Home > PER QUESTE STRADE DEL MONDO

PER QUESTE STRADE DEL MONDO

Publie le venerdì 7 gennaio 2005 par Open-Publishing

Dazibao Libri-Letteratura America Latina


Ciao a tutti e tutte, inizio questo nuovo anno con uno scritto estremamente bello,
attuale e indicato per affrontare il 2005 con tanto animo e voglia di non rinunciare
mai. E’ della scrittrice e poetessa nicaraguense Rosario Murillo. Spero vi piaccia.
Hasta siempre. Giorgio Trucchi


di Rosario Murillo

Me ne rendo conto. Non siamo rispettabili... Il concetto di rispettabilità è qualcosa
come un titolo nobiliare. Si nasce o si compra. Rancide discendenze sono in vendita
per il mondo. Come tutto.

Essere rispettabili vuol dire essere utili, cioè, servili. Verso gli imperialisti
della terra. Gli altri, quelli che non lo siamo, è così, cadiamo nella screditata
categoria dei fanatici, pazzi, immorali e più recentemente, terroristi. Alcuni
ci dicono anche militanti. Militanti che equivale a eserciti o cellule del male.
A cancro, a malattia perniciosa...

Questo mondo suona vuoto. Anche le parole, profanate continuamente, si svuotano di contenuti essenziali. E’ che anch’esse sono in vendita. Ubbidiscono alla legge del Mercato. Parola e Opera, al gusto del cliente, perdòno, del ricco cliente. O dell’Impero.

Pace, per esempio, oggi vuole dire guerra totale; condanna a una morte lenta. Decessi a milioni per fame, per la decisione di affamare e sporcare o privatizzare le acque, creare pesti e negare le medicine; Pace è distruggere e accaparrare la terra, i semi, creare piaghe ed invadere con pesticidi. Tutto questo come un piccolo esempio. E pace vuole dire assenza totale di ribellione. O sottomissione, più esplicitamente. Pace e progresso diventano allora un decreto di agonia graduale, con aceto e sale nelle ferite. Come Cristo.

Ma, per il fastidio di pochi, gli insubordinati abbondano. Siamo la maggioranza. E benché siamo quelli che hanno meno in materia di giustizia e diritti, siamo quelli che abbiamo di più. Perché siamo ribelli. E perché ci moltiplichiamo.

Siamo di più ed è questione di articolarci in maiuscole e gridando forte.

Ed a proposito: Il grido, l’urlo, è l’immagine perfetta di quello che dobbiamo fare. Tirarla fuori della profondità, dalle viscere e dalle ragnatele, spolverarla, lustrarla e spargerla su tutta la superficie del mondo.

Più contadini esigendo terra e lavorando la terra.

Più donne ed uomini producendo alimenti.

Più donne ed uomini negandosi a che ci rubino l’acqua, l’anima, le risorse di tutti e tutte.

Più cittadini rifiutandosi di pagare le cose impagabili, i servizi privatizzati, i debiti pubblici, gli onerosi interessi..

Più persone esigendo dignità e lavoro.

Sempre di più, in corpo ed anima, per strada, esigendo salute, educazione.

Sempre di più rifiutando di essere passivi e spettatori sofferenti della vita pubblica che è per tutti.

Sempre di più per l’intelligenza ed il potere delle persone, e per le persone in situazione di potere.

Sempre di più contro l’emporio "privato", l’apogeo corporativo della guerra, il denaro, la tecnologia, i mezzi informativi, i cervelli.

Sempre di più contro le forme politiche e sociali, autoritarie ed escludenti.

Sempre di più contro le elìtes e le strutture piramidali di cupole e pennacchi fumanti.

Sempre di più, resistendo prendendoci per mano, producendo, creando, credendo.

Di più e mani

Di più e anima

Di più e persone

Di più e Vita

Di più e allegria per la vita

Più sensibilità che è uguale ad umanità

a sorriso

a tenerezza

a sempre più Amore

Sarà allora, ovviamente, che saremo fastidiosi. E per niente rispettabili o eleganti. Per niente fini, perché la finezza che ci descrivono è per un’altra dimensione. Loro sono fini, dicono. Noi siamo rudi, rudimentali, rozzi, o simili. Che ci importa...?

Però siamo. Militanti, inoltre, non è una brutta parola. Neanche attivista. Bandiera, pacifista, (della pace senza morte, ovviamente), causa, beneficio, solidale, creativo, socialista, (primitivi, diranno, ma che cosa importa!). Potremmo anche pensare a coraggio, sogni, vocazione, servizio, immaginazione, profezia, uccelli...

Loro troveranno la parola precisa per degradare e squalificare. Per screditare. Di questo ne siamo sicuri. Donna vorrà dire strega. Ed uomo, malvagio. Abbiamo già detto che i significati camminano nello stravagante mondo del mercato. Tanto strambi, come la ruota del mercato.

Per il momento, ed affinché si calmino, affinché non tremino, diamo loro tregua e principio, con un paio di parole con senso.

RESISTENZA, GIUSTIZIA...

Entrambe vanno ed andiamo con esse. Pastori a Betlemme. Tutti e tutte. La maggior parte. Noi che abbiamo il mondo e stiamo prendendo la parola. In piedi, camminare, che trionfiamo... Siamo milioni liberi sulla faccia della terra... liberi e disinvolti. Libertà è una buona parola. Suona come il vento, in tempo, e profuma di mandorle... in fiore!

ROSARIO MURILLO

Luna Nuova-Quarto Crescente