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Tsunamerica! Bush, il presidente più pazzo del mondo: “Restiamo in Iraq, ci ritiriamo dalla Louisiana"
Publie le sabato 3 settembre 2005 par Open-Publishing"Exit strategy begins at home": è più facile ridurre alla ragione le bande armate sunnite che le orde di saccheggiatori cristianissimi in azione a New Orleans.
L’ex colonia francese devastata dall’uragano è già stata frettolosamente restituita a Chirac: “Riprendetevela: con quel che costa ricostruirla, la Casa bianca può comprarsi tutto il Messico”.
Laura Bush sorvola le zone allagate: “Sembra quella volta che George ha lasciato aperto il rubinetto della vasca da bagno a Crawford”.
Il governo teo-con organizza i soccorsi: “La nostra priorità è salvare vite umane: tutte le sfollate sorprese ad abortire verranno arrestate sul posto”.
Allagata la sede del Ku-Klux-Klan: i razzisti costretti a sostituire i tradizionali cappucci con maschere da sub.
Emergenza viveri, la Croce Rossa si arrende: "Un teenager dell’Alabama mangia quanto un intero villaggio della Thailandia".
Quanto alle cause della tragedia, lo Fbi batte la pista integralista: su alcuni siti islamici trovate le istruzioni per costruire artigianalmente un ciclone tropicale.
Clinton solidale con Bush inguaiato da Katrina: “Anche Monica è stata una catastrofe, ma almeno faceva dei gran pompini”.
Hollywood si mobilita: presto sugli schermi un disastro ispirato a un reality show tratto da un film realmente accaduto.
Una cosa è certa: spazzando via migliaia di diseredati del Sud, l’uragano si è mostrato molto più efficace dell’amministrazione Bush nella lotta alla povertà.




