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Rifondazione comunista : In Garfagnana, dov’è l’Unione?
Publie le giovedì 1 settembre 2005 par Open-PublishingNei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Castelnuovo ha annunciato l’intenzione di dar vita a una consulta per le politiche giovanili, la cui gestione sarà affidata, dopo un’assemblea “costitutiva”, a un gruppo di giovani della zona.
E’ una notizia che ci fa molto piacere, visto che da tempo solleviamo (unici a farlo) il problema della totale mancanza di spazi di aggregazione pubblici in Garfagnana e, più in generale, di un’assenza di politiche giovanili da parte della giunta Bonaldi,
Avevamo rilanciato questa questione in un intervento pubblicato dalla stampa due settimane fa, nel quale avanzavamo, tra le altre, la proposta di dar vita ad “una vertenza sugli spazi sociali con il coinvolgimento di tutte/i le/i giovani della zona”.
Che il comune di Castelnuovo faccia propria quella proposta, è più che positivo; un segno di discontinuità col passato, visto che nei 4 anni di precedente amministrazione, così come nell’ultimo anno, il problema della mancanza di spazi sociali (così come quello di iniziative alternative o complementari a quelle basate esclusivamente sul commercio e/o sull’acquisto di merci) non era mai stato affrontato.
E’ positivo notare che su questa questione le nostre posizioni, almeno sulla carta (vedremo poi che cosa si concretizzerà...), coincidono con quelle della giunta Bonaldi, dalla quale, tra l’altro, siamo esclusi.
Ci sarebbe piaciuto (e crediamo sarebbe stato proficuo e interessante) discutere di questa e di altre questioni politiche, con il Sindaco e i rappresentanti del gruppo di maggioranza “Uniti per Castelnuovo” e con i segretari dei partiti dell’Ulivo.
A questo proposito, a metà Giugno, abbiamo inviato una lettera all’uno e agli altri, sollecitando un incontro - confronto a breve termine. Nessuno, fino ad ora, si è degnato di risponderci, anche solo per dire: “no grazie, non c’interessa”.
Questo atteggiamento, oltre che scorretto, ci sembra molto arrogante.
Rifondazione Comunista ha contribuito a strappare il comune di Castelnuovo alle destre (le elezioni sono state vinte per una manciata di voti) e troviamo alquanto singolare che il Sindaco e le forze che hanno stretto con noi, un anno fa, un accordo, rifiutino oggi ogni tipo di dialogo.
A Bonaldi e ai responsabili dei partiti dell’Ulivo, chiediamo di spiegarci pubblicamente (visto che “privatamente” non è possibile) i motivi di questo comportamento.
Più in generale, vorremmo sapere se questo ostracismo, adottato nei nostri confronti a livello comunale, proseguirà anche nei mesi prossimi, quando all’ordine del giorno dell’agenda politica ci saranno il rinnovo del consiglio provinciale e, soprattutto, le elezioni politiche.
Domandiamo loro se la costruzione dell’Unione, così come avviene nel resto d’Italia, è una questione da affrontare al più presto anche in Garfagnana, o se il nostro territorio ne è escluso? E in caso di risposta affermativa, vorremmo sapere se, nelle loro intenzioni, questa alleanza debba intesa come semplice sommatoria di sigle, o come “sbocco” di un percorso/confronto su vari temi (beni comuni, ambiente, sanità, viabilità, politiche giovanili, solo per citarne alcuni) che coinvolga tutti i soggetti sociali (partiti, associazioni, singoli cittadini) presenti sul territorio e li renda partecipi delle scelte da compiere?
La domande che poniamo sono tutt’altro che retoriche.
Ci parrebbe abbastanza singolare, infatti, che coloro i quali oggi ci negano addirittura un incontro (e che in altri comuni - in primis Coreglia - quando non siamo numericamente necessari per vincere le elezioni, non stringono con noi accordi elettorali) domani, in prossimità del voto, si ricordassero improvvisamente della nostra esistenza e ci invitassero a "fare squadra" per battere le destre, a prescindere dai contenuti programmatici.
Crediamo che una delle condizioni indispensabili per la nascita di un’alleanza, sia il riconoscimento della pari dignità fra i tutti i soggetti che la compongono, requisito che, attualmente, difetta nei nostri confronti.
Siamo coscienti di essere considerati, da molti, una forza scomoda, specie perché, ad esempio, siamo tra i pochissimi ad aver espresso una posizione chiara e netta contro la Lucca Modena, anche polemizzando con chi, invece, nel centrosinistra sulla stesso tema era ambiguo, ondivago e, da ultimo, favorevole; gli unici a chiedere, come previsto dal piano provinciale dei rifiuti, la chiusura dell’inceneritore di Castelnuovo entro il 2006 (fatto che non si è realizzato - e che ormai non si potrà più realizzare - a causa della contrarietà del centrosinistra garfagnino, che pure aveva sottoscritto quell’impegno) .
La nostra disponibilità, per riuscire a dar vita a un progetto alternativo alle destre, capace di batterle non solo sul piano numerico, ma anche su quello culturale e politico, è totale; ma non siamo un partito "a chiamata", che viene interpellato solo in certe occasioni e tenuto fuori in altre.
Per questo, uspichiamo che ci sia al più presto un chiarimento con il centrosinistra della Garfagnana, in vista degli importanti e difficili appuntamenti politici che ci aspettano in autunno. Chiarimento che dovrà essere a 360 gradi, investendo tutte le questioni sopra ricordate.
Se questo confronto non formale darà esito positivo, si potrà aprire il "cantiere" per la costruzione dell’Unione; ma quest’ultima fase, a nostro parere, non potrà e non dovrà essere un puro scambio di idee fra i rappresentanti dei partiti, ma un momento di coinvolgimento della società civile, tramite organizzazione di assemblee pubbliche su temi specifichi. I cittadini, cioè, dovranno poter dire la loro, essere protagonisti e non spettori delle scelte che saranno compiute.
Siamo a settembre e, volendo, c’è tutto il tempo (sempre che ci sia la volontà per farlo) per dar vita al percorso che abbiamo indicato.
E’ del tutto evidente però, che se non avremo risposte e se non ci sarà un atteggiamento più rispettoso nei nostri confronti, che segni una netta discontinuità con il passato, saremmo costretti a intraprendere strade alternative. In quest’ultimo caso (che speriamo non si verifichi) i responsabili di questa rottura dovranno, ovviamente, renderne conto ai cittadini e assumersene tutte le responsabilità.
– La segreteria del Partito della Rifondazione Comunista della Garfagnana




