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Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video)
par Roma
Publie le sabato 12 novembre 2011 par Roma - Open-Publishing7 commenti

Il presidente del Consiglio è salito al Colle tra le contestazioni della folla. Napolitano: "Subito le consultazioni". Dalla Camera via libera definitivo alla legge di stabilità in una giornata carica di tensione. Il Cavaliere a colloquio per due ore con Monti. Spinge per Letta vicepremier, no della sinistra. La Lega ribadisce il no all’ex commissario Ue
Silvio Berlusconi si è dimesso. In una giornata tesissima, dopo l’approvazione della legge di stabilità al Camera 1, il presidente del Consiglio è salito al Colle intorno alle 21, tra le grida della folla che urlava "buffone", "in galera" e lanciava monetine, per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aprendo così formalmente la crisi di governo.
È la fine del quarto governo Berlusconi, di un’era e di una stagione politica durata quasi 20 anni. 2 E l’inizio, per molti, della Terza Repubblica. Ma sul nuovo esecutivo pesano diverse incognite 3.
La
conferma ufficiale delle dimissioni è stata accolta in piazza del Quirinale da fischi e urla di gioia. Un lungo applauso, tricolori sventolanti, bottiglie stappate. Intanto, il premier dimissionario lasciava il Colle da un’uscita secondaria per fare rientro nella sua residenza privata, a Palazzo Grazioli. Già da domani alle 9 inizieranno le consultazioni del presidente della Repubblica, atto preparatorio per la formazione di un nuovo governo. Saranno sentiti i presidenti delle Camere e i gruppi parlamentari, con l’imperativo di fare presto: la tabella di marcia del Quirinale prevede che già lunedì, quando riapriranno Borse e mercati, ci siano un presidente incaricato e la lista dei ministri. Parola d’ordine di Napolitano è agire in fretta per rassicurare comunità internazionale e Unione europea sugli impegni italiani.
Le dimissioni di Berlusconi sono arrivate al termine di dodici ore dense di appuntamenti, scandite da attese e incontri. Con il via libera definitivo della Camera, in seconda lettura e senza modifiche, al ddl di stabilità già licenziato dal Senato - 380 sì, 26 contrari e due astenuti - i provvedimenti in adempimento agli impegni Ue del governo Berlusconi sono recepiti nella nuova legge di stabilità. Si è compiuto così l’ultimo atto parlamentare del governo Berlusconi prima delle dimissioni, decise martedì scorso 7 al Quirinale dal presidente del Consiglio dopo il voto della Camera sul rendiconto generale, su cui la maggioranza a Montecitorio si è fermata a 308.
Dopo il sì alla legge di stabilità, è arrivato quello al ddl di bilancio e alla nota di variazione, con 379 voti a favore, 26 contrari e 2 astensioni. Oltre a Lega e Pdl, i sì sono arrivati dall’opposizione del Terzo polo, i no da Italia dei valori, mentre il Pd non ha partecipato al voto.
La seduta alla Camera è stata segnata da un clima rovente all’interno e dalle contestazioni della folla, fuori da Montecitorio e in Piazza Colonna: centinaia di persone hanno esposto cartelli di protesta, urlando "dimissioni", "vergogna" e "buffone" al premier. Stessa scena davanti al Quirinale, all’arrivo del Cavaliere per l’atto formale delle dimissioni. In aula, invece, Berlusconi ha incassato applausi dai deputati del Pdl. Freddi, invece, i deputati leghisti, rimasti immobili al loro posto.
Momenti concitati si sono avuti durante le dichiarazioni di voto: il capogruppo del Pd Dario Franceschini ha parlato della fine di un’era, di cui Berlusconi è stato spartiacque e della necessità di ricostruire sulle macerie. "Tutti noi singoli deputati siamo chiamati a questo percorso di ricostruzione", ha detto. Mentre il suo intervento veniva applaudito dai banchi del centrosinistra, dai settori della Lega sono partite le urla di deputati che chiedevano "elezioni, elezioni".
Situazione analoga, al contrario, quando ha preso la parola Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: stavolta è stato il Pd a scandire, urlando, "dimissioni, dimissioni". Contestato al suo arrivo a Montecitorio il deputato di Popolo e Territorio Domenico Scilipoti, che in Aula ha parlato di "colpo di Stato"; accuse di tradimento e urla di scherno incassate dallo "scontento" Roberto Antonione, entrato nella componente ’Costituente Popolare Liberale-Pli’, all’interno del Gruppo Misto, che ha replicato: "Noi rispondiamo solo alla nostra coscienza".
In piazza, le contestazioni sono continuate anche durante il Consiglio dei ministri, l’ultimo presieduto da Silvio Berlusconi, in cui il premier ha salutato i colleghi di governo, ringraziandoli per il lavoro svolto insieme, e ha confermato l’intenzione di salire dimissionario al Colle. "Berlusconi, vai a casa, fuori la mafia dallo Stato", queste le grida della folla. Non sono mancati attimi di tensione all’arrivo di militanti di Forza Nuova: in molti gli hanno urlato contro, cantando "Bella ciao".
E’ stata una lunga giornata anche per il neo senatore Mario Monti 8 (il ritratto) 9, premier in pectore, che ha avuto un lungo colloquio - due ore - a Palazzo Chigi con Silvio Berlusconi, per fare il punto su programma e lista dei ministri. Il professore ha confermato a Berlusconi la volontà di formare una squadra di soli tecnici. Alla fine, il Cavaliere ha detto sì all’ex Commissario Ue, a patto di vedere confermata nel nuovo esecutivo la presenza dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Un nodo che resta da sciogliere e sul quale però, in queste ultime ore, starebbe mediando anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, essendo questa una delle urgenze più forti del Cavaliere, anche per non rompere del tutto con la Lega.
In mattinata Mario Monti ha avuto un colloquio a palazzo Giustiniani anche con il segretario e il vicesegretario del Pd Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, ed ha visto per un’ora Mario Draghi, presidente della Bce.
In una giornata di fuoco, da Napolitano è giunta una nuova sollecitazione alla coesione: "Occorre che tutte le forze politiche sappiano agire con senso di responsabilità e formulare proposte in grado di conciliare il rigore imposto dalla necessità di ridurre il debito pubblico e di promuovere la crescita con l’esigenza di distribuire egualmente i sacrifici tutelando i ceti in maggiore difficoltà", ha sottolineato il capo dello Stato.
Ma sul futuro del nuovo esecutivo pesa l’incognita della Lega e il caso Letta 10: come detto, Berlusconi pone come condizione che gli venga attribuito il ruolo di vicepremier, ma Pd e Idv dicono no. Dopo il colloquio con Monti, Berlusconi ha nuovamente invitato il Carroccio a sostenere l’esecutivo del professore ricevendo ancora una volta un no da Umberto Bossi. Che, all’uscita da Montecitorio, ha ribadito che con un esecutivo Monti, la Lega andrà all’opposizione: "Come si fa a sostenere un governo che farà portare via tutto, che privatizzerà le municipalizzate?", ha confermato il leader leghista.
Messaggi
1. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 10:40, di A
Cosa cazzo c’è da festeggiare? ci rendiamo conto di quello che sta succedendo?l’italia è caduta in mano del potere finanziario..siamo caduti dalla padella alla brace.
2. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 10:55
Ho letto da qualche parte qualcuno diceva: "con Berlusconi un regno cade", certo ma io rispondo "Sono le banche che hanno obbligato Berlusconi alla dimissione, come si fa con un burattino che non abbiamo più bisogno e certamente non è stato il popolo a farlo partire, dunque attenzione se un regno è caduto un altro ne nasce e che è senz’altro prodotto dalla stessa matrice..." Ciao Roberto
http://www.facebook.com/Bellaciao.org
1. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 12:12, di K.
La festa era d’obbligo ... ovviamente ...
Poi si ricomincia, anche peggio .... altrettanto ovvio ....
Ma io c’ho l’impressione che siano parecchi i berluscones - mascherati da improbabili ed improvvisati "nemici delle banche" - che da qualche giorno imperversano pure qua sopra .... e su altri siti "di movimento" ....
Tutto giusto, il problema è l’Europa dei banchieri e non il "nano" allo sbando, io la penso come Cremaschi e i Draghi Ribelli ... "No alla Bce, no all’Austerità" " Default", "Sovranità monetaria" ecc. ecc. ecc.
Ma la festa ieri era lo stesso d’obbligo .... e che cazzo !!!!
Solo la faccia di La Russa e di Gasparri, valeva la pena ....
2. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 13:57, di Mirko P
Verissimo K.
Però i festeggiamenti di ieri mi hanno ricordato una vigneta de Il Male dove il carosello di macchine festanti con bandiere tricolori è commentato con:
Finalmente la ruota del criceto si è sbloccata, ora può tornare a girare
3. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 15:38, di K.
I festeggiamenti di ieri sera, c’ero, erano chiaramente egemonizzati dall’ala "giustizialista", viola, dipietristi, travaglini, grillini ... lo si capiva dagli slogan più diffusi ... "mafioso" ... "fuori la mafia dallo stato" ... "in galera" .... dai tricolori e dal canto di "Fratelli d’Italia" ( anche se non sono mancate "Bella Ciao" e "Fischia il vento" ) ...
Ma c’erano anche cittadini comuni esasperati, elettori piddini ( anche se i militanti del Pd, in genere più paludati, erano con Bersani a Via dei Giubbonari), ragazzi del movimento ed anche i giovani delle curve e delle borgate romane .... cioè anche quegli strati sociali degli scontri del 15 Ottobre ....
E c’era anche il gran gusto di sfidare il divieto di Alemanno, in vigore ancora sino a martedì prossimo ...
Insomma, era più il 25 Luglio che non il 25 Aprile, non era una "nostra" manifestazione, presentava grandi elementi "d’ordine" tipici dei giustizialisti, poneva certamente il problema di un consenso in parte ceco alla svolta Napolitano/Monti, ma era anche una espressione spontanea di popolo ...
Sulla quale non si può snobisticamente sputare sopra .....
4. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 17:09, di Mirko P
Assolutamente no, non ci si può sputare sopra ed è cmq una svolta epocale.
Mi chiedo solo se quelli che hanno fatto festa saranno massa critica o criceti nella ruota.
5. Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida: "Buffone" (video), 13 novembre 2011, 18:11, di K.
Peraltro non sono nemmeno mancate tensioni con la polizia :
http://video.repubblica.it/dossier/berlusconi-dimissioni-governo-2011/tensione-sotto-palazzo-grazioli/80622?video=&ref=HRER3-1