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Dovevano essere le regionali meno importanti perché lontane 3 anni dalle politiche e invece Berlusconi ha gettato tutta la posta sul tavolo, trasformandole in un referendum su se stesso e in cui, a parte la Bonino, i candidati sono spariti risucchiati dalla sua persona, con quel giuramento servile con cui hanno mostrato di essere le sue marionette.
Poi lo scandalo pedofilia ha annacquato il sostegno della chiesa reazionaria e lo scandalo Bertolaso ha mostrato che fogna di corruzione siano le famose ricostruzioni e opere pubbliche e quale marciume ci sia nel governo del “fare”.
Il resto lo hanno fatto la crisi, che il governo inetto e egocentrico continua a negare, ma che sta dilaniando il paese.
Ora siamo all’ultimo posto in Europa prima della Grecia, e, se peggioriamo, non sappiamo se l’Europa ripeterà per noi l’azione di salvataggio, visto che gli amici di B sono Gheddafi, Putin e sultani arabi.
Alle ultime votazioni pesò l’astensione del csx Oggi i sondaggi segreti dicono che ci sarà quella del cdx. Sarebbe stato il momento per il Pd di raccogliere i frutti sperati, ma la sua debolezza, l’insistenza a coprire il vergognoso Napolitano, la pervicacia nel candidare persone inette come Penati e Burlando o sospette come Loiero e il suo accanimento a sostenere indegni come Bassolino e la Iervolino, quell’ostinazione micidiale a presentarsi più collusi che oppositori, farà franare anche il Pd, come merita.
Finché continuerà la strategia fallimentare di D’Alema coi piedi in due staffe, in quelle di Berlusconi e del Vaticano, con temi di destra, con lotta politica zero e sparando fuoco amico, ci sarà poco da sperare, si salverà solo lo zoccolo duro dei vecchi, ma i giovani anche con Bersani sono perduti.
Ci vorrebbe un partito duro di partigiani della resistenza che salvasse la democrazia ma il Pd ha tradito da un pezzo la Costituzione l’estrema sx si è dissolta da sola.
Ora restano solo i partiti a democrazia diretta ma sono pochi e poco numerosi. Chi guarda solo la tv non sa nemmeno se esistono.
Messaggi
1. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 10:25
Ovviamente non conosciamo ancora l’esito delle elezioni regionali.
Anche se tutto lascia pensare che Berlusconi non ne uscirà bene.
Altrettanto ovviamente non siamo in grado ora di prevedere gli sviluppi della situazione, a partire dalla possibile rottura di una serie di precari equilibri interni al centrodestra, dal ruolo di Fini a quello di Bossi, soprattutto se la Lega dovesse sorpassare al Nord il PdL.
Certamente però, come già era avvenuto alle europee ( anche se , pure qua sopra, quasi nessuno se ne era accorto), la situazione dimostra che l’onnipotenza mediatica del Berlusca non basta a tenere insieme il suo blocco sociale, comunque anche questo dilaniato dalla crisi economica.
Ed allora sarebbe il caso di smetterla una volta per tutte di risolvere, in modo consolatorio, ogni cosa dando la colpa sempre alla suddetta onnipotenza mediatica.
E guardare oltre ....
Raf
1. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 12:52
Caro Raf, OK sul guardare oltre , ma dove ??
L’errore è stato proprio quello di avere sottovalutato "l’onnipotenza mediatica del Beluska" credendo che fosse un problema tra i problemi, mentre invece era "il problema" !!
Non dimentichiamoci che il Berluska quel "blocco sociale" lo ha creato dal nulla, pescando nelle disperse schiere degli ex elettori DC e PSI e ricompattandole su obiettivi politici che favcevano comodo a lui e solo a lui !!
Ribaltare questa situazione credo anch’io che sia possibile, ma come ???
MaxVinella
2. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 11:42
Cara Viviana, chi guarda la TV non sa neppure che esistono molti altri problemi !!
Mi pare comunque che tu abbia centrato il problema !!
La televisione, appunto !!
Oggi in Italia , considerato che la lettura dei giornali è un’attività ristretta ad una risicata elite, il consenso e la sua manipolazione la ottieni con la TV !!
La sinistra si è suicidata nel momento che non ha capito che il principale ed alla fine unico strumento del far politica sarebbe diventata la televisione !!
La televisione è diventato lo strumento principe della globalizzazione ,quello che riduce l’umano ad un unico modello culturale, che crea omologazione all’interno del nostro mondo e destruttura tutti gli altri .
Il nucleo profondo della globalizzazione non è infatti economico, ma spirituale.
E’ una specie di appropriazione del modo di pensare, di fantasticare , di autorappresentarsi di milioni di esseri umani.
Si tratta di un’immensa colonizzazione dell’immaginario collettivo, che si realizza attraverso gli strumenti ed i gesti della vita quotidiana : dal cellulare alla televisione, dal supermercato all’automobile , dal giubbotto che si indossa alla musica che si ascolta.
Ed è un processo di cui non si ha coscienza, perchè rende naturale il mondo assolutamente artificiale e virtuale in cui siamo immersi.
Tutto questo Berluskoni lo ha capito benissimo !!
MaxVinella
1. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 14:16
Si, Berlusconi lo ha capito per primo, almeno in Italia.
Ma sono anche passati svariati annetti e quel meccanismo, da solo, non funziona più.
Con le tv e con il consumismo ( come ben diceva, inascoltato, Pasolini ) si può facilmente ricoglionire la gente ma poi, per portarla a votare o in piazza, bisogna pure saperla motivare.
E questo mi sembra che Berlusconi non sia più in grado di farlo come una volta.
Assurdo ad esempio pensare di oscurare la pesantezza della crisi negandola nei Tg o più semplicemente evitando di parlarne.
Senza poi contare gli altri meccanismi comunicativi, a cominciare da Internet, che sono nel frattempo esplosi fino a diventare fenomeni di massa.
Raf
2. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 17:53, di comunista
Ha vinto l’astensionismo!
Che se ne vadano tutti!
3. Riflessioni prima dello spoglio, 29 marzo 2010, 18:16, di (A)
per dirla tutta... se all’astensionismo non si lega l’impegno e la lotta in prima persona non è molto significativo. Nelgi usa non vota la stragrande maggioranza degli elettori ma non è che vi sai molto comunismo in giro... Fanno ridere quelli che esultano a dx, a xs ed anche quelli che si esaltano per (questo!) astensionismo
4. Riflessioni prima dello spoglio, 30 marzo 2010, 07:56
Riflessioni dopo lo spoglio.
Caro Raf, se non sbaglio il Berluska ha rivinto !!
Se è vero, come dici Tu, che il suo "strapotere mediatico" c’entra poco o nulla, vorrei a questo punto capire come c..zo fa !!
O dispone di segreti ed occulti strumenti di convincimento e seduzione dell’elettorato, oppure compra milioni di voti !!
MaxVinella
5. Riflessioni prima dello spoglio, 30 marzo 2010, 10:45
Semplicemente ha messo in piedi un composito blocco sociale che pur largamente ridimensionato nei numeri ancora regge ... c’entra la televisione ma c’entrano anche certi egoismi sociali ormai sedimentati ovunque e soprattutto l’inconsistenza di una proposta seriamente alternativa da parte del PD.
Dall’altra parte il blocco sociale proprio non c’è ... c’è un forte apparato di potere che ancora funziona nelle regioni storicamente "rosse" del centroitalia e della Basilicata ... il resto è fuffa ...
Le uniche eccezioni, guarda caso, sono stati i posti dove i candidati presidenti non erano PD.
Vendola in Puglia e la Bonino, sia pure sconfitta di misura ma largamente maggioritaria a Roma e che partiva dall’handicap Marrazzo, hanno rappresentato quel minimo elemento di rottura degli schemi asfittici che ha in qualche modo pagato.
Raf
6. Riflessioni prima dello spoglio, 30 marzo 2010, 11:37
Caro Raf quello che tu chiami "composito blocco sociale", se di esso come credo fanno parte anche gli elettori leghisti, non mi sembra uscito "largamente ridimensionato" da queste elezioni , anzi !!
Quelli poi che tu definisci "egoismi sociali ormai sedimentati" non nascono un bel mattino dal nulla, ma sono figli di un sistematico bombardamento mediatico, che impone con la forza modelli di comportamento, modi di pensare e di consumare, stili di vita, che tali egoismi sostengono ed alimentano.
Sperare che il PD possa dar vita ad un’alternativa a questo progetto è pura utopia, dal momento che anche buona parte della sua base elettorale è ormai così irreversibilmente imbevuta di quell’ideologia berluskoniana, da non poter più neppure riuscire ad immaginare una società diversa, fondata su altri valori ed altri ideali.
MaxVinella
7. Riflessioni prima dello spoglio, 30 marzo 2010, 14:24
Nei numeri, sia grazie all’astensione sia grazie ad un recupero complessivo del centrosinistra ( certo nella pratica molto effimero, dato il meccanismo ultramaggioritario delle regionali ma numericamente significativo)) il ridimensionamento del blocco sociale berlusconiano c’è stato e come.
Come c’era stato l’anno scorso alle europee, in particolare in regioni dove stavolta non si votava come Sicilia, Sardegna ed Abruzzo.
E’ vero invece che certi disvalori sono ormai nel DNA della società ed anche quindi nell’elettorato di centrosinistra.
Ma anche qui, non credo sia questione solo televisiva e nemmeno solo italiana.
E certo è impensabile che una qualche "svolta" possa venire dal PD ...
Raf
8. Riflessioni prima dello spoglio, 1 aprile 2010, 10:24
La perdita di voti del PdL in due anni, cioè dalle politiche ad oggi, è dell’
8,5 % !!!!
In gran parte "bruciati" in astensioni ... ed in parte minore scivolati verso la Lega ( soprattutto in Veneto e Lombardia) ... cosa che sta già creando serie contraddizioni nel centrodestra .... o verso il centrosinistra ( soprattutto nei grandi centri del centroitalia) ... significativo che, rispetto all’elezione a sindaco di Alemanno a Roma nel 2008, stavolta la Bonino ha vinto a Roma alla grande ...persino in zone extralusso tipo i Parioli ... anche se poi ha perso quasi ovunque nel resto del Lazio ....
La matematica non è un’ opinione ....
Per cui la crisi del "blocco sociale" berlusconiano c’è e come ...
Il problema, più che la televisione, è quindi la mancanza di alcun "blocco organico" e di una alternativa credibile dall’altra parte ....
Raf