Home > Parlamento inutile
Mi sono più volte imbattuto su testi di Diritto ed ho avuto modo di praticare tecnici della Materia, tanto da comprendere appieno ciò che è accaduto ieri nella sede del Parlamento et vicinanze.
Prima il Parlamento che si appropria di una determinazione che, invece, insiste in capo alla Magistratura e decide che il Tribunale dei Ministri è competente ad essere il giudice naturale dell soccorritore della supposta nipote del Faraone.
Sconcertante!
Poi il Governo che si appropria di determinazioni di legge che competono al Parlamento e "legifera" sul Federalismo fiscale dei Comuni, ancora fresco di bocciatura in Commissione bicamerale
(il pareggio vuol significare bocciatura).
Il tutto saltando il passaggio che inficia la legittimità dell’Atto gravissimo, di arroganza istituzionale, partorito in serata di ieri stessa dal C.d.M..
Arroganza, supponenza e spreto della Legge!
Ora la parola spetta al Capo dello Stato che non deve, non deve - ripeto - promulgare il Provedimento (federalismo fiscale dei Comuni), nullo per difetto di procedura il quale mortifica, tra l’altro, le competenze e le prerogative del Parlamento.
Non può esimersi pena vedere crescere l’astensionismo per la acclarata inutilità del Parlamento in questa che si è trasformata in Dittatura della maggioranza (democrazia?).
Ove ciò non avvenisse risulterebbe quanto mai consistente l’ipotesi che vede il Supremo"Nonno" sotto schiaffo da parte del "Sultano".
Il metodo Boffo potrebbe vederlo sotto ricatto, a sentire coloro che pensano a male, ma di norma ci indovinano.
Oltre non rimangono che le dimissioni in massa di tutti i parlamentari seri, dell’Opposizione, per invitare (costringere) il Capo dello Stato al passo che tentenna a compiere, rebus sic stantibus, dopo la giornata di ieri.
C’è soluzione intermedia, rispolverando la strada dell’Aventino, con diserzione di ogni lavoro parlamentare da parte dei Membri dell’Opposizione e la presenza di un solo elemento per ogni seduta; tanto per chiedere la verifica del numero legale ai Presidenti dei due Rami del Parlamento, quando necessario a bloccarne i lavori.
Di più nin sò.