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Trentuno anni fa .... Fabrizio Ceruso ....
Publie le martedì 6 settembre 2005 par Open-Publishing1 commento
8 SETTEMBRE 2005, OMAGGIO A FABRIZIO CERUSO
L’8 settembre 1974 moriva il compagno Fabrizio Ceruso, ucciso all’età di 19
anni dal piombo di Stato a S.Basilio durante la rivolta popolare per il
diritto alla casa : a Roma , nel quartiere di S. Basilio( nel muro che
delimita la parrocchia) e a Tivoli ( nella prima piazzetta del centro
storico) ci sono la epigrafi che ricordano il contesto in cui cadde Fabrizio
Ceruso.
Sono trascorsi 31 anni da quella storica battaglia sociale e nel nome di
Fabrizio Ceruso migliaia di proletari e di immigrati hanno conquistato il
diritto alla casa lottando, occupando e riducendo gli affitti.
Il diritto alla casa per tutti e il canone sociale per i meno abbienti è
ancora da soddisfare , stante al speculazione immobiliare che ha trasformato
il bene-diritto comune in merce di lusso disponibile solo per chi ha
quattrini e conto in banca.
In questo sistema liberista e di malaffare, che nega un lavoro e un reddito
stabile e dignitoso, che strozza con il carovita e il caro bollette-trasporti
tanto da imporre sacrifici di ogni genere per giungere a fine mese, l’affitto
della casa a prezzo di mercato si porta via il poco reddito messo insieme da
tanti lavoretti saltuari e malpagati.
NON SE NE PUO’ PIU’ ! Per questo tanta gente, non solo giovani ma anche
pensionati al minimo, affrontano con coscienza e dignità il disagio delle
occupazioni per soddisfare il diritto alla casa e alla riappropriazione del
reddito.
E’ una grande sfida che si rinnova nel ricordo di Fabrizio Ceruso , che la
società viva e reale pone in termini di resistenza e liberazione alle
istituzioni sorde o compromesse con le catene immobiliari.
Roma, 6 settembre 2005
CONFEDERAZIONE COBAS





Messaggi
1. > Trentuno anni fa .... Fabrizio Ceruso ........., 6 settembre 2005, 21:24
L’8 settembre nella memoria storica non testimonia soltanto l’impari e
iniziale Resistenza romana di Porta S.Paolo all’occupazione nazista del
1943, all’indomani della rovinosa caduta del fascismo e della precipitosa
fuga della monarchia a Bari.
Nel cuore e sui muri di Roma, l’8 settembre, trova posto la figura del
compagno Fabrizio Ceruso, ucciso a 19 anni dalla violenza dello Stato,
mentre era a S.Basilio a sostenere la resistenza popolare per il diritto
alla casa.
Era l’8 settembre 1974, il terzo giorno di un’estenuante resistenza
opposta da una molteplicità di compagni/e agli sgomberi delle case
occupate da centinaia di famiglie.
Quando l’enorme schieramento di Polizia tentò l’affondo con inusitata
violenza, una proletaria, da una casa popolare di fronte a quella
occupata,, imbracciato un fucile da caccia, sparò un colpo in aria con
l’intento partecipe di fermare la bestialità dello sgombero.
Le cariche poliziesche non cessarono, anzi, i comandanti dettero l’ordine
di sparare ripetutamente contro i manifestanti.
Il piombo di Stato uccise Fabrizio Ceruso alle 5 della sera dell’8
settembre 1974, aveva 19 anni, veniva da Tivoli, militava nei Comitati
Autonomi Operai.
Immediatamente la ribellione serpeggiò per tutto il quartiere di
S.Basilio, i lampioni vennero abbattuti e le strade abbuiate, migliaia di
proletari si aggregarono ai manifestanti, assediando e colpendo con
svariate armi la polizia assassina, che si era rifugiata nel campo di
calcio della parrocchia.
Nella borgata rimbombava il grido: " pagherete caro, pagherete tutto!"; la
rivolta di S. Basilio fece battere in ritirata le forze dell’ordine e
conquistò il diritto alla casa.
Keoma