristi, antidemocratici" siamo noi.

Lucio Galluzzi

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Messaggi

  • Caro Lucio,condivido pienamente con te, è tutta una messinscena vergognosa di questa classe politica, politicante...

    • Dire che il Pd non ha fatto nulla è riduttivo e ingiusto.

      Quando ha potuto ha tagliato i fondi alla scuola pubblica e alla ricerca, ha finanziato missioni di guerra, ha fatto una legge per la quale i rifiuti pericolosi e tossici possono andare in discariche comuni e tantissimo altro ancora.

      Discorso speculare farei per la Cgil.

    • Bersans Unknown

      di Alessandra Daniele

      La corpulenta donna anziana s’affaccia alla porta con aria circospetta.

       Lei è della Caritas?...

      L’uomo calvo si stringe nel lungo cappotto nero fradicio di pioggia.

       Non sono un prete. Sono il segretario del PD.

      La donna aggrotta le sopracciglia.

       Ah sì...l’ho vista in Tv mentre diceva che essere di sinistra significa essere deboli e volere morire.

       No, non era così...ho detto che significa essere dalla parte dei deboli...e volere decidere liberamente di staccare la spina quando uno... - china la testa - ecco, non ce la fa più.

       Prego, si accomodi.

       Eh?

       Dicevo entri in casa - la donna apre la porta - scusi la puzza di gatto.

      L’uomo calvo fa segno al cameraman alle sue spalle. I due entrano.

       S’è portato la Tv? - Chiede la donna, guardinga.

       Sì, per documentare l’incontro della politica col cittadino...

       Se la gente mi vede in Tv poi crede che ho strozzato un nipote.

       Ma no signora, noi lanceremo un messaggio chiaro, cioè...ecco, ci siamo capiti, no?

       No.

      L’uomo calvo si sistema nervosamente il cappotto, poi dice in tono ufficiale.

       Sono qui per la campagna Porta a Porta.

       Di Vespa?

       No, del PD.

       E che vendete?

       No, niente... è per portare l’impegno del partito fra i cittadini, per rendersi anche utili in prima persona...

      La donna indica il televisore acceso a volume azzerato.

       Il digitale terrestre funziona di merda. Me lo saprebbe aggiustare?

      L’uomo calvo scuote la testa.

       Dicevo al suo cameraman, perché è del ramo - la donna indica il decoder - Mio figlio, che è ingegnere, l’ha attaccato bene. E’ l’apparecchio che fa cagare di suo.

       Suo figlio è in casa?

       E’ al ristorante.

       Un pranzo di lavoro?

       No, un turno di servizio ai tavoli. Se tarda lo cacciano.

      L’uomo calvo si agita nel cappotto.

       Ecco, ecco la crisi...

      La donna lo guarda.

       Si sente male?
       No, dicevo che la crisi economica la sta pagando la gente come voi...

       E voi che fate?

       Signora, noi oggi siamo qui anche per ascoltare le proposte del cittadino per migliorare il PD - dice l’uomo calvo, con aria convinta - cosa bisogna fare...

      L’immagine sul televisore si congela. La donna corpulenta si avvicina, e molla una botta violenta sul decoder. L’immagine si sblocca. La donna si rigira verso i due.

       Ci vogliono le buone maniere.

       Dice per il digitale terrestre?

      La donna fissa l’uomo calvo.

       No.

      http://www.carmillaonline.com/archives/2010/11/003691.html