Home > PERSEGUITATI, MARTIRI, VERGINI E SANTE DE CHE?

PERSEGUITATI, MARTIRI, VERGINI E SANTE DE CHE?

Publie le venerdì 21 gennaio 2011 par Open-Publishing
1 commento

L’INSULTO FEROCE A TUTTE LE DONNE E’ UNA "DONNA"

Capisco perfettamente che la signora Santadeché abbia problemi, e grossi, a capirsi lei per prima.

Se si auto confonde la testa già per conto suo, non mi aspetto di certo di comprendere il nulla disarticolato che si vomita addosso.

Ma un minimo di decenza personale, di amor proprio, questa tizia magari lo conserva ancora; chissà con l’andare del tempo potrebbe riconoscersi come donna, capire che è un essere umano, abbandonare il megafono nel quale si è trasformata e riallineare il cervello ad un seppur minimo moto di elasticità, recuperando la funzionalità di conduzione elettrica in quei pochi neuroni che ancora rispondono all’appello.

Sarà dura per lei prendere coscienza di un dato di fatto biologico, forse non ne uscirà viva, si manganellerà a morte da sola, si avvelenerà di litri e litri d’olio di ricino, cadrà in una depressione peggiore di quella che si sta vivendo, realizzerà il sogno d’essere un maschio peloso e superdotato pronto al guinzaglio sadomaso, alle botte e fruste, userà artigli per infliggere godere o se lo farà imporre.

Chissà questa cipolla, neppure di Tropea, dall’aspetto vagamente umanoide, quanti volti e idee cambierà ancora, proprio come il tubero che si sfoglia, dicono che ne abbia sette di facce l’ortaggio per il soffritto.

La Santadeché manco per il soffritto andrebbe bene però. E’ bollita, una sfatta purea di luoghi comuni fascisti, antichi, vecchi e di cattivo gusto.

Non so da dove arrivi la signora, che percorso politico abbia fatto per giungere ad essere Sottosegretario al Nulla, quali meriti abbia presentato nel suo curriculum per ascendere così rapidamente fino a rappresentare il NonGoverno dello sfacelo.

Di fatto c’è riuscita. Si compenetra talmente bene nella parte che le hanno assegnata tanto da imbarazzare chi la guarda e l’ascolta.

E ti viene proprio la voglia d’essere lì a urlare più di lei, ma molto di più, mandarla a cagare a ripetizione, coprirla con la voce esattamente come fa lei, ma non solo una persona, in tanti; gridarle addosso talmente forte da scaraventarla indietro per spostamento violento d’aria, investirla con un uragano d’energia e ridurla non solo al silenzio, ma rimpicciolirla, abbassarla d’un metro e toglierle una dimensione.

E sempre senza usare la minima violenza fisica, ripiegarla, metterla in una busta e spedirla ai metalmeccanici incazzati che sopravvivono, schiavi dei suoi amici, con mille euro al mese.

Vedi che poi un po’ di saper vivere educato e civile lo imparerebbe.

Bisognerebbe poi mandarla a scuola di lingua Italiana, portamento e buone maniere, ma dalle suore. Non le suore accondiscendenti e caritatevoli, ma quelle vere, alla Teresa D’Avila, che appena provi a sbagliare qualcosa ti prendi tanti di quei cartoni in testa che la prossima volta non ti permetti più di sbagliare o fingere conoscenza saputella da povera gallina rifatta e sicumerosa.

E’ divertente però, nel suo squallore mediocre, vedere questa pugilessa fallita fare il sermone etico e comportamentale a tutti.

Predica ai suoi avversari, al pubblico che rumoreggia per le cazzate che le schiumano dalla bocca [tra l’altro ha delle labbra orrende], a tutti noi italiani, ma proprio tutti… probabilmente oltre a Berlussonini, pure lei vuole fare il Papa.

Siamo tutti "ignoranti, disinformati, in cattiva fede, schifosi comunisti, di parte, mistificatori, amici e sostenitori del partito di quei giudici…" e chi può ne ha ne metta.

Dalla cloaca che ha al posto del gargarozzo esce qualsiasi lordura contro chi non aderisce alla "destra del fare" e al "governo dell’amore".

Fino a poco tempo fa l’urlatrice maschia dichiarava pubblicamente "Il voto più inutile che le donne italiane possono esprimere è quello per Berlusconi visto che sappiamo bene cosa pensa davvero delle donne. Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto di appoggio per sembrare più alto dei veri nanetti di cui si circonda. Il voto della Destra è invece utilissimo perché serve a rompere i vecchi giochi della politica e a rimettere valori e ideali che non devono essere cancellati. Evidentemente il gradimento che sta raccogliendo in tutta Italia La Destra sta facendo saltare i nervi al candidato premier del Popolo della libertà, che continua la sua campagna elettorale su boutade e falsità"; "Donne non votate Berlusconi perché non ha rispetto per le donne e ci vede solo orizzontali, mai verticali" - campagna elettorale 2008.

Chissà adesso cosa potrebbe raccontare in merito al suo essere pure lei predellina dell’auto del premier matto, trampola per aumentare l’altezza del nano rispetto ai veri nanetti di cui si circonda ora anche la Santadeché, quali altri nuovi giochi, oltre il Bunga Bunga, la sua "destra del fare" vuole sdognanare come valori e ideali da non cancellare, come ha fatto la Benitona a far proprie le boutade e la falsità del Berlussonini e come si sente adesso che è orizzontalissima.

Perché ieri sera, la portavoce sotto sotto, ma tanto sotto, segretaria era talmente in difficoltà mentale da non riuscire più a capire il significato del termine italiano "prostituzione".

Era stupefatta, molto più fatta che stupe, perché lei non sapeva che una mignotta è una che la/lo da via per soldi. Difatti Daniela l’ha sempre detto: "io non l’ho data mai via!"



Se una troia, esercitante il mestiere, offre il servizio e viene pagata per quello che ha fornito, secondo la pugilessa non si può dire che è una prostituta perché si offendono le donne.

Non si possono neppure fare vedere immagini di quelle ragazze che Bunga Bungano a culo in aria e tette di fuori, come minimo, perché se le mostri come cronista, vestitissime, mentre si coprono e scappano per non farsi riconoscere, sei uno stronzo comunista, insulti le donne italiane, perché dicendo che quelle tizie sono prostitute è come dirlo a tutte le altre italiane.

Poi siamo solo noi [l’Italia intera e la Comunità Internazionale] che diffamiamo Silvio, perché lui è buono, vergine, santo, serio e soprattutto onesto e sincero e chi dice il contrario è un "trombone di sinistra".

Intanto la Daniela non ha detto che l’ammistratore dello stabile di via dell’Olgiatina 65 ha mandato un telegramma alle Marie Goretti che usufruttano degli appartamenti, intimando loro di "lasciare libere le abitazioni entro otto giorni causa l’incompatibilità ambientale con le stesse signorine e il decoro, il buon nome del palazzo e del vicinato".

Non ha neppure accennato che le 380 pagine fatte avere alla Giunta Parlamentare per le Autorizzazioni dalla Procura di Milano sono solo 1/3 di quelle in possesso dei PM, che useranno per la richiesta del processo con rito immediato contro il presidente del consiglio.

Fa finta di non sapere che il rito immediato senza istruttoria dibattimentale viene chiesto sulla scorta di prove provate certe ed inconfutabili in mano ai giudici.

Fa la scema che urla, con figura di merda totale e discredito buffonesco, perché non le è permesso di mostrarsi vera, intelligente e senziente.

E’ predellina, orizzontale, ne è contenta, lei vero feroce insulto alle lotte di liberazione della donna che il movimenti delle mondine e filandere, femminista, lavoratrici e di coscienza per decenni, quasi due secoli, hanno portato avanti.

La Santadeché è una Marchionne, incrociata con Bonanni e il peggior seme della finta borghesia fascista nera.

Chi prostituisce ideali e impegni politici diventando serva dei servi del titolare del puttanaio, non ha altro da poter dire se non quello che le ordinano.

Poi dopo le battaglie e le rivolte, quando i corpi dei dittatori e gregari penzolano a piazzale Loreto, le parenti e le aderenti allo stesso fascio littorio si dolgono perché è una vergogna che sia successo e che se ne mostrino ancora le foto.

Ma pensare che potrebbe essere possibile che in un futuro, neppure troppo lontano, le stesse foto, però con voi che penzolate, cosa che non mi auguro per nessuno nella maniera più assoluta, siano mostrate come momento storico di liberazione dalla tirannia e protervia di questo regime, non vi fa capire che è ora di smetterla di tirare la corda del dolore popolare?

E se la corda si rompe?

Lucio Galluzzi

©2010 Common Creative Licence

su Blogger

su ChiareLettere

su I Nuovi Mostri Oliviero Beha

su Liquida

su Report on Line

su BellaCiao

su faceBook

su Twitter

su Twubs Editor e Administrator Italia e Mondo per Iran Election

Messaggi