Home > UNA NAZIONE ORRENDA
COLPA NOSTRA
"Siamo veramente una nazione orrenda. Io spero sia solamente un orrendo sogno che stiamo facendo tutti quanti e che svegliandoci facciamo una risata. Però la risata noi dobbiamo lasciare che la facciano loro e quindi bisogna darsi da fare in un modo veramente accanito; dobbiamo anche essere triviali nel nostro accanimento. Perché loro sono triviali, cioè capiscono solo le cose oscene, quindi dobbiamo muoverci per un’aggressività al loro pari. Basta essere eleganti! Siamo veramente scocciati: basta! Non possono permettersi in ogni momento di trovare le gabole più oscene per poter far cancellare ogni cosa. Si è vista già l’azione che hanno compiuto in questo giorno con la legge codicillo; è saltata perché hanno sentito dietro una grinta, un risentimento. Dobbiamo farci capire e soprattutto far intendere che siamo scocciati al limite e che non accettiamo che si vada avanti così."
[Dario Fo - Intervento a La Notte della Rete]
E’ una nazione orrenda, che fa paura, davvero.
Orrenda perché governata da mostri che niente hanno da spartire con la bellezza, la vita, l’amore, la cultura, l’arte, la Storia nostra.
Fa paura l’Italia: da gente come questi che stanno al potere, ma anche dalla finta opposizione, ci si può aspettare di tutto.
Hanno instaurato il terrore, sdoganato il ricatto, legalizzata la calunnia, reso l’insulto unico mezzo di confronto politico, la menzogna pubblica e reiterata è il loro metodo per provare a giustificare i misfatti che si inventano ogni giorno.
Quotidianamente siamo costretti ad assistere ad uno spettacolo ignobile e squallido, nel quale agiscono fenomeni da baraccone, troie, papponi, mafiosi, ignoranti illetterati, nani, ballerine, pazzi conclamati, sessuomani, arrampicatori sociali, avvoltoi…
Una famiglia disgraziata che ha deciso insieme ai poteri occulti e forti di insediarsi illegalmente alla guida del Paese, per distruggerlo e condurlo al baratro.
Conoscono bene il linguaggio della violenza, quella che scaricano a manganellate e fumogeni sparati ad altezza d’uomo contro chi si oppone al delirio di Stato.
Lì, a macellarci sono sempre puntuali.
In Parlamento invece ci vanno solo quando devono votare le maledette fiducie, per il resto si fanno i pacchi loro.
Ci sono i cialtroni villani, cafoni e avanzi di marchette dei "padani" che, da ministri della Repubblica, rappresentando tutti noi perché sono ministri del Governo e non di Pontida, si fanno i loro comizi hitleriani sputando le peggiori cose si possano dire degli italiani e della Nazione.
Vogliono pulirsi il culo con il tricolore, sputano e alzano il dito medio all’inno di Mameli, chiedono, ricattando in puttaniere, leggi naziste contro gli stranieri, i "culattoni", la libertà di culto, gli zingari che vorrebbero sterminare; urlano per la separazione dell’Italia, minacciano lotta armata di milioni d’affiliati verdi pisello con il moschetto… se i loro vaneggiamenti non sono accettati.
Ballusconi che ha solo interesse per la moltiplicazione dei suoi soldi e vive nel terrore di finire in galera, accetta tutto. Sa che si regge su un pugno di voti di iene mangia carogne e se questi necrofili decidessero di cibarsi d’altra marciume, lui finirebbe in galera.
E’ questo l’unico interesse di Stato che da 18 anni i delinquenti della politica delle libertà perseguono: evitare che "pompetta penica" finisca al gabbio.
Il pappone tappo ha fatto e fa di tutto per scansare ogni processo. E’ riuscito anche a "nascondere" il codicillo salva Fininvest nella manovra economica, che c’entrava come il PDsenzaELLE all’opposizione.
Eppure nessuna massa incazzata, coi forconi e randelli in mano, si è mai presentata a Pontida per fare quello che l’etica impone: cominciare a farli scappare a gambe levate, con la paura che gli fa novanta e l’ano che stringe forte. E farlo ogni volta, da qualsiasi parte, che questi pazzi si ritrovano per sporcare tutti noi.
Perché non c’è altro da fare.
Nessuno, ma proprio nessuno è più in grado neppure di stemperare l’orrore o combatterlo dalle Istituzioni preposte.
Il Presidente della Repubblica delle banane è lì, che manco riesce più a camminare, sa solo rileggere bla bla bla in pubblico, poi per il resto cade in coma e si sveglia al momento di firmare quello che i suoi amici gli presentato: tutto!
Insomma: basta coi rincoglioniti!
Basta anche con l’educazione e la tolleranza.
Tolleranza, poi, significa sopportazione con fastidio; a questa cosa mediocre e vergognosa è meglio reagire con coraggio e forza.
Fino a quando ce ne staremo tappati in casa a guardare dalla TV i pochi che si fanno massacrare in Val Susa, non possiamo e dobbiamo lamentarci.
Perché tutti noi siamo dei coglioni, masochisti estremi, delinquenti associati ai criminali di Stato.
"Armiamoci e partite" è ora che la finiamo.
"Se non ora quando?", e poi dimenticarcene per mesi non è proprio il caso neppure di iniziare.
Essere continuamente presenti e presidiare, contestare, con tutta la forza che si ha, chiunque dei rappresentati dell’esecutivo e dei consociativi loro, slavati di rosso, don Abbondio Bersani, Skeleton Fassino e Capitan Findus D’Alema in testa, si presentino in pubblico a "parlare".
Se la democrazia è morta, e come è morta, per loro lo è soprattutto per noi.
Nessuna pietà per questa gente.
Farli scappare, con scorta o meno, a gambe levate, nessuno escluso.
Un quarto dei giovani italiani è disoccupato, oltre il 20% delle famiglie italiane è alla povertà.
Non ce ne deve fregare di meno dei coccodrilli Marina e Silvio Ballusconi, non hanno i soldi per pagare De Benedetti? Sono affari loro.
Non nostri.
Dobbiamo veramente smetterla di passare il nostro tempo a seguire le sequele odiose di questa famiglia che deve andarsene e ritornare da dove è venuta.
Usare il vaffanculo come arma di difesa, non starli più a sentire, fischiare, lanciare monetine, occupare, interrompere comizi, interventi a convegni, bloccare le strade, lanciare gavettoni di piscio… e sempre di più esprimere la nostra rabbia e il fatto incontrovertibile che ci hanno scocciati.
C’è poi il mezzo vitale che adoperiamo malissimo, solo noi italiani: la rete.
Non siamo capaci ad aggregarci attraverso il web.
Adoperiamo i social network come momento di svago e di anestesia totale.
Al massimo condividiamo qualche bella foto, se è rivoluzionaria, e soprattutto del "Che", allora è anche meglio.
Il resto non ci interessa, non veicoliamo idee ed iniziative, non leggiamo articoli, se ci fanno il riassunto bello e pronto siamo felici, così non perdiamo tempo.
Bignami di merda!
Sarà ora di finirla di farci gli affari nostri.
La manderemo a cagare anche la Susanna Camuffo?
Sveglia, tutti!
Altrimenti, davvero, le piazze, i treni, gli aerei… ricominceranno di nuovo ad esplodere e noi ne saremo responsabili in prima persona, così come gli autori e i mandanti.