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Scandalo pedofilia; il vittimismo fuori luogo delle gerarchie ecclesiastiche
Publie le lunedì 29 marzo 2010 par Open-PublishingAlla luce degli ultimi avvenimenti che hanno interessato esponenti della chiesa cattolica romana apostolica esprimo perplessità su quanto accaduto e sulla gestione ecclesiale dello scandalo. Ciò anche alla luce del fatto che è improponibile pensare che le gerarchie cattoliche non fossero a conoscenza dei fatti e che non abbiano avuto la possibilità di intervenire per fermare questi episodi di degenerazione. La responsabilità di quanto successo è da attribuire quindi non ai singoli “peccatori” in tonaca nera ma al silenzio, forse compiacente, dei superiori di questi ultimi ed ai tentativi di negare e soffocare quegli immondi episodi. E’ del tutto fuori luogo dunque il clima di vittimismo da parte delle più alte gerarchie ecclesiastiche che sembra voler essere un muro per difendere il massimo esponente della chiesa da giudizi e critiche dovuti. Se le gerarchie, ai vari livelli, effettivamente condannano quanto accaduto perché non denunciano i presunti pedofili all’Autorità giudiziaria laica dei paesi nei quali gli episodi di pedofilia hanno avuto luogo? Domanda forse inutile perchè ben si sa che la politica seguita in questi casi dalle gerarchie ecclesiasitiche è quella del negare, negare, negare, ed occultare. Così come avviene per l’altro imbarazzante caso della ragazza trovata mummificata nel solaio di una chiesa di Potenza. Non è possibile che per 17 anni nessuno abbia mai messo piede in queli locali. Nè è pensabile a mio parere che i prevosti a quella chiesa non fossero a conoscenza di quel cadavere abbandonato nel sottotetto. Ma forse il non poter dire chi aveva accesso a quei locali è stato il vero impedimento. Si deve infine anche stigmatizzare il fatto che in quasi tutti i luoghi delle violenze sessuali l’Autorità Giudiziaria non abbia mai voluto affrontare penalmente il problema degli abusi sessuali su minorenni compiuti da sacerdoti e religiosi.
Renato Bonini
Responsabile nazionale Dipartimento Reti Neoazioniste (Rete per la laicità, Rete per la legalità) del NUOVO PARTITO d’AZIONE