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REPUBBLICHETTA

par Lucio Galluzzi

Publie le martedì 19 dicembre 2017 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

Ma di quale democrazia stanno parlando?
Quella mai vista e praticata in questo Paese di sfigati eterni?
O della Democrazia Cristiana mai morta, che vive e lotta, caspita come lotta!, in nome e per conto della CEI e di un Salvatore che bestemmiano in continuazione, usandolo da sempre come gagliardetto?
O la democrazia con la quale si riempiono le ganasce è quell’insieme di vite squallide e nere che predicano gli inferni e maledicono il prossimo loro, fottendoselo da sempre, salvo poi, in nome del loro Dio, sostituirsi a Lui e istituire il Giudizio Universale?
Il loro Dio, che per stessa Scrittura Teologica che adoperano, è Somma Grazia, Infinito Amore, Ineffabile Abbaccio, e loro che ne fanno?
Spauracchio
Lo mostrificano abbattendolo, eleggendono a sterminatore dell’Altro, perché così hanno imparato da cattivissimi, ignoranti, criminali maestri dell’orrore, discepoli del Serpente.
Magari per democrazia intendono la glorificazione della Mummia e dei Non Morti, visto che sono sempre gli stessi cadaveri semoventi che sermoneggiano da oltre quarant’anni.
Morti che serpono pescando da un sottosuolo infetto e ululano, rabbia schiumosa alla bocca, affinché continui la perpetua devastazione e squasso della Nazione [popolo italiano] a favore del proprio accumulo di ricchezze dopo ricchezze, ville, manieri, capitali nei paradisi fiscali.
Solo di quei paradisi sanno bene.
Dell’Empireo se ne lavano le mani, insanguinate, nello stesso bacino di Pilato.
Non ne sanno nulla dei Cieli.
Stercorari.



La democrazia, Carmelo Bene la identificava come nessuno: 

"L’ignoranza ha conosciuto una decadenza irrimediabile ormai, con le Gazzette [la carta stampata, NdA] ha fatto guadagnare [all’ignoranza, NdA] un un minimo di alfabetizzazione. Ora, l’alfabetizzazione non è la cultura, che poi cultura deriva da colonizzare, colo, non culo!, e quindi questo po’ di alfabetizzazione ha creato una massa... una volta, diciamo, nemmen tanto così disposta alle elezioni, ad eleggere.
Questi hanno detto: ’Siccome alla Camera e al Senato sanno a malapema firmare, sono degli ignoranti..."; voi lo sapete, da zombi, zombi rispettabili, ma lo sapete, lo sono sempre stati [ignoranti, NdA] e lo saranno sempre, ogni futuro è già trascorso fuorchè l’immediato, quest’attimo, questo qui; questa grande massa ha cominciato a scroprire che l’uomo non è nato per lavorare, intanto, magari senza nemmen pensarci su, ma proprio perché depensata [la massa, NdA], ha abbandonato la dignità della povertà e della miseria, non se la sente... questa massa cartina di tornasole dell’Europa, che poi, che cazzo voglia dire Europa nell’eternità non lo capirò mai, queste masse hanno fatto dei conti un po’ maldestri: "Siamo retti e governati da una massa di ignoranti, di imbecilli, di persone anti estetiche, non hanno nemmeno un etica da rivendere, dicono-simulano d’aver compulsato anche Thomas Hobbes, ma non è vero... a questo punto cos’hanno scoperto [le masse depensate, NdA]? "Votiamo, votiamo! A furia del voto, voto, sono votato, facciamoci votare, facciamoci eleggere...", sono passati a candidarsi, tanto, appena alfabetizzati... non rimane che cadidarsi pur di non far niente.
E’ questa la fine dell’italietta, dello stivale, dell’europina, del mondicino, quello dell’essere passato da elettore a candidato, a aletto! Tanto siamo pari! E così queste masse che si credono protagoniste e invece sono veramente consumate, hanno smarrito ogno senso patologico del crimine!, non abbiamo neppure più criminali rispettabili! Abbiamo dei falliti come criminali... ora che poi hanno sistemato Cosa Vostra o quasi tutta: addio rispettabilità! Davvero le masse se la passano, giustamente, malaccio.
La democrazia è quella situazione politica dove il popolo viene preso a calci dal popolo su mandato del popolo.
Essere zombi e anche repubblicani e democratici è davvero ripugnante!"

Così è che da sempre, senza pausa, gli ignoranti si susseguono, alternandosi, gruppo dopo gruppo, senza memoria storica, privi di identità e ideale qualsiasi a sgovernare.
Conoscono solamente la perpetua esposizione della loro deprivazione mentale che li permanentizza, cadaveri, sugli scranni, poltrone, sgabelli, basta che ci sia un posto, anche con il culo su qualche liso zerbino d’anticamera sottosegretariale o di commissione.
Non hanno colore, regnano nel grigio senza sfumature.
Piazzisti senza alcun timore, hanno svenduto, e continuano!, Diritti, Libertà, Conquiste, Civiltà, pezzo dopo pezzo la Repubblica l’hanno smantellata.
Finanche il Movimento Operaio.
Anche la Scuola Pubblica, di ogni ordine e grado, è stata ridotta a paravento di regime [già lo scriveva De Bartolomeis]; i docenti devono insegnare quello che è gradito all’ignoranza istituzionale, "dimenticando" periodi Storici vicini, tacendo su Fascismo, Nazismo, Resistenza e collaborando all’inesauribile scodellamento di masse adeguate all’ignavia e sempre più felici del coma profondo partecipativo totale.
Andreotti non è mai morto, così come Fanfani, Rumor, Cossiga, Almirante, Tambroni, Cuccia non è defunto, Scelba scrive Leggi che approvano di notte, gli orrori alla Diaz/Bolzaneto a Genova sono stati solo un banco di prova.
L’omologazione è ormai l’articolo uno della Costituzione Repubblichina Riformata, se non l’osservi sono manganelli e perdita anche di quello straccio di lavoro che ti resta.
Tanto nessuno scende in piazza per dire basta.
Lo sciopero generale è ormai bandito da quasi vent’anni: la triplice sindacale, i cattolici e i movimenti che un tempo convocavano la gente in strada, preferiscono sedersi al tavolo dello Stato, recitando la parte dell’antagonista e mettendolo nel culo sempre e comunque a chi ce l’ha già.
Rientrano con voli militari i feretri dei re nazifascisti e codardi, gli alpini in divisa suonano il silenzio fuori ordinanza per loro, i buffoni chiedono il Pantheon per sepoltura, il presidente del Senato spiega che è un atto di compassione, cialtroni che risiedono all’estero e pagano le tasse in Inghilterra, Belgio e Spagna sono in Italia ad arringare decorticati, rivendicando il Primato Sovranista Nazionale, prima gli italiani!, le sedi dei quotidiani attaccate da neofascisti, sindacalisti non allineati minacciati di morte, la Presidente della Camera Laura Boldrini insultata, calunniata, infamata ogni giorno di più perché "comunista", lo sdoganamento progressivo delle destre estreme che non fanno paura per il numero dei componenti, ma semplicemente perché gli viene permesso di delinquere impuniti...
Lo scriveva già Voltaire: "La civiltà di uno Stato si misura dalle sue carceri".
E poi Gramsci.
Oggi non solo è così, ma di più.
La civiltà di uno Stato si misura anche dalle sue scuole.
L’ignoranza crea selvaggi, gli stessi identici disabilitati come nel ventennio, che oggi, senza memoria, stanno correndo velocemente alla replica mussoliniana e del Terzo Reich.

Lucio Galluzzi

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