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SQUALLIDI E MEDIOCRI

Publie le venerdì 15 ottobre 2010 par Open-Publishing

I MINISTRI DELLA REPUBBLICA CHE NON SANNO DI VIVERE IN ITALIA




Ieri mattina sula7 ad Omnibus parlavano di censura-Masi-Santoro.

C’era presente quel tizio che impersona il ministro per i Beni Culturali, quel tal Sandro Bondi, quello che si alza minaccioso dall’Insetto di Porca a Porca e vuole prendere a sberle Donadi dopo che non ha lasciato parlare nessuno [http://www.youtube.com/watch?v=IwnIeGfTGrI]… esatto, proprio lui, l’identico che picchiava la sua ex moglie [http://espresso.repubblica.it/dettaglio/mio-marito-bondi-mi-picchiava/2131706]… l’approssimativo poeta di corte si è di nuovo prodotto in una delle sue performance squallide e assolutamente inopportune, tra le altre cose che ha detto una colpisce molto per contenuto d’amore supremo e lezione d’etica politica e personale: "trasmissioni come Annozero non devono esistere, da anni Santoro e Travaglio non fanno altro che attaccare violentemente il presidente del Consiglio, non è più sostenibile questa cosa, fanno male alla democrazia…"; a chi gli faceva notare della campagna di killeraggio contro Fini che i giornali del suo padrone stanno portando avanti da mesi, quello che hanno fatto con Boffo e, ora, con il caso intercettazioni e minacce a Emma Marcegaglia… lui, il tizio in questione, rispondeva con altro. Come da sempre, lui e gli altri ministri di questo non governo, usano la tecnica dell’anguilla insaponata che salta di palo in frasca, si parlano addosso e soprattutto addosso agli altri e di contraddittorio non se ne vede mai neppure una pallida ombra.

Un ministro della Repubblica che senza alcun problema di faccia e di funzione, si permette di esternare la giustezza della censura a testate giornalistiche è non solo una vergogna, ma rappresenta una reale minaccia, talmente grave da mettere seriamente in dubbio la permanenza dello stesso al dicastero che guida.

Ma questo signore, che non si preoccupa minimamente di mostrare il peggio della protervia, è l’identico che poco tempo fa nominò a Direttore delle Grandi Opere dei Uffizi Giancarlo Miccichè, un manager parrucchiere esperto in preparazione di terreni siciliani per la coltura di piante officinali [http://www.repubblica.it/politica/2010/05/09/news/manager-parrucchieri-3926180/], uno della cricca, ma lui, il poetesso, non lo sapeva, aspettò che il Fatto Quotidiano glielo ricordasse. Stranissima e misteriosa cosa, visto che di certi casi se ne era occupato ampiamente Antonio di Pietro quando era lui ministro…

C’è dell’altro: il caso Vittorio Sgarbi.

Madre Badessa Bondi propone la nomina dell’urlatore di insulti a Soprintendente dei Beni Artistici della regione Veneto.

Anche questa volta il segugio di Arcore non sa che il professor Sgarbi quando già ricopriva questo incarico, fu condannato a sei mesi e dieci giorni per truffa aggravata e falso [non si presentava al lavoro e produceva certificati medici falsi http://beta.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=4174e31e-fcc9-42ee-98c0-cd247640f043]… come per il caso Micciché, i giornali e le trasmissioni che lui vorrebbe "chiusi" glielo ricordano, ma la nomina dell’estimatore delle capre è confermata.

Vittorio Sgarbi è di nuovo al posto che ricopriva prima. A nulla sono serviti i ricorsi, la bocciatura della Corte dei Conti, le proteste, gli appelli al cantastorie imperiale.

Tutto è rimasto come sua eccellenza volle.



E qui arriva il nodo al pettine: queste cose non bisogna dirle, devono essere taciute. Il Governo dei "fatti" ormai è convinto che qualsiasi porcata produca è giusta e non va criticata. Altrimenti se ne parli e informi i cittadini, sei un "criminoso, squadrista, comunista, usi gli spazi pubblici per fini privati e ti prendo a sberle".

Loro, quelli "fatti" dei fatti che sono fatti loro, si possono produrre in ogni illegalità palese, prepotenza istituzionale, insulto alla Cotistuzione… ma poi è colpa nostra, siamo noi i colpevoli.

E’ Santoro che deve andarsene, come Biagi, Luzzatti, Sabina Guzzanti, Serena Dandini…

I rappresentati mediocri e squallidi della Repubblica Bananara stanno sempre lì. Inamovibili, con le facce che non sono neppure più da culo, ma mostrificate in gel amebico cangiante forme.

E ce li dobbiamo sudare perché è cosa buona e giusta.

Così ci capita pure per il Ministro Svenente, quel tal Frattini, che sembra sempre essersi svegliato pochi secondi prima, così pronto a sproloquiare di argomenti che non riguardano la sua funzione, gli Esteri, [esso è sempre attivissimo quando si tratta di incensare la bontà berlussoniniana], ma ignora tutto il resto. Lui non sapeva degli allarmi giunti in Italia dall’intelligence di Belgrado sui nazisti arrivati a Marassi, non aveva neppure una minima visione di quello che era stato poche ore prima il pestaggio di poliziotti e omosessuali al gay pride serbo, botte e sprangate date proprio dai seguaci dell’ultrascemo Ivan il tatuato mascherone. Il plastilinoso capo della Farnesina ce lo fa sapere che "ignora", non ha problema a dirlo [http://www.youtube.com/watch?v=ddZFBeYGFeo], lui non sa e sviene.

Ma che Ministro degli Esteri è?

Forse l’hanno messo lì esclusivamente per alcuni selezionati esteri: Libia, Russia, Minsk [http://www.youtube.com/watch?v=VS-xYPiHCJY] e che non gli si parli di Afghanistan, guai!

Lui stesso, l’ignorante, invita, chi gli fa domande, a rivolgersi a Maroni: altro gran Ministro del Visir.

Quello che sta agli Interni insomma. L’identico che dei cetnici di Arkan fintamente non ne sa nulla [difatti piacciono molto ai suoi fratelli pagani-padani] ma sa già che alla manifestazione FIOM di sabato ci sarà "un clima pericoloso, con violenti infiltrati anche dall’estero".

Che bel ministro!

Non fa il proprio dovere prevenendo quello che poteva essere evitato a Marassi, ma si offre come una Cassandra amorevolissima alimentando il clima di tensione e di scontro sociale buttando benzina su fuochi che non ci sono.

La Fiom gli ha risposto "faccia il suo mestiere, se sa cose specifiche lavori perché non avvengano, altrimenti stia zitto, la manifestazione a Roma porterà oltre 700.000 lavoratori e sarà pacifica".

Vedrai che ora chiederanno pure la "sospensione" della CGIL dalle apparizioni TV per almeno un mese!

E poi c’è quel TremoRti: lui ha capito che l’Italia se la deve tenere in ostaggio con le sue personalissime manovre economiche fallimentari. Non ci sono soldi, fa sapere, manco un centesimo. Taglia ancora su Cultura Scuola [ancora?] e ricerca, fa saltare la riforma dell’Università sbugiardando la MariaStar [non ci sono i fondi dice la Ragioneria dello Stato]… E’ l’unico ministro dell’Economia al mondo che affronta la recessione internazionale dando colpi di macete all’unico settore che dovrebbe essere potenziato con investimenti: la Cultura.

E’ un ministro della Repubblica italiana il TremoRti che non sa di vivere nel Paese con la più ricca dotazione di beni culturali che tutto il globo terrestre ci invidia, è all’oscuro delle nostre Istituzioni Scolastiche d’Eccellenza; non sa della Normale di Pisa o dell’Orientale di Napoli e Torino, della storica Università di Bologna, dei Politecnici a Torino e Milano, ignora le Facoltà di Filosofie e allo stesso modo se ne frega se il Madre partenopeo sta per chiudere… Lui dice che non ci sono fondi. Vara una finanziaria che solo lui vuole, lo fa senza investimenti, usando forbici gigantesche.

Dcie pure che ha avuto l’unanimità del CDM: bugiardo!

Ma non dobbiamo preoccuparci; MummiaBossi sa che "Tremonti i soldi li troverà, bisogna fidarsi".

E io ci credo. I soldi ci sono, nascosti.

Li tirerà fuori e li darà direttamente a Berlussonini al momento giusto, nella prossima vicinissima campagna elettorale.

Così il mago dei maghi dopo la sconfitta del cancro moltiplicherà peni e pesci all’amo.

Che non lo si dica però, altrimenti fai la fine di Santoro: cartellino rosso!



Lucio Galluzzi
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