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Sinistra, prove di unità all’ombra del ’Manifesto’
Publie le lunedì 17 gennaio 2005 par Open-PublishingNecessario controbilanciare la ’’deriva moderata’’ di Ds, Dl e Sdi
No ad un nuovo partito. Va bene un tavolo di confronto, la camera di consultazione proposta da Asor Rosa
Roma, 15 gen. (Adnkronos) - Ad un nuovo partito sono tutti contrari. All’aggregazione delle forze della sinistra radicale qualcuno è favorevole. A quasi tutti va bene, per ora, un semplice tavolo di confronto -la camera di consultazione proposta da Asor Rosa- che riunisca tutti i partiti, movimenti, associazioni e personalità che si ritrovano a sinistra. Nell’assemblea de ’Il Manifesto’, senza bandiere e vessilli, che si è svolta per tutta la giornata dalla Fiera di Roma all’Eur, si sono raccolte un po’ tutte le anime della sinistra cosiddetta radicale.
Alla Fiera di Roma hanno parteciapto alla giornata dei lavori i leader dei partiti -Fausto Bertinotti, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio- e poi c’era, tra gli altri, il No global Vittorio Agnoletto, il professore girotondino Paul Ginzborg, quelli del ’Gruppo del Cantiere’ di Achille Occhetto, insieme a numerosi quadri di partito e esponenti di associazioni. C’erano anche i Ds presenti con il Correntone al gran completo, Cesare Salvi e, a rappresentanza della maggioranza Piero Fassino, Andrea Ranieri della segreteria della Quercia.
L’attenzione per la Gad è soprattutto attenzione per la Federazione dell’Ulivo e nell’assemblea della Fiera di Roma si avverte l’esigenza, sentita da tutti, di controbilanciare la ’’deriva moderata’’ di Ds, Margherita e Sdi. Un giudizio che compare in molti degli interventi e che fa dire a Ranieri della maggioraza Ds che ’’la federazione non va banalizzata. Il nostro non è un progetto moderato, ma di forte innovazione’’. Le forme per realizzare concretamente il bilanciamento all’interno della Gad sono diverse. Diliberto vorrebbe unire tutta la sinistra, ma alla proposta di aprire un tavolo in questo senso Bertinotti replica secco che i ’’cocci del passato non si rimettono insieme’’.
Pecoraro o Occhetto mettono al centro il programma. ’’Uniamoci sui temi e lasciamo perdere le geometrie federative’’, avverte il leader dei Verdi. E Occhetto chiama in causa Romano Prodi perché si ponga come guida della ’costituente della idee’ che può nascere dalla camera di consultazione di Asor Rosa. Mussi, a nome del Correntone, parla sia alla sinistra che alla maggioranza Ds. Si schiera contro l’idea di un partito della sinistra, ma insieme avverte i colleghi della Quercia che se la federazione ’’diventerà un partito riformista, noi non saremo in quel partito’’




