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Tre operai investiti dai capireparto agli ingressi della Magneti Marelli
par GABRIELE CEREDA
Publie le sabato 22 ottobre 2011 par GABRIELE CEREDA - Open-PublishingLa denuncia arriva dalla stabilimento di Corbetta durante lo sciopero: gli episodi
sono avvenuti in due momenti diversi. "E un caporeparto ha fotografato il presidio"
Lo sciopero finisce al pronto soccorso. Tre operai della Magneti Marelli di Corbetta sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche dopo essere stati investiti, in due diversi momenti, da auto guidate dai capi del personale. La protesta ha avuto toni accesi sin dalle prime luci dell’alba, quando davanti ai cancelli dell’azienda si è radunato l’80 per cento delle 1.200 tute blu di via Borletti. «Un fatto gravissimo che poteva avere conseguenze ancora peggiori», denuncia Antonio Del Duca (Fiom Legnano).
Come accaduto in tutta Italia la forza lavoro dell’azienda, che produce componenti elettronici per la divisione automobilistica di Fiat, ha incrociato le braccia contro l’atteggiamento tenuto dalla società torinese, a cui lo stabilimento di Corbetta fa capo. Dopo due ore di scaramucce tra chi picchettava l’ingresso e chi voleva entrare, alle 9.30 l’episodio che ha acceso gli animi. «Dagli uffici è sbucato uno dei capetti e ha cominciato a fotografare i manifestanti col cellulare dicendoci che voleva schedarli», racconta Luigi Soresini (Fiom). In pochi istanti, dalle parole si è passati ai fatti. Un caporeparto, responsabile del settore sicurezza, ha tentato di forzare con un’Alfa spider il cordone di operai davanti ai cancelli. Due persone sono finite a terra travolte dall’auto.
Dopo un quarto d’ora di parapiglia, quando sembrava tornata la calma, un episodio analogo. «Questa volta però l’operaio era di spalle ed è
stato colpito da una Giulietta — raccontano i sindacalisti — non ha fatto in tempo a schivare il colpo». Alla vittima, un 42enne di Legnano, in ospedale è stata diagnosticata la rottura del perone. Ne avrà per 40 giorni. Per uno degli altri due uomini investiti c’è una sospetta lesione dei legamenti crociati del ginocchio. Solo escoriazioni per il terzo. «È inaccettabile — ha dichiarato Mirco Rota, segretario regionale di Fiom — che i dirigenti Fiat arrivino a comportarsi in questo modo». Dal canto loro le rsu Fim Cisl raccontano di due lavoratrici intenzionate a entrare e spintonate dagli scioperanti. «Ancora una volta cercano di dividere i lavoratori, ma le telecamere di sicurezza diranno tutta la verità», chiosano da Fiom, che ha già presentato un esposto sull’accaduto.