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Roma - Ruspe d’assalto

Publie le sabato 6 agosto 2005 par Open-Publishing

RUSPE D’ASSALTO

Alle prime luci della mattina del 4/872005
sono arrivate le ruspe alla Serpentara per abbattere lo spazio occupato la
marmitta., dove era locata anche la sede del centro di documentazione del
Faina.
Sono arrivati all’improvviso e un compagno che stava sul posto è stato
svegliato dai rumori delle ruspe: è riuscito a salvarsi dalle macerie:

che culo!!!

Si, perché nessuno: nè proprietà, nè "tutori dell’ordine", nè
circoscrizione, nè qualsiasi altra istituzione della "società civile",
aveva dato un qualche preavviso, non è poi un grande sforzo dare
comunicazione di un imminente sgombro, in finale si può dare pure senza
tanti complimenti, pure in maniera rude si può dire:" grandissimi figli di
puttana, vi avvisiamo che il giorno tale buttiamo giù tutto, portate via le
carabattole vostre"
.
No, ora si agisce in questo modo, e tutto sommato è andata pure bene,
diciamo così, perché potevano esserci compagni che soggiornavano per una
riunione;poteva uscirci il morto per dirla chiara.

Dopo un giro di telefonate alcuni compagni sono andati sul luogo del
disastro per vedere di recuperare qualcosa, soprattutto libri e
documentazione.

Fra le macerie c’era di tutto, nella parte non buttata giù e che sarà
buttata giù nella giornata di oggi, erano rimasti anche gli scaffali dove
c’erano i libri, ma i libri e la documentazione del Faina non c’erano più.

E’ stato detto che tutti i libri e tutti i documenti sono stati raccolti con
gran cura e "messi in salvo", in un’area protetta, pare della circoscrizione
e che il tutto sarà consegnato a chi di dovere, anzi alcuni signori quattro
vestiti di nero( forse perché era un ritrovo di anarchici ?) e un distinto
signore di mezza età
qualificatosi professore hanno preso il nominativo di una compagna per
recapitare libri e carte a casa sua.

Certo ne succedono di cose strane, non ti avvisano, ti mandano le ruspe,
senza curarsi di sapere se c’è qualcuno dentro e poi gentilmente di portano
i libri a casa, chiedendo pure alla compagna in questione " qual’è l’orario
più comodo per lei?".

Strane cose, strane come il corto circuito ai Mulini di Crema.

Ora vedremo se questi libri troveranno la strada del ritorno a chi li
custodiva, si tratta di una documentazione di un trentennio di lotte in
Italia che riguarda tutti, non solo materiale anarchico, ma testi
dell’autonomia operaia e di tutti i movimenti di lotta.

E’ probabile che ritornino dopo essere stati vagliati, fotocopiati e così
via, oh almeno si fanno una cultura pure loro!

Se non dovessero ritornare, mica dei malnati come noi si spaventerebbero per
questo; noi siamo capaci di fare come i personaggi del film
Fahrenheit 451
ognuno di noi diventerà un libro vivente.

E mentre guardavo le macerie, mi dicevo: è da quando sono nata che vedo
macerie, e pensavo
alle macerie fra cui ho passato la mia infanzia, alle case abbattute in
Palestina, alle macerie in Iraq e in tutto il mondo.
E’ come sempre è la stessa logica: sulle macerie si ricostruisce e si
incrementano i profitti.

Perché la storia di quell’area è sempre la stessa, si affitta un’area al
Comune, che facendoci una scuola non solo paga un sacco di soldi e
arricchisce il proprietario, ma incrementa anche il valore dell’area, che da
posto isolato man mano si trasforma in quartiere ad alta densità abitativa,
poi quando il Comune chiude la scuola si lascia l’area in completo abbandono
aspettando che aumenti ancora di più il suo valore, alcuni compagni la
occupano, la sistemano, impediscono magari che diventi un ricettacolo di
topi, si danno da fare per verniciare, sistemare, rendere agibile il posto,
poi ad un certo punto arrivano le ruspe che abbattono i locali della
exscuola per mettere un Centro Benessere.
Benessere di chi?
e per chi?
Sono sempre due concezione di benessere che si scontrano: per quelli come
noi , è benessere quando si socializza, si custodisce e trasmette la memoria
per capire il presente ed immaginare un futuro diverso; quelli come noi
stanno Bene quando lottano
quando fanno iniziative;
per i padroni il benessere è fare i soldi, per gli scemi di turno il
benessere è spendere soldi per illudersi di diventare come il divo o la diva
che è in voga.

Proprio un agosto caldo caldo, fra una marea di compagni al gabbio e luoghi
di aggregazione sgombrati, arresti, e sgomberi dal Capolinea Occupato, al
Fenix di Torino, i rastrellamenti al Vittorio di Ostia e ora la Marmitta di
Roma, ma l’elenco è lungo assai, e non si limita da agosto; le Ripe a Genova
non sono state sgombrate di agosto.

Ho fatto questo richiamo ad agosto perché pare
che con l’estate ci sia un alibi in più per non essere
presenti.

Magari cerchiamo di stare attenti alle anomalie di certi accadimenti dai
cortocircuiti strani di Crema a queste ruspe non preavvisate, perché sono
indizi di un peggioramento continuo, altro che benessere!.

Del resto Blair ha detto che qui non si tratta di sospendere le garanzie
democratiche, ma i DIRITTI UMANI, cosa del resto copiata pari pari dal
paccone sicurezza italiano.

Vittoria Oliva

L’ Avamposto degli Incompatibili

http://www.controappunto.org