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SERVITU’ MILITARI- MARTINO IMPONE LE ESERCITAZIONI
Publie le domenica 4 settembre 2005 par Open-PublishingSulle servitu’ militari che gravano sulla Sardegna il presidente della Regione Renato Soru ha chiesto d’incontrare il ministro della Difesa Antonio Martino, falliti i tentativi di accordo per una loro riduzione nelle precedenti riunioni a Roma con il sottosegretario Salvatore Cicu.
Il 25 agosto scorso, Soru ha scritto a Martino, in risposta a un fax, arrivato il 22, con cui la Difesa ha comunicato alla Regione l’approvazione definitiva del programma di esercitazioni a fuoco nei poligoni militari della Sardegna per il secondo semestre di quest’anno. Il 20 giugno scorso il Comipa, il comitato misto paritetico per le servitu’ militari, l’aveva bocciato, con l’appoggio del rappresentante del ministero dell’Economia, per mancanza di informazioni dettagliate sugli armamenti impiegati, la natura delle testate, i danni e i problemi riscontrati durante le attivita’ del 2004,come ricorda Soru nella lettera al ministro.
Poiche’, pero’, il parere del Comipa puo’ essere superato da una decisione della Difesa, Martino ha esercitato tutta la sua autorità per non bloccare le esercitazioni.
"Mi preme sottolinearle, signor ministro", scrive Soru, "che il dissenso espresso il 20 giugno scorso in sede di Comipa dai rappresentanti della
Regione, si fonda, oltre che sulla mancata bonifica dell’area del poligono di Capo Teualada e la sua riduzione, soprattutto sull’inesistenza di una chiara risposta da parte della Difesa alle questioni relative alla sicurezza e alla salute dei cittadini".
"Nei recenti colloqui col sottosegretario Cicu", ricorda il presidente della Regione, "ho ribadito che la Sardegna ha gia’ contribuito ai compiti della Difesa più di ogni altra regione italiana e che ancora oggi nel nostro territorio si svolge la maggior parte delle esercitazioni a fuoco. Si tratta di un’iniquita’ che investe la coscienza di tutti i sardi, ma credo debba riguardare tutti i cittadini italiani e di cui il Paese si deve fare carico".
Il 23 giugno scorso - sottolinea Soru - il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno per sollecitare "il massimo impegno del Governo della Regione per avviare la riduzione della presenza militare in Sardegna (compresa quella
Usa a La Maddalena) e ottenere il rispetto degli impegni contenuti nei protocolli d’intesa firmati con il ministro Spadolini nel 1985 e con il presidente D’Alema nel 1999"
Fonte Agi 31 Agosto 2005




