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Resistenza operaia alla FIAT
Referendum a FIAT-Mirafiori
A caldo una prima valutazione sul pronunciamento dei lavoratori orchestrato in modo ricattatorio da FIAT a Mirafiori per far passare l’accordo firmato con CISL-UIL-UGL-FISMIC che peggiora le condizioni di lavoro e sopprime la libertà di lotta e di organizzazione sindacale dei lavoratori in azienda.
Hanno prevalso i SI per 410 voti su 5119 votanti (59 schede bianche, 2325 NO, 2735 SI).
Il risultato del NO va ben oltre le aspettative e si può considerare positivo per due ordini di fattori:
la reazione e l’orgoglio delle lavoratrici/ori
il NO è maggioritario nei 4 seggi che sopporteranno il peso dell’accordo: il montaggio e in quello della lastratura.
Il SI vince solo grazie al seggio erroneamente considerato degli impiegati, ma dove ha votato invece la struttura preposta alla sorveglianza, cioè la gerarchia (capi, ecc.), gli addetti al personale e le guardie (421 SI, 20 NO).
Questo risultato permette alla FIOM di essere in una posizione migliore rispetto alla non applicabilità dell’accordo, che viene assunta come riferimento per l’agire sindacale, rispetto alle azioni legali, alla rappresentanza dentro l’azienda.
Inoltre non permette al gruppo dirigente della CGIL di chiudere, o meglio allontana, questa possibilità, la partita con la FIOM.
Questa prova di resistenza operaia rilancia lo sciopero della FIOM del 28 gennaio come momento centrale rispetto alla capacità aggregativa e alla possibilità di un futuro di lotta con azioni generali e generalizzate.
Il 28 gennaio, gli/le attivisti/e sindacali della FdCA saranno in piazza con gli operai, con la FIOM e con i sindacati di base che hanno indetto lo sciopero generale e di solidarietà.
Per ultimo: VIVA le/i metalmeccanici!
Commissione Sindacale
Federazione dei Comunisti Anarchici
15 gennaio 2010
Messaggi
1. Resistenza operaia alla Fiat, 19 gennaio 2011, 18:36, di cinquantenne con le mani callose di lavoro
Hai una concezione della democrazia molto particolare: quello
che ti fa comodo va bene il resto sono chiacchiere.
Se non riesci ad accettare le decisioni della maggioranza
ti consiglio di diventare eremita e vivrai con il tuo splendito TE STESSO.
Chi ha votato SI merita lo stesso rispetto di ha votato NO,
se una condizione è insoddisfaciente lo si dimostri e si proponga
qualcosa di alternativo e funzionale.
Per quando riguarda lo sciopero sarà la dimostrazione dell’incapacità di dialogo
e la dimostrazione di una radicalizzazione di posizione.
Puntiamo meno i piedi e apriamoci ad altre soluzioni,c’è sempre una soluzione accettabile.
Viva lo stesso le/i metalmeccanici!
1. Resistenza operaia alla Fiat, 19 gennaio 2011, 19:51
Non mi pare ci sia il minimo rispetto per chi ha votato NO.
Bonanni e i "gialli" storici del Fismic prevedevano un si all’80%, non è stato così.
Come disse una volta Tremonti i voti non solo si contano ma si pesano anche ....
Soprattutto quando a votare NO in maggioranza sono stati proprio quelli delle "mani callose" ... gli unici che dovrebbero subire le modifiche negative in termini di diritti sociali e civili ....
Lo sciopero del 28 poi era stato indetto largamente prima del referendum e sarebbe avvenuto anche se vinceva il NO ...
E per Marchionne la vedo proprio nera ... ora deve svelare il bluff senza poter dare la colpa a nessuno ...
K.
2. Resistenza operaia alla Fiat, 20 gennaio 2011, 17:48, di Enrico Biso
Come si fa a parlare di rispetto, quando il padronato gioca a ricattare con un referendum che toglie diritti e rappresentanza?
Mistero di un governismo di sinistra sempre pronto ad accomodarsi nel più classico politicismo interclassista.
In cui invece che con se stessi, si vive fianco a fianco con i Marchionne, e si è anche contenti e si prova a dare i consigli a chi non cala le braghe.
Sciopero, uguale incapacità manifesta, calar le braghe invece sarebbe capacità e saperci fare?
E sulla democrazia per favore, dagli sbarramenti al tentare di togliere rappresentanza, credo che sia meglio chiamarla democrazia alla sudamericana, come al solito i realisti son peggio del re, si vota e si pretende il 33% dei posti in partenza, di che democrazia parli?
Della democrazia farsa?
Forse, forse è quel modello di democrazia che si porta in giro con missioni di pace che sono operazioni di guerra?
Enrico Biso
3. Resistenza operaia alla Fiat, 22 gennaio 2011, 08:32, di PUGNO SX CHIUSO
SEI SOLO UN SERVO DEI SERVI, SERVO, CINQUANTENNE DALLE MANI CALLOSE MARCHIONNE IN FONDERIA E’ QUESTA DEMOCRAZIA, LOTTA DI CLASSE,SCIOPERO GENERALE QUESTE SONO LE ALTERNATIVE A MARCHIONNE E A CHI LO APPOGGIA COME FAI TU,IL 28 GENNAIO SCIOPERO GENERALE PER LA CACCIATA DEI VARI MARCHIONNE DI TURNO
2. Resistenza operaia alla Fiat, 20 gennaio 2011, 21:19, di Nando
Condivido con Enrico e K, di che democrazia parla cinquantenne con le mani callose!?Seconde te la linea Marchionne è progresso per te, dove fa ritornare la classe operaia indietro come diritti sociali e sfruttamento nell’ottocento.Con persone come te il dialogo e difficilissimo perchè anestetizzati assuefatti e martellati dai mass media e dalla politica del ’’pensiero unico’’. Noi non siamo eremiti, ma stiamo con la classe operaia per liberarlo dallo sfruttamento padronale.
nando
1. Resistenza operaia alla Fiat, 22 gennaio 2011, 17:33
Non date retta al cinquantenne, è uno dei tanti troll che infestano la rete.
2. Resistenza operaia alla Fiat, 24 gennaio 2011, 19:34, di cinquantenne con le mani callose di lavoro
OOOOO!!! Quanti commenti, anche vivaci, mi fa piacere.
Per K : lo sciopero del 28 anche se era stato indetto a prescindere dal risultato del referendum per avere una valenza sociale, doveva essere fatto Domenica 30. Almeno in questo modo non si sarebbero creati disagi al resto della popolazione.
Marchionne davvero deve dimostrare la bontà della sua strategia, su questo ti do ragione.
Per Enrico Biso: democrazia è, per luogo comune, la dittatura della maggioranza. Dove il 51% del popolo decide le regole e tutti anche il 49% del popolo si impegna a rispettarle. Pena o un sacco di bastonate o l’allontanamento volontario dalla nazione in cui non si identificano.
Per PUGNO SX CHIUSO: Strillare è caratteristico di chi ha ben pochi argomenti validi, almeno per poter parlare e, sopratutto, di chi non ha soluzioni a niente. La ringrazio di aver usato il carattere maiuscolo, ho fatto meno fatica per leggere le sue menate.
Servo per me non è un offesa, ma da come lo dice lei forse lo è quindi le ricambio la cortesia.
Se il suo è stato uno sfogo, va bene, lo considero il frutto di una mente debole in un momento forte, ma se lei è sempre cosi le consiglio di pregare per la salute del Marchionne di turno altrimenti lei morirà di fame.
Per Nando: il concetto di democrazia già è stato chiarito.
La linea Marchionne non ho mai detto che è progresso, ma è l’unica che la FIAT può tentare, pena la chiusura. Penso che al momento sia il male minore.
Il dialogo con persone come me è facilissimo: basta essere coerenti e realisti. Non sono ne assuefatto ne anestetizzato da alcuno, politica compresa. Figlio di emigrante del sud, ho fatto la mia fortuna lavorando con le unghie e con i denti, contando su me stesso e mai chiedendo favori ad alcuno.
Del pensiero unico non so che farmene: è il risultato che conta.
Lo sfruttamento padronale non l’ho mai perseguito e non mi interessa nemmeno come definizione.
Per anonimo: lei mi ha dato modo di imparare il significato della parola ”troll”. La ringrazio. Scendendo al suo livello di velocità giudicante le rispondo con una battuta di un film di Alberto Sordi : IO sono IO lei non è un cazzo.
3. Resistenza operaia alla Fiat, 25 gennaio 2011, 12:59
Quali disagi provoca mai uno sciopero dei metalmeccanici di Mirafiori alla cittadinanza ?
Mica è uno sciopero dei trasporti o delle poste ....
Tanto è vero che, per i metalmeccanici come per tutta l’industria, per scioperare non è necessario dare particolari preavvisi, mettere insieme procedure di "raffreddamento" o quantaltro previsto in caso di scioperi invece di servizi al pubblico.
In più a Mirafiori di domenica ancora non si lavora .... quindi come potevano scioperare domenica 30 ?
Bastano queste minime considerazioni per comprendere la totale strumentalità ( ed anche ignoranza nel senso che ignora le cose di cui parla) del precedente commentatore ....
Aldo Bonomi