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Comunicato Stampa
11/4/2011
BENZINA: ORMAI E’ CERTO, LO STATO A BRACCETTO CON LA FILIERA PETROLIFERA PERCEPIRA’ UN SURPLUS DI ENTRATE DI 2 MILIARDI E 124 MILIONI DI EURO ANNUI.
Già da tempo avevamo denunciato il fatto che se il Governo non fosse intervenuto sui prezzi dei carburanti si sarebbe trasformato nell’ottava compagnia petrolifera.
Ciò è avvenuto, con gravi ricadute sulle tasche dei cittadini che, oltre i profitti della filiera petrolifera, alimenteranno ulteriormente anche le casse dello Stato.
Infatti, rispetto allo scorso marzo, l’IVA (che è una tassa mobile al 20%) è aumentata per la benzina di 4 centesimi al litro e per il gasolio di 4 centesimi al litro.
È necessario sapere che l’erogazione dei carburanti è stimata in miliardi di litri. Se su questi miliardi di litri si applicano gli aumenti dell’IVA appena citati emerge che l’Erario, di questo passo, potrà avere maggiori entrate: per la benzina pari a 52 milioni di Euro al mese e, per il gasolio, pari a 99 milioni di Euro al mese.
Lo Stato, quindi, percepirà complessivamente 151 milioni di Euro al mese in più, pari a 1 miliardo e 812 milioni di Euro in un anno.
Se a questo aumento, poi, si aggiungono gli ulteriori ed indecenti aumenti decisi sull’accisa della benzina di 2 centesimi al litro, il ricavo complessivo raggiungerà l’incredibile cifra di 2 miliardi e 124 milioni in più all’anno (per maggiori entrate sulla benzina di 312 milioni annui).
È una cosa gravissima, sapendo che tali aumenti dei carburanti incidono sulle famiglie italiane per costi diretti di 240 Euro in più annui (per i soli costi diretti), a cui aggiungono ricadute di 170 Euro per i costi indiretti, dovute al fatto che buona parte dei beni è trasportata su gomma.
Per un totale di ben + 410 Euro!!!
Dando fiato, così, all’aumento del tasso di inflazione che già oggi raggiunge il 2,5%, oltretutto in presenza di una forte contrazione dei consumi.
Ribadiamo che a nostro parere è estremamente urgente l’applicazione dei punti definiti nel protocollo con la filiera petrolifera: commissione istituzionale sulla doppia velocità dei prezzi dei carburanti, apertura della vendita attraverso la grande distribuzione e blocco settimanale degli aumenti.
Intanto, in attesa di una completa liberalizzazione della rete, consigliamo a tutti gli automobilisti di utilizzare l’elenco gratuito delle “pompe bianche” esistenti (a dir la verità ancora troppo poche), presente al link successivo.
Facendo rifornimento presso questi distributori indipendenti si possono risparmiare in media 8-9 centesimi al litro, pari a circa 4 Euro a pieno.
Federconsumatori
MAPPA "POMPE BIANCHE" in Italia al link :
http://www.slideshare.net/anpal/elenco-pompe-bianchedistributoriindipendenti
Messaggi
1. Stato e petrolieri ci rapinano, 14 aprile 2011, 11:52
Comunicato Stampa
13/4/2011
BENZINA: MAI COSI’ CARA. SONO INDISPENSABILI INTERVENTI IMMEDIATI PER FAR SI’ CHE STATO E FILIERA NON CONTINUINO A GUADAGNARE SULLE TASCHE DEI CITTADINI.
Continuano senza sosta le impennate del prezzo della benzina.
Addirittura, al Sud, la benzina tocca quota 1,67-1,68 Euro al litro.
I carburanti non hanno mai registrato costi simili, neanche quando il petrolio è schizzato a 148 Dollari al barile!
“A suscitare indignazione, in tutta questa situazione, non è solo la corsa inammissibile dei costi dei carburanti, ma anche l’assoluta immobilità ed inazione del Governo che, l’unica volta che si è deciso ad intervenire sulla questione, ha pensato bene di aumentare l’accisa sui carburanti, come se non fossero già abbastanza cari!!!” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Le ricadute per i cittadini, infatti, hanno ormai raggiunto livelli insopportabili: rispetto allo scorso anno, i carburanti registrano un aumento di 240 Euro in più annui (per i soli costi diretti), a cui si aggiungono ricadute di 170 Euro per i costi indiretti, dovute al fatto che buona parte dei beni è trasportata su gomma. Per un totale di ben + 410 Euro!!!
Dando fiato, così, all’aumento del tasso di inflazione che già oggi raggiunge il 2,5%, oltretutto in presenza di una forte contrazione dei consumi.
Inoltre è ormai un dato di fatto che il Governo si è trasformato nell’ottava sorella, grazie al contributo dei cittadini che, oltre a pagare i profitti della filiera petrolifera, alimentano anche le casse dello Stato tramite l’incremento della tassazione.
Grazie all’aumento dovuti all’IVA, infatti, lo Stato percepirà complessivamente 151 milioni di Euro al mese in più, pari a 1 miliardo e 812 milioni di Euro in un anno.
Se a questo aumento, poi, si aggiungono gli ulteriori ed indecenti aumenti decisi sull’accisa della benzina di 2 centesimi al litro, il ricavo complessivo raggiungerà l’incredibile cifra di 2 miliardi e 124 milioni in più all’anno (per maggiori entrate sulla benzina di 312 milioni annui).
I cittadini sono indignati e, come segnalano quotidianamente presso i nostri sportelli, è indispensabile prendere provvedimenti immediati.
In tal senso ribadiamo la necessità di avviare da subito due provvedimenti fondamentali che porterebbero benefici immediati alle tasche degli automobilisti:
– L’applicazione dell’accisa mobile, in modo che DIMINUISCA (ci teniamo a specificarlo, sia mai che il Ministero trovi un’altra scusa per aumentarla) quando il costo della materia prima aumenta, in modo da riequilibrare la tassazione;
– L’avvio delle misure sottoscritte nell’accordo con la filiera petrolifera: Commissione ISTITUZIONALE sulla doppia velocità, blocco settimanale degli aumenti, razionalizzazione della rete e apertura della vendita presso il canale della grande distribuzione.
Intanto agli automobilisti ricordiamo che sul sito Federconsumatori è disponibile l’elenco gratuito delle cosiddette pompe bianche, ovvero i distributori no logo (gli unici che, in questi giorni, al posto di aumentare stanno diminuendo i prezzi di qualche centesimo), presso i quali è possibile risparmiare anche 8-9 centesimi al litro.
Adusbef e Federconsumatori
http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20110413104109&t=news