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Sulle strade di Terzigno è in ballo la libertà, salute e dignita di tutti noi
Publie le sabato 23 ottobre 2010 par Open-Publishing2 commenti
COMUNICATO CONGIUNTO
della Rete dei Comunisti e di Comunisti Uniti
Sulle strade di Terzigno è in ballo la liberta’, la salute e la dignita’ di tutti noi!
Quanto sta accadendo a Terzigno, dove gli apparati dello stato stanno esercitando una azione repressiva senza precedenti nella recente storia politica italiana, sollecita un campanello d’allarme circa la pesante involuzione liberticida in atto contro le espressioni del conflitto sociale e popolare.
Nelle ultime decisioni del Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi, in accordo con i vertici della Regione Campania, si sta evidenziando una articolata linea di condotta fondata, non solo sulla quotidiana e pesante pratica dell’intervento poliziesco contro una intera comunità che si batte in difesa del diritto alla salute e della salvaguardia del territorio, ma un insieme di provvedimenti legislativi i quali puntano, esplicitamente, all’ulteriore blindatura delle istituzioni e delle dinamiche della governance.
La militarizzazione e l’uso dell’esercito in aree territoriali e siti ritenuti di particolare interesse strategico, l’esautoramento dei poteri ordinari delle assemblee elettive, la mordacchia ai pubblici ministeri che si occupano dei reati ambientali e l’uso della Protezione Civile come surrogato di alcuni essenziali servizi sociali (come già era accaduto precedentemente sia in Campania che a L’Aquila dopo il sisma) configurano – da subito – un modello di società dove il cosiddetto stato di eccezione giuridico diviene l’asfissiante normalità che soffoca i conflitti impedendo la loro necessaria articolazione e generalizzazione. E’ evidente – allora – la portata politica e la posta in gioco in ballo attorno alle questioni attinenti il decennale uso antisociale dell’emergenza/rifiuti e di come queste travalichino il ridotto territoriale campano e riverberino, con ampiezza, in tutto lo scenario politico del paese.
A fronte di questa nuova qualità dello scontro sociale che registra il riavvio, in Campania e non solo, delle politiche fondate sulle lobby degli inceneritori, sugli affari e le speculazioni delle cricche economiche e speculative, e sull’attacco ad alcuni fondamentali principi di libertà, occorre da parte della sinistra di classe, degli attivisti politici e sociali e dei movimenti di lotta uno scatto in avanti nella costruzione delle indispensabili iniziative di denuncia e di mobilitazione.
Al sacrosanto sostegno delle ragioni delle popolazioni in lotta va affiancata una costante attività tesa a delegittimare concretamente l’autoritarismo dilagante e l’insieme delle politiche securitarie partorite dal governo del Cavaliere ma anche da tutti quei provvedimenti bipartizan che hanno favorito questo corso reazionario. Non dimentichiamoci che sia l’ascesa di Bertolaso e sia la nomina di De Gennaro a Commissario Straordinario furono avviate dagli esecutivi di centrosinistra!
Infine – ma non come tema di mero orpello ideologico – i fatti come quelli di Terzigno unitamente al continuo susseguirsi di disastri e manomissioni presuntamente naturali e/o accidentali ci mostrano l’immanenza di uno sviluppo capitalistico che approssima, tendenzialmente, all’infarto ecologico del pianeta con tutto il conseguente corollario di morte, inquinamento e depauperamento delle risorse naturali ed ambientali. Una ragione in più - quindi – per rilanciare la critica al modo di produzione capitalistico e ai suoi rapporti sociali riqualificando l’azione di una moderna soggettività comunista che sappia interpretare una funzione avanzata, autorevole e di orientamento teorico e politico nel conflitto sociale e nella società.
Messaggi
1. Sulle strade di Terzigno è in ballo la libertà, salute e dignita di tutti noi, 24 ottobre 2010, 11:24
Terzigno, guerriglia e corteo ’funebre’
I paesi vesuviani rifiutano l’intesa
Ancora una notte di scontri tra manifestanti e polizia. Due persone sono state fermate. Sequestrata una molotov inesplosa. Lancio di pietre e oggetti contro le forze dell’ordine. Lenzuola bianche e striscioni contro Berlusconi e Bertolaso
TERZIGNO - Ancora scontri nella notte tra le forze dell’ordine e manifestanti a Terzigno. E la giornata inizia con un corteo "funebre", con tanto di carro delle onoranze e corona di fiori firmata: "I cittadini del parco nazionale del Vesuvio", dei cittadini di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, riunitisi alla rotonda dei Passanti per raggiungere rigorosamente a piedi, come chiesto dagli organizzatori, la rotonda di via Panoramica, luogo del presidio permanente della protesta. Alle finestre i cittadini hanno appeso delle lenzuola bianche e sugli striscioni si legge: "Voi mangiate i nostri soldi, noi mangiano camorra e rifiuti", e ancora: "Berlusconi e Bertolaso anche l’Europa vi ha schifato". Il corteo ha sfilato sulle note dell’inno nazionale, sventolando bandiere dell’Italia su cui c’è scritto: "Abbbiamo la stessa bandiera ma non siamo italiani".
Un’altra notte di tensione. La battaglia, però, inizia più tardi del solito. Tutta Terzigno aspettava speranzosa l’esito dell’incontro in prefettura tra il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e quattro sindaci dell’area vesuviana sull’emergenza rifiuti nel paese campano. Ma l’esito non è stato quello che ci si attendeva. E così, poco dopo l’una di questa notte, è iniziata l’ennesima guerra notturna tra manifestanti violenti e forze dell’ordine. Poco meno di quattro ore di guerriglia urbana, durante la quale gli agenti hanno effettuato due fermi e sequestrato una bomba molotov non esplosa. Sei esponenti delle forze dell’ordine sono stati feriti: un carabiniere e un poliziotto hanno riportato traumi da scoppio, mentre gli altri contusioni e lesioni varie.
Più volte i manifestanti, si tratta di gruppi di giovanissimi, sono avanzati verso le forze dell’ordine che hanno reagito con piccole cariche di alleggerimento. Sono piovute pietre, poi i fuochi d’artificio ad altezza d’uomo, infine ancora pietre e alcune bottiglie incendiarie. Gli agenti hanno risposto alternando le cariche agli spari di gas lacrimogeni e fumogeni. I teppisti hanno alternato insulti al lancio di oggetti. Un agente ha recuperato una molotov non esplosa. Almeno altre cinque sono state lanciate contro la polizia e i carabinieri, senza provocare danni. Alla fine i manifestanti violenti se ne vanno. Ma sono pronti a tornare. Come fanno ormai, senza interruzione, da alcuni giorni
Ieri sera i manifestanti avevano contestato i sindaci dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e Terzigno che hanno illustrato l’ipotesi di intesa discussa in prefettura. I manifestanti avevano ribadito ai sindaci che si sono recati alla rotonda Panoramica che non c’è alcun margine di trattativa e che pretendevano garanzie, anche attraverso un decreto legge, circa l’immediata revoca del progetto di apertura del secondo invaso, ovvero quello di cava Vitiello.
(24 ottobre 2010)
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/24/news/terzigno_rifiuta-8378727/?ref=HREA-1
1. Sulle strade di Terzigno è in ballo la libertà, salute e dignita di tutti noi, 24 ottobre 2010, 12:44
Interviste dal presidio antidiscarica
Le interviste audio realizzate questa sera da RadiodiMassa con le persone del presidio antidiscarica. Dopo la notizia delle proposte di Bertolaso, la diffidenza e la voglia di continuare a lottare per avere certezze..:
http://www.inventati.org/radiodimassa/2010/10/23/boscoreale-ancora-promesse/
Mediacenter Rotonda Panoramica
MINA (Media INdipendenti Napoletani)