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Sansonetti vuole farsi cacciare per poi infangare il PRC
Publie le mercoledì 22 ottobre 2008 par Open-Publishing1 commento
Sansonetti vuole farsi cacciare per poi infangare il PRC
di Lorenzo Rossi, Segretario del circolo di Grottammare (AP)
L’articolo di Sansonetti è la vetta del suo modo di fare
(perdere copie a) un giornale. Uno che ha la faccia tosta di aver condotto Liberazione a perdere oltre 6mila copie di venduto e ad avere, al netto dei tagli di Tremonti, circa 2 milioni e mezzo di euro di debiti, ha ora il coraggio di dare ammonizioni a un partito al quale non è iscritto perché da anni lui non si considera più comunista.
La tiritera è la solita: ’Liberazione è stato in questi miei anni un giornale autonomo e antidogmatico, e chi lo nega è un comunista di destra come Grassi’.
E’ ora di finirla con le bugie, con la prosopopea da bar. Liberazione non è autonomo: sotto il congresso e dopo si è schierato con una precisa area del partito, oggi in minoranza. Ma soprattutto non è antidogmatico: togliere la pagina sul lavoro e favorire discussioni dotte sull’’Isola dei famosi’ o sul piacere del sesso anale come accadde sul supplemento ’Queer’, è solo un modo diverso di essere sepolti sotto i dogmi di un pensiero dominante anche nei salotti della sinistra chic.
Ciò che è più triste è che lo zoccolo duro dei lettori del giornale non capisce e non apprezza, forse troppo preso a lottare tutti i giorni per un mondo migliore. Mentre i quattro presunti intellettuali senza mestiere tanto carezzati da Sansonetti scrivono articoli per Liberazione senza portare lettori e senza leggere loro stessi il giornale. Sputare in faccia ai lettori più affezionati è un segno di mancanza di etica, al di là di tanta retorica sulla libertà e sulla ricostruzione della sinistra.
Sansonetti ha lanciato ieri una provocazione palese. Ben studiata. Questo signore vuole farsi cacciare per poi infangare il Prc definendolo stalinista. Tanto per lui si apriranno le porte di qualche tv di D’Alema o di qualche settimanale del gruppo Espresso... Ecco la trappola vittimista di un professionista degli studi biscardiani. Abbia un sussulto di etica e di umiltà: si dimetta e lo faccia in silenzio, signor Sansonetti.
Messaggi
1. Sansonetti vuole farsi cacciare per poi infangare il PRC, 23 ottobre 2008, 00:13, di andrea filorusso
Sansonetti dovrebbe smettere di curare il proprio ciuffo e pensare che, se non è d’accordo con la linea del partito di cui dovrebbe essere la voce, potrebbe anche cercare un nuovo posto di lavoro.
Affermare che il PRc è dogmatico, sapendo che nella sua maggioranza c’e’ tutto e il contrario di tutto (pacifisti, trozkisti, leninisti, movimentisti, ecc.) è come dire che il PMLI è un partito di massa.
E comunque Sansonetti qui a Bergamo ci sono tante fabrichette dove potresti sporcarti le mani e capire meglio il lavoro operaio all’interno . . .