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SEMINARIO SULLA "NON VIOLENZA" 27 novembre 2004 dalle ore 10 Bologna

Publie le venerdì 26 novembre 2004 par Open-Publishing

Donne Incontri-Dibattiti Movimenti

SEMINARIO SULLA "NON VIOLENZA" 27 novembre 2004 dalle ore 10
nella sede di VAG in via Paolo fabbri 110 - Bologna

Sono previsti interventi di:

Alfonso Gianni (direzione nazionale del PRC) - riflessione
sull’elaborazione teorico-politica del movimento operaio del Novecento;
non violenza e comunismo oggi

Imma Barbarossa ( Forum nazionale delle donne-PRC) - non violenza e
femminismo

Don Albino Bizzotto (Beati costruttori di pace) - non violenza e movimento
cattolico; le pratiche di pace

Lavori si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 18 con interruzione pranzo
prevista per le 13.

"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato,
un ideale al quale la realtà dovrà essere conformata. Chiamiamo Comunismo
il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti". Marx-Engels
"L’ideologia tedesca"

"I non violenti non chiedono di essere integrati nelle società esistenti,
ma di essere integrati nei pacifisti, nei poveri e negli sfruttati, negli
oppressi di tutti i sistemi politici". Capitini "Dove si colloca l’azione
non violenta"

"CREONTE Il nemico non è mai un amico, neppure da morto
ANTIGONE Io sono fatta per condividere l’amore, non l’odio
CREONTE E allora , se vuoi amare, scendi sotto terra e ama i morti.
Io, finché vivo, non prenderò ordini da una donna"
Sofocle "Antigone"

Dalla caduta del muro di Berlino, dalla fine-fallimento degli Stati del
cosiddetto "socialismo reale", dall’esperienza del subcomandante Marcos in
Chiapas, dall’irruzione nella storia del movimento dei movimenti, una
riflessione si è aperta all’interno del Partito della Rifondazione
comunista, sulla teoria e la pratica politica del movimento operaio del
’900, sulla storia dei comunisti.

Questa riflessione è approdata ad un nodo teorico-politico centrale, quello
della non violenza.

Non violenza, parola che implica molti aspetti: un modo diverso, rispetto
a quello che la storia ci ha consegnato, di intendere la costruzione
della società comunista; la critica all’idea della "presa del potere" come
risolutoria per l’edificazione del socialismo; l’abbandono dell’idea del
partito-avanguardia; la necessità di rispondere al binomio feroce
guerra-terrorismo attraverso modalità che già ora prefigurino che un altro
mondo è possibile; la capacità di ascoltare chi è diverso da noi e con noi
condivide, o potrà condividere, il desiderio di cambiare il mondo; la
necessità di diventare moltitudine non pacificata con l’ordine esistente
delle cose.

Questo percorso non può ignorare il contributo fondamentale teorico e
pratico che il femminismo e i movimenti delle donne hanno dato al tema
della pace e della non violenza. Le donne sono la maggioranza tra le
vittime civili delle guerre e sono vittime della violenza patriarcale
quotidiana da sempre. Ma sono anche coloro che hanno privilegiato la
relazione e il dialogo per la risoluzione delle conflittualità e dei
conflitti.

E questa riflessione porta anche, inevitabilmente, al confronto-incontro
con i movimenti che per tradizione religiosa sostengono la non violenza e
che ci troviamo accanto, per le strade, nelle manifestazioni contro le
guerre, con le bandiere arcobaleno, che sono diventate le bandiere di
tutti.

Organizzano le compagne del Forum di Rifondazione comunista di Bologna -
iscritte al circolo Bobby Sands.