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Università in rivolta! Irruzione al Senato a Roma, blocco totale a Palazzo Nuovo

Publie le mercoledì 24 novembre 2010 par Open-Publishing
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Irrizione a Palazzo Madama e cariche a Roma vicino alla sede del Pdl. Blocco totale a Palazzo Nuovo occupato a Torino. Carica della polizia a Padova. Cortei e blocchi diffusi a Pisa!

Qualche anno fa, durante le mobilitazioni studentesche contro la riforma Moratti, uno degli slogan principi di quel ciclo di lotte fu "Il nostro tempo è qui e comincia adesso": oggi lo stesso lo troviamo con forme simili ma con la stessa sostanza nell’urlo delle università in rivolta contro il ddl Gelmini, arricchite però della crescita soggettiva di una generazione che, in tempi nostrani, nell’epoca della crisi, deve fare i conti con un giro di boa determinante, dentro il quale le scorciatoie non possono essere ancora cercate perchè la questione politica che si sta giocando attorno alla ristrutturazione universitaria obbliga all’attacco, allo scontro coraggioso e determinato di chi ha forza, entusiasmo e bisogno di gridare no.

I tempi sono stretti, gli studenti e le studentesse lo sanno bene, il governo Berlusconi ha fretta di chiudere la pratica alla Camera per portare a casa un risultato nonostante la maggioranza faccia acqua da tutte le parti. Il tempo di giocarsi le carte è qui e adesso, per provare per davvero a bloccare la riforma dell’università, per contribuire a dare un altro contraccolpo ad un governo traballante, per mandarlo a casa! Nella possibilità che oggi stesso la Camera tenti di sbrigare tutte le procedure urge che la risposta delle università in subbuglio sia forte e palese, è tempo ancora di rimboccarsi le maniche, e sembra proprio che migliaia di studenti e studentesse di molte città d’Italia abbiano voglia di farlo, di provarci, per provare a vincere.

Stamane migliaia di studenti si sono ritrovati all’università de La Sapienza per muoversi in corteo fino al Senato, sotto il quale era stato indetto un presidio contro il ddl Gelmini da parte degli studenti, dei professori e dei lavoratori. Gli studenti sono riusciti a superare le barriere di sicurezza ed ad entrare dentro Palazzo Madama. I commessi e gli agenti di sicurezza sono riusciti a chiudere la porta a vetri ma non il portone di legno, i manifestanti sono rimasti fuori dal palazzo premendo nell’androne, poco dopo è iniziato un fitto lancio di uova e fumogeni, mentre la piazza urlava "dimissioni, dimissioni". Le forze dell’ordine si sono schierate davanti all’ingresso del Senato in tenuta anti-sommossa. Dopodichè è partito un corteo spontaneo che è stato caricato dalle forze dell’ordine nelle vicinanze della sede del Partito delle libertà, impedendo agli studenti di raggiungerere Montecitorio. Cariche anche a Padova, dove gli studenti hanno provato ad entrare alla stazione ma sono stati respinti agli ingresso, virando quindi verso la tangenziale, prima della quale sono stati caricati dalle forze dell’ordine in assetto anti-sommossa.

A Torino questa mattina Palazzo Nuovo occupato ha visto il blocco totale della sede universitaria da parte degli studenti e delle studentesse: picchetti agli ingressi, cancelli incatenati e porte chiuse. Tutto fermo, bloccata la fabbrica del sapere! Nessun docente ha fatto ingresso per tenere lezioni, i ircercatori indisponibili hanno potuto salire sul tetto per salutare il presidio permanente iniziato ieri pomeriggio, gli unici studenti entrati sono statio quelli che si sono uniti all’occupazione. Anche a Perugia Roma Salerno e Salerno i ricercatori restano sui tetti delle università.

In tante altre città per questo pomeriggio sono programmati momenti assembleari e iniziative di mobilitazione, nel frattempo a Pisa, le assemblee di facoltà si sono riversate nelle strade con 5-6 cortei che sono andati a bloccare la viabilità cittadina ed a occupare tutti i ponti della città toscana!

"Il nostro tempo è qui e adesso!"

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