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Referendum contro il Lodo Alfano

Publie le venerdì 25 luglio 2008 par Open-Publishing
1 commento

Di Pietro

Da ieri, con la promulgazione del Capo dello Stato della legge, il Lodo Alfano è operante nel nostro Paese. L’abbiamo detto in tutti i modi che questa legge ci rende ridicoli e allo stesso tempo non credibili. Non è possibile che 4 persone in Italia possano fare quello che a loro piace e non possono essere processate. Hanno una moglie che non va più bene? L’ammazzano e non li possiamo processare. Hanno una ragazzina da stuprare? La stuprano e non li possiamo processare. Vogliono spacciare qualche chilo di droga? Vanno a fare un viaggio di lavoro in Colombia per visitare il Parlamento colombiano e di ritorno si portano una valigia di cocaina che nessuno può dire niente.

E’ chiaro che sto estremizzando per dire che è bene che tutti siano uguali davanti alla legge, e soprattutto se nei confronti di qualcuno c’è un dubbio di reato proprio per la funzione che ha è meglio saperlo prima, non dopo. Se il mio vicino di casa stupra i bambini e io ho un bambino lo voglio sapere subito, non aspettare 10 anni.

Noi riteniamo che questa legge sia incostituzionale. Il Capo dello Stato
ha detto di no. Rispettiamo la sua decisione, ma non la condividiamo. 100 costituzionalisti hanno già firmato un documento in questo senso.
Cosa c’entra la incostituzionalità con la immoralità? Non è che se si scrive in Costituzione che si possono ammazzare tutti quelli con i capelli biondi noi li ammazziamo. E’ immorale farlo.

Riteniamo che questa sia comunque una norma immorale, che non è bene che stia nella nostra Costituzione, e lo dico perché gli amici del Pd, si fa per dire “amici”, hanno detto al cdx: “Avete sbagliato. Non dovevate fare questa legge per via ordinaria. Bisognava farla con legge costituzionale”. Noi invece riteniamo che né con l’una né con l’altra si deve fare, perché immorale, perché ingiusta sul piano del diritto naturale.

Dobbiamo cancellarla, e l’unica arma che abbiamo è il Referendum. Le firme di presentazione devono essere almeno 500 mila e per ognuno che firma deve essere raccolto il suo certificato elettorale. Non è facile, non basta solo trovarci in piazza a firmare, qualcuno poi deve andare a raccogliere i certificati nei comuni. Ce ne vogliono almeno 500 mila, ma per non sbagliare bisogna raccoglierne 600, 700 mila. La legge dice che le firme devono essere raccolte in una data che va dal primo di gennaio al 30 settembre.

Se non raccogliamo entro il 30 settembre queste 500 mila firme, con tutti i certificati allegati, bisogna aspettare il 1°gennaio prossimo. Da adesso al 30 settembre ce la facciamo? Sì se si muovono le organizzazioni strutturate, perché il problema non siete voi che dovete firmare, ma chi opera nella raccolta dei vostri certificati elettorali.

Per questo stiamo facendo un appello a tutte le forze politiche, sindacali, associative e culturali: se ci uniamo tutti insieme e dimostriamo che non facciamo solo parole, rinunciando alle ferie, e noi dell’Idv siamo da subito disponibili. Il Pd vuole fare le petizioni di 5 milioni di firme, ma con la petizione che ci fai? Te la mangi? Questo è un atto che serve perché produce un Referendum, mentre la petizione dice soltanto “quanto sei brutto e cattivo brutto lupo” e quello dice “chi se ne frega, io intanto faccio il lupo”. Ce la faremo se tutti voi ci date una mano. Insieme possiamo fermare il diavolo.

Messaggi

  • Il problema, al limite, non sarebbe neanche neanche il cosidetto "lodo Alfano" ma il fatto certo che questo è solo l’inizio. Berlusconi l’ha già detto"questo è il minimo" come a dire "ora passiamo all’imunità totale per i parlamentari" e poi ai presidenti di regione, ai consiglieri regionali, di provincia e comunali in un crescendo rossiniano. Alla fine la casta sarà ben blindata dalla legge che invece si applicherà per i " sudditi" . Summum ius summa iniura amici miei!
    michele