Home > Uno Stato distrutto per quattro impuniti…
Camus: La verità acceca come la luce
Mentre la menzogna
È come un crepuscolo”
Cito quello che sono riuscita a cogliere dalla bellissima manifestazione di ieri a Roma che ha unito i migliori di tutti gli italiani contro le porcherie del peggiore di tutti i Governi.
Non c’era solo il popolo viola, i grillini, i girotondini, i dipietrini, c’era anche la magistratura, i giornalisti, i poligrafici, la polizia, la CGIL, i combattenti contro la mafia, gli ex partigiani e le vittime di Stato.
Il procuratore Grasso ha sconfessato Alfano, affermando che la legge-bavaglio produrrà serie interferenze al contrasto ai reati di mafia.
La privacy è la foglia di fico che nasconde un intento a dir poco criminogeno: intralciare le indagini, oscurare l’informazione, mettere la parte più delinquenziale della casta al sicuro dai suoi delitti, permettere a questi delitti di proliferare indisturbati senza che i cittadini ne sappiano niente e dunque distruggere le loro stesse scelte elettorali, perché votare senza sapere è come camminare bendati sull’orlo di un dirupo.
Anche senza questa legge, lo Stato non fa che violare continuamente la privacy dei senza potere, dei migranti, dei rom, dei poveri cristi, dei blog, dei giornalisti, degli editori, della rete… Basterebbero gli atti colmi di sporcizia di un Sismi fin dal primo momento al servizio diretto di B, quei servizi segreti che da 60 anni agiscono contro lo Stato e contro i cittadini, e che sono sempre stati presenti nelle stragi e negli attentati di regime, deviando, oscurando e falsificando. Quei servizi di quel Pollari che, già nel 2007 fu nominato da B Consigliere di Stato a Palazzo Chigi col “conferimento di un importante incarico speciale alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio". Quel Pollari rinviato a giudizio per il rapimento di Abu Omar insieme ad agenti della CIA e una decina di agenti del Sismi. Indagato insieme a Farina, altro uomo di B, per peculato e possesso abusivo di informazioni riservate per aver fatto per 5 anni un dossieraggio illecito tramite spionaggio Telecom su presunti nemici di B (numerosi esponenti del csx, magistrati italiani e stranieri, giornalisti) per fini ricattatori (qui evidentemente il diritto di privacy non sussisteva) ma non ho sentito nessuno parlare di questo quando i berlusconiani si sbracciavano a proclamare la privacy primo diritto costituzionale. Dunque la frode è evidente: si vuole mettere il bavaglio di Stato a qualunque misfatto del potere, per imposizione superiore.
La Manifestazione, nutrita e colorata, inizia con l’Inno di Mameli quello che la Lega imbratta, mentre i suoi sindaci ripudiano anche la fascia tricolore e i suoi Ministri dissacrano il giuramento alla Repubblica, mentre continuano a sostenere il maggior nemico di tutti gli italiani e il maggiore amico della mafia.
Conduce Tiziana Ferrario, che ha lasciato il vergognoso tg di Minzolini.
Lungo l’elenco delle piazze compagne alla vigorosa protesta, anche Londra e Parigi e Bruxelles, 300 siti e tv che trasmettono la manifestazione, centinaia di associazioni civili. L’ANM aderisce insieme alla federazione della Stampa italiana. Per una protesta che investe l’intera società civile al di sopra di qualunque settorialità.
Non si tratta solo di limitare parte delle indagini: ci sono indagini che senza quella parte non partono nemmeno.
Ci sono anche da sostenere i 40.000 giornalisti precari che non hanno alcuna protezione e garanzia. Ma qui non c’è solo una corporazione in rivolta, c’è un intero paese che chiede il rispetto di un diritto fondamentale, senza cui non c’è più alcuna libertà, alcune giustizia, alcuna democrazia.
Questa è una battaglia di tutti i cittadini. Persino tanti giovani dentro all’ex AN lo comprendono benissimo.
Questa legge immonda nega l’art. 47 che dice che si è cittadini attraverso la conoscenza dei fatti, giorno dopo giorno. Chi non sa è cieco e può essere trattato come un inabile mentale.
Con questa legge si espropria il cittadino della loro più importante libertà: sapere per giudicare.
Le leggi sulla privacy ci sono sempre state. Si possono migliorare ma questa mostruosità legislativa non ha il minimo rapporto con la privacy e, se non ci fosse una ghenga criminosa da tutelare, nessuno parlerebbe nemmeno di privacy, senza contare che quando i giornali di B vogliono rovinare la reputazione di una persona, vedi Boffo, lo fanno benissimo impunemente già da ora. Ma senza una stampa libera noi avremmo saputo di quanti sono ammazzati in carcere, delle sevizie della polizia, di Cucchi, di Aldrovandi, di quel che successe alla Diaz, della casa di Scajola, della ghenga di Bertolaso, della sudditanza della Rai, delle oscenità di B, del processo dell’Utri…
Sappiamo perché B ha tanta fretta di chiudere tutto. Sta venendo a galla la sua responsabilità di mandante nelle stragi del 92 e 93 si deve imbavagliare tutto, oscurare tutto. Questo decreto è la pietra tombale sul nostro diritto di sapere, sul dovere delle istituzioni di far sapere, su una verità che anche senza la legge bavaglio, ci è stata negata per 17 anni. Bloccare le intercettazioni significa occultare la verità sulle stragi, su tutti gli abissi di Stato. Ora vogliono sotterrare tutto dopo che lo hanno già fatto ai tabulati del 98.
Come dice Di Pietro: “Siamo passati dall’associazione a delinquere di tipo mafioso a quella di tipo parlamentare, che ne è l’evoluzione della specie, ovvero fare le leggi per non farsi processare”
Malgrado le rimostranze di Fini e l’impossibilità di approvarla causa vacanze estive la legge sarà portata alla Camera il 20 di luglio. B ha le fregole. Da oggi c’è l’associazione a delinquere di stampo parlamentare.
La premessa è l’inverosimile sentenza Dell’Utri con la ricusazione del massimo pentito Spatuzza e del maggior testimone Ciancimino per proteggere FI, in modo da intimidire tutti i pentiti. Ma questo governo non vuol fa sapere nemmeno i tanti segreti di Stato, le influenze dei servizi che, come dice Morrione di Libera, “Hanno giocato un ruolo nefasto nella storia della Repubblica”.
“Ora, quando un uomo cauto e prudente come Pisanu parla di “Un groviglio tra mafia, politica, grandi affari, gruppi eversivi e pezzi deviati dello Stato", quando un ex presidente come Ciampi dichiara che pericolo di golpe ci fu con l’unione di pezzi deviati dello Stato, mafia e P2, ciò è molto inquietante e chi chiediamo, se tutti sapevano, come mai la sx non ha fatto nulla, non ha denunciato nulla, e anzi, nelle persone di D’Alema e di Violante ha addirittura favorito B? 900 vittime di mafia in pochi anni e ora questa legge che favorirà di nuovo la mafia, come tutte le leggi di B. E’ una ferita profonda per tutti questi parenti delle vittime che da anni aspettano invano verità e giustizia.”
Questa legge offende il padre dell’agente Agostino che ha giurato di non tagliarsi più la barba finché non si fosse fatta luce sulla morte di suo figlio. Offende i genitori di Ilaria Alpi, quella di cui l’infame Pecorella disse che era andata a fare i bagni di sole.
“Se ci volete silenti
dovete spararci” (dice un canto di un sito dell’agrigentino.)
Questo dicemmo a un agente
Questo diciamo a lei
Siamo molti
E indietro non torniamo”
Questa legge uccide due volte i 2.200 morti dell’amianto, 30 anni di battaglie il più grande processo per morti sul lavoro del mondo, 2.200 morti e 800 malati, e 1500 di questi morti sono solo a casale Monferrato, paese dell’Eternit, paese di 30.000 abitanti, con centinaia di famiglie distrutte. La presidente dell’associazione dei famigliari delle vittime ne ha persi 5, marito, padre, figlio…morti a causa del profitto fatto sulla pelle dei cittadini. Cifre enormi. Solo a Casale Monferrato 500 morti solo per inquinamento ambientale
C’è uno sbarramento del sistema che ha imposto decine e decine di trasmissioni su Cogne ma ha silenziato l’amianto. Dopo centinaia di cause indipendenti perché in Italia si vieta un’action class, si è arrivati faticosamente al cuore: due magnati, un barone balga parente di casa reale e un miliardario svizzero finalmente sotto accusa.
E di fronte a questo, il Governo e il Parlamento non si occupano d’altro che di tutelare i criminali ! Non un minuto del loro sacro tempo viene sprecato per difendere le vittime!
Con una legge così non ci sarebbe stata nemmeno l’allerta sull’amianto per impedire altri morti.
E l’unica cosa a cui si pensa è raddoppiare il Lodo Alfano per difendere B e i suoi Ministri anche dai processi iniziati ‘prima’ della loro carica! Ma da quanti reati si devono difendere costoro?
Napolitano si lamenta che le sue esortazioni restano inascoltate; che dobbiamo dire noi che lo abbiamo visto buttar via anche le prerogative che la Costituzione gli dà?
Ennio Rimondino: “Con queste leggi torneremo ai tempi di Milosevic (non per niente ossequiato dalla Lega) in una condizione che non esiste in nessun paese europeo. Si sente già puzza di regime quando si vedono certe leggi quando si sentono tg che scambiano prescrizioni per assoluzioni. Se in Italia il 70% ha come unica forma di informazione l televisione, il problema è grosso.
La costruzione del pensiero passa sempre più verso forme di leaderismo populistico che stroncano ogni confronto, ogni dissenso, ogni spirito critico.
Tocqueville richiamava la responsabilità della maggioranza a non trasformare la loro informazione in dispotismo. Dove non c’è libera informazione non c’è democrazia.
Se la legge passerà, si ricorrerà alla Corte di Straburgo. Si praticherà la disubbidienza civile. Si useranno tutti i modi possibili e se non basteranno se ne inventeranno di nuovi. In un paese dove il coraggio non è di moda e dove è d’uso allinearsi ai potenti, si creerà una nuova resistenza, si inventerà un coraggio mai visto!
Deve finire questa vergogna delle disinformazione italiana! Questo stillicidio di notizie deformate e deformanti! Deve finire anche questo spregio permanente all’informazione, alla cultura, alla conoscenza, al sapere, all’intelligenza, alla creatività, alla cultura! Tutto si tiene: i tagli alla scuola, alla ricerca, ai teatri, agli enti lirici…
“Io - dice Rimondino- trovo insopportabile che, durante la più grande crisi di questo paese, il Parlamento sia intasato da leggi per poche persone.”
Sappiamo tutti benissimo che l’Italia ha saputo l’orrore dell’assassinio di Cucchi solo quanto Liberazione ha pubblicato le foto del suo volto tumefatto, del suo corpo martirizzato. Solo allora il caso è stato riaperto. Ma qui si vogliono chiudere tutti i casi. Il caso di Stefano è stato riaperto grazie alla stampa. La stampa è la coscienza critica della Nazione. Ma è la coscienza critica che vogliono uccidere.
Dice Curzio Maltese: “Io come cittadino non so chi ha buttato le bombe a Ustica, non so chi ha fatto la strage di Bologna. Qualche idea me la sono fatta perché non guardo il tg di Minzolini. La Costituzione è il cuore di noi tutti. Non si possono proporre ogni giorno leggi anticostituzionali. O dichiarare la Costituzione ‘un inferno’, La Costituzione è la nostra patria. Loro hanno altre idee su quali sono i valori, e su quali sono gli eroi, ma i miei eroi non saranno mai omicidi assassini della mafia!
Questo è molto peggio di tangentopoli. La Corte dei Conti ci dice che ogni anno noi italiani versiamo 60 MLD a questa corruzione. E per proteggere questo ci costringono ora a lavorare nella paura, che è la condizione degli schiavi.
Siamo tragicamente diventati un caso internazionale, derisi dal mondo.
Solo dei barbari possono pensare che la Corte Costituzionale sia di sx, La Costituzione è di tutti!
Lo ha detto chiaramente anche Fini: “Non vogliono che Brancher vada in tribunale e dica quello che sa!” Nemmeno la Lega lo vuole. Forse Fini farà un altro convegno di Fiuggi per rinnegare tutta la svolta promessa verso la democrazia?
Il presidente dell’associazione Consumatori ricorda il caso Parmalat (anche per questo è stata vietata la class action). Come fa un cittadino che non conosce a non essere ancora truffato?
Bellissimo il discorso di Rodotà: “Noi ci riappropriamo della Costituzione come strumento di libertà e non la lasciamo nelle mani di nessuno.
I bavagli sono tanti, alla magistratura, alla stampa, ma anche allo spirito critico, che viene soppresso da tutti i regimi autoritari come primo loro atto di sopruso contro l’uomo libero. Un Parlamento pusillanime si è, in gran parte,già imbavagliato per suo conto, ma poi andrà anche peggio.
Oggi è un giorno importante perché abbiamo di fronte una prova di libertà.
L’attuale garante della privacy ci fa sapere che sono attribuibili a questo Governo una lunga serie di violazioni alla privacy dei cittadini, ma il Governo scatta solo quando è in gioco la difesa di poche persone.
Basterebbe vietare qualunque pubblicizzazione ai fatti privati dei cittadini. Ma questo no! Questa legge crea il seme di una grande disubbidienza civile!”
Parla anche Ernesto Nappi dell’ANPI. “la prima cosa che i partigiani facevano quando liberavano una città era fondare un giornale per riportare la libertà. Abbiamo combattuto per un paese libero e democratico. Oggi questo paese non è né libero né democratico! E cosa significa equiparare i morti partigiano con i morti di Salò? Chi canta bella ciao capisce questo popolo rifiuta questa libertà fasulla!
Questa legge sta nel piano di un Governo che mortifica la conoscenza e la circolazione delle idee, perché sa che una società più ignorante sarà sempre una società più schiava e più ingiusta.
Se alla crisi economica ci aggiungiamo l’impoverimento morale e culturale, questa società rischia di non avere più futuro e di restare facile preda di un populismo autoritario.
Devono essere ricostruiti gli spazi di confronto, di dibattito, di democrazia.
La Rete è una buona alternativa a chi vuole mettere bavagli.
Ma il Governo lavora da 2 anni per limitare anche la libertà della Rete e cerca di equiparare i blog liberi amatoriali alle testate giornalistiche per poterli oscurare allo stesso modo.
Si è arrivati al punto di denunciare i giovani che avevano fotografato alcune discariche!
Con la censura casta sicura!
Scriveva la Politoskaia (la giornalista fatta uccidere da quel Putin che piace tanto a B): “ Quando hai una tessera politica, non si più un giornalista, sei un portavoce”.
La libera informazione si basa sul pluralismo e sulla facilità dell’accesso. Oggi sono rischio 92 testate giornalistiche. 40.000 giornalisti sono messi sotto minaccia. Anche annichilire il dibattito politico chiudendo centinaia di piccole radio è soffocare la voce del paese.
Sandra Bonsanti ricorda la lotta di Libertà e Giustizia, dove due ex presidenti della Corte Costituzionale, Onida e Zagrebelsky, mettono la loro esperienza in aiuto nei ricorsi. E dice: Mai alle urne con questa legge elettorale! (una legge leghista, ricordiamolo, che ha espropriato i cittadini della libertà di voto).
Fiorenza Sarzanini: “Se questa legge passa, avremo solo piccoli riassunti insignificanti, non avremo più alcuna cognizione delle indagini in corso, non potremo più sapere chi è indagato e perché.
Avremo la “libertà dei servi”. E, quando si forma una “libertà dei servi”, si forma una corte che dipende da uno solo per ricchezza, status e servigi e si diffonde la corruzione.
Il Signore di una corte vuole attorno a sé solo prostitute, adulatori, cortigiani, corrotti, per controllarli dall’alto, per possederli.
Un popolo libero obbedisce alle leggi ma non è servo di nessuno!
Un popolo libero ha dei governanti, non ha dei padroni!
E’ venuto anche dall’America Maurizio Viroli, docente di scienza politica a Princeton:
“Senza uomini liberi non esiste alcuna possibilità di uno Stato libero!
Noi vogliamo una politica che sia guidata da uomini e donne che non provano per il Signore padrone invidia o rispetto, ma disprezzo!
Presente anche il SIULP, il sindacato di polizia con Claudio Giardullo: “Il vero obiettivo è quello di avere un controllo della legalità addomesticato, un controllo che colpisca solo i poveracci, i migranti, i lavavetri.. mettendo al sicuro la casta da qualsiasi indagine”. Le proroghe dei 3 giorni in 3 giorni diventano una corsa contro il tempo ed è assurdo parlare di un giudice collegiale che dia permessi volta a volta. Si vietano addirittura le intercettazioni ambientali permettendole solo i caso di flagranza. Ma se c’è flagranza, io non intercetto, arresto! Si dice che si sta attaccando con successo la mafia, quando ha un giro di 135 MLD, quando il solo giro di usura è di 13 MLD. Non si può parlare di lotta al crimine e poi ridurre gli strumenti investigative fare tagli mostruosi alle forze di sicurezza. Legalità, investigazione e informazione sono gli strumenti minimi per la democrazia. Ci si avvia ad una società in cui pochi sono i garantiti e tutti gli altri mancano di qualsiasi garanzia.
Zinola: “Al G8 di Genova le intercettazioni sono state importantissime per abbattere la tesi delle mele marce. Senza di esse non ci sarebbe stato quel processo né quella condanna. Più di 30 giornalisti furono fermati e feriti dalla polizia in un sistematico di disinformazione dal Ministero degli Interni. Si arrivò a dire che il sangue della Diaz era passata di pomodoro, si mostrarono da Vespa false molotov e false catene. A Genova ci fu una scelta pregiudiziale di ottenere un certo tipo di risultato. Altrimenti non si spiegherebbe una caserma trasformata in luogo di torture.
Enzo Iacopino, Presid. Ordine dei giornalisti: “Oggi in Cina 60 giornalisti di tutto il mondo sono stati ammessi nell’edificio che ospitava la scuola di partito. Da noi i giornalisti non potranno entrare nelle aule giudiziarie.
Da noi i giornalisti sono pagati 2 euro e mezzo lordi a pezzo. Per pagare la multa dovrebbero scrivere 2000 pezzi. Ma noi non siamo qui a rivendicare i diritti dei giornalisti, la Costituzione non parla dei diritti dei giornalisti, ma dei diritti di tutti!
Applauditissimo Saviano, un vero eroe popolare: “Raccontare ciò che sta succedendo diventa sempre più difficile e sempre più necessario. Questa legge non difende affatto la privacy. Ha un unico scopo: impedire che il potere possa essere raccontato, difende la privacy dei malfattori. E’ una battaglia trasversale. Il paese si sta dividendo tra persone perbene, indipendentemente dalle idee, e persone che non sono perbene. Mi hanno ferito le parole di Dell’Utri che per l’ennesima volta ha definito Mangano un eroe. E’ gravissimo! Non è accettabile! Questa legge non avrebbe mai permesso di dire i reati di un imprenditore criminale a nome Cosentino.
Vogliono che si pensi che tutto è uguale, che tutti sono uguali che ovunque è uno schifo!
Resistere è una parola che non si può spendere troppo. Resistere oggi significa permettere di raccontare.
Questo è il momento di parlare al cuore di molte persone e di avere un sogno.
Danilo Dolci diceva: “Ognuno esiste in quanto sognato. L’Italia esisterà se qualcuno riesce a sognarla!”
Masada 1163. Hic sunt ienae