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Ulteriore iniziativa della sinistra comunista ed anticapitalista in Friuli.

Publie le lunedì 24 maggio 2010 par Open-Publishing
7 commenti

Comunicato stampa congiunto sinistra critica Gorizia e comunisti uniti Friuli.

Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra il Coordinamento provinciale di Sinistra Critica e una rappresentanza del locale Coordinamento per la Costituente Comunista – Comunisti Uniti, per affrontare le problematiche all’’ordine del giorno sul territorio. Molta parte delle tematiche affrontate ha registrato un giudizio analogo di entrambe le delegazioni, rispetto al quadro politico e socio-economico nazionale e locale.
La crisi economica, l’’attacco ai diritti dei lavoratori, il caso greco e le implicazioni sulle condizioni d’’impoverimento delle classi popolari di tutta Europa, trovano Sinistra Critica e i Comunisti Uniti concordi nell’’esigenza di fronteggiare, con il più largo movimento di lotta anticapitalista possibile, l’’offensiva messa in atto dai centri di potere industriale e finanziario.

Alla luce della riflessione comune, anche a livello locale e pur nel rispetto delle reciproche autonomie, si è concordato sulla necessità di trovare momenti di confronto ed azione congiunta che – a partire dalla difesa dei posti di lavoro, contro la deriva razzista e xenofoba delle destre, per la raccolta di firme a favore del referendum contro la privatizzazione dell’’acqua, per l’’opposizione alla vendita della multiservizi IRIS, sull’’emergenza casa – vedano i due movimenti uniti nelle lotte e nella dibattito politico e sociale del territorio.

Messaggi

  • Berluskoni, appresa la notizia ha avuto una crisi di nervi ed ha subito incaricato Letta di predisporre un’efficace controffensiva politica !!

    MaxVinella

    • Caro MaxVinella, una notizia che contempla l’unità di azione dei comunisti e degli anticapitalisti non è a mio giudizio una boutade, ma un segnale in positivo.
      Un piccolo segnale tra altri, di una inversione di tendenza, tra percorsi vicini, che però avevano perso il confronto, lo scambio di idee e di prassi.
      Non è, con tutta evidenza il giorno antecedente il sollevamento rivoluzionario, ma la ricerca di una sinistra dei lavoratori e delle lavoratrici, da contrapporre non solo alle destre dichiarate, ma anche a chi del governismo a "sinistra" ha il solo orizzonte.
      Un opporsi ai vari arcobalenismi, un richiamarsi all’unità della sinistra di classe, alle lotte ed alle vertenze, al non voler pagare una crisi economica creata da banchieri e confindustria.
      Banchieri e confindustria che sono gli attuali referenti del governismo, dell’interclassismo, del pd e delle sue stampelle a "sinistra" , pronte ancor oggi a governi che gestiscano l’esistente.
      Non contenti di cpt, di attacco al sapere, di privatizzazioni, di precarietà, di missioni di guerra e tante altre follie, continuano come nulla fosse.
      Piccole cose, ci mancherebbe, ma che di fronte all’inciucismo di "sinistra", son cose non così piccole, anzi....
      L’azione dal basso, l’autorganizzazione, la partecipazione, sembrano concetti fuori moda, ma in realtà sono la bestia nera da sempre del padronato, di chi non vuol far crescere le coscienze, di chi ha tutto l’interesse a manopolare l’informazione.
      Una "informazione" che verte su giocatori, veline, gossip e reality del nulla.
      Mentre nel reale, licenziamenti, precarietà e crisi economica ,la fanno da padroni.
      E di certo non grazie alla sinistra di classe, ma a quelle "sinistre" che nel loro orizzonte hanno solo comode poltrone su cui affondare il posteriori.

      Enrico Biso

    • Caro Enrico, scusami il sarcasmo , ma ormai sono decenni che si ascoltano questi richiami all’unità delle sinistra di classe e all’imprescindibile esigenza di mantenere viva la lotta ed il sostegno alle vertenze, mentre poi alla prova dei fatti quel poco di sinistra che era rimasto in Italia si è sempre più segmentato in gruppi e gruppuscoli, velleitari , gelosissimi delle proprie, spesso impercettibili, differenze ideologiche e saprattutto incapaci di trovare un benchè minimo nesso tra teoria e prassi.

      Hanno dominato quasi sempre i personalismi, il frazionismo, l’autoreferenzialità e la presunzione di rappresentare ciascuno la vera , unica ed autentica voce della coscienza di classe.

      Sono purtroppo diventato ormai molto scettico nei confronti di questi periodici e fatui ritorni di fiamma, che si conludono quasi sempre in un mesto ritorno a casa nel proprio singolo privato, spesso anche un po’ borghese e radical chic !!

      MaxVinella

    • Credo, forse un poco presuntuosamente, di comprendere bene quel che scrivi, caro compagno MaxVinella, e se mi sono permesso di risponderti, è solo perchè leggo spesso i tuoi commenti e so, o almeno credo,che abbiamo non poche cose in comune.
      Quel che scrivi è talmente vero, che proprio per questo, faccio quel che posso per non far passare sotto silenzio quel che giudico positivo e si muove nella sinistra di classe odierna.
      In tempi di evidente crisi dell’economia capitalista, quel che brucia è la situazione attuale in cui si trova la sinistra nel suo insieme.
      Ecco il perchè non dobbiamo sottovalutare quel che di positivo si muove, non è quel che servirebbe, ma non è nemmeno il nulla.
      E se quel che si muove, è lontano dal personalismo, dal frazionismo ed anzi contamina provenienze e storie personali, credo che vada valorizzato al massimo.
      E quel che si muove, vede intersecazioni e confronti e finalmente ampi settori non si sentono autosufficienti e ricercano possibile unità.
      Si muove nel sindacato con la nascita del USB dei sindacati di base, si muove nella sinistra cgil che si trova in un dibattito inserito in scenari imprevisti e non digeribili.
      Si muove in settori ancora interni al prc che comprendono come la federazione della sinistra sia un nuovo contenitore di tipo arcobalenistico.
      Si muove alla sinistra del prc con iniziative di confronto su quel che oggi ancora non esiste e cioè un partito di classe in grado di essere riferimento dei settori popolari, dei diritti mancati, dell’opposizione netta alle guerre imperialiste, di chi si oppone allo sfruttamento del territorio, di chi non si arrende a vedere il sapere come optional non consigliato, di chi lotta per poter avere una casa, ecc ecc.
      Non sono i conflitti e le lotte a non essere visibili, ma purtroppo è l’opposizione ad essere inefficace, se non riesce ad indicare un’alternativa possibile, se fa sua la concertazione e l’inciucio, se non sa più essere propositiva e credibile.
      Serve un’altro percorso, serve praticare la politica come progetto di cambiamento possibile.
      Dare un senso compiuto alla voglia di cambiamento che si aggira tra di noi ed intorno a noi.
      Ed allora si, che le destre tornaranno a preoccuparsi di non poter reggere più il timone di una nave che comunque sia, da sola, imbarca già adesso, acqua in tutte le sue parti.

      Enrico Biso

    • Caro Enrico, ormai , con l’approvazione del decreto sulle intercettazioni, siamo in pieno regime autoritario : manca solo l’approvazione dei decreti di riforma del sistema giudiziario, assoggettandolo pienamente al potere esecutivo, poi siamo a posto.

      Il prossimo "step" saranno i tribunali speciali e la censura sull’WEB.

      Faranno di tutto per bloccare anche "quel che di positivo si muove" e forse dovremo iniziare a stampare giornali clandestini negli scantinati dei palazzi .

      Io per mia fortuna e per età non ho vissuto i tempi del fascismo e li conosco solo dai libri e dai racconti dei familiari.

      Da questo ho ricevuto la consapevolezza che chi allora tentava di opporsi al regime lo faceva con grandissimo pericolo e con gesta molto vicine all’eroismo.

      Mi chiedo soltanto : avrà la nostra generazione l’animo, il coraggio e la fede per opporsi all’attuale "status quo", pagando quei pesantissimi costi che i nostri padri e nonni scontarono con l’esilio, la prigione, il confino e spesso la morte??

      Ho molti dubbi !!

      MaxVinella

    • Dopo qualsiasi notte, anche la più buia e nera, sorge sempre un’alba piena di luce, che rischiara e riscalda.

      Piaccia o no, è quel che da sempre accade.

      Non sono un facile profeta, e non sono purtroppo (magari) nemmeno un inguaribile ottimista, ma questa è la nostra forza, e al tempo stesso
      la nostra utopia .

      La memoria storica dei resistenti di ogni tempo.

      Un caro saluto a te MaxVinella ed a tutti i compagni e le compagne che scelgono di leggere quel che si posta su questo sito il cui nome è tutto un programma: BELLACIAO, ed in particolare a chi cura il sito e a chi fa parte del collettivo stesso.

      Enrico Biso

    • Caro Enrico, ma quanto durerà questa notte , buia e nera ???

      Un mese , un anno , un secolo ?? Non sappiamo !!

      MaxVinella