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Viaggio fra gli epigoni del berlusconismo oltre i confini partitici
Publie le lunedì 17 gennaio 2011 par Open-Publishing2 commenti
Emiliano, non Zapata, ma Emiliano di cognome, ha incominciato da tempo
la sua campagna elettorale per diventare il sostituto di Vendola in
Puglia. E’ il simbolo del berlusconismo che dilaga oltre i confini
partitici per impersonificare la perfetta sintonia con la "società
civile" . Da perfetto servitore dalemiano , prima magistrato poi datesi
alla politica per merito proprio del mentore pugliese a Roma, si era prestato a
fare da contraltare al poeta pasoliniano Vendola. La realpolitik contro
il sognatore dalla erre moscia e arrotondata. Tonfo clamoroso!. Resosi
conto che la barca, quella barca aveva la falla, da perfetto uomo
politico dalle mille sfaccettature e dai mille volti, ha preso come suo
riferimento il "popolo" , vestendo i panni dell’uomo antipolitico e
contro i vertici del suo partito.
Cosa dice l’ideologia berlusconiana?.
L’immagine prima dei contenuti. Apparire più che essere e sopratutto
spot politici a somiglianza degli spot televisivi.
Detto fatto!
Primo passo, lui che aveva confessato che non conosceva e che non
apprezzava i nuovi strumenti della rete, apre un profilo su Facebook
con cui parla con il suo "popolo".
Cosa dice l’ideologia berlusconiana?
I magistrati sono tutti dei privilegiati di sinistra ed ecco che allora
, lui ex magistrato, che impersonificava il magistrato della lotta
contro la mafia, datosi alla politica, prepara la sua campagna contro i
suoi ex colleghi. Il casus belli è la ristrutturazione del palazzetto
della giustizia. Esiste un progetto per la costruzione di una vera e
propria cittadella della giustizia proposto dall’impresa Pizzarotti di
Parma nel 2003 e che superò la selezione comunale. Nell’attuale
complesso barese di via Nazariatz, sede di molti uffici giudiziari e
della procura, però piove dai soffitti, si allagano i bagni e cadono
intonaci. Tanto che dal 23 dicembre l’entrate è stata transennata.
Quando arrivò Emiliano però, bocciò il progetto e promise che avrebbe
trovato altre soluzioni. Che non sono arrivate tra ricorsi e altri
progetti che nascono e muoiono continuamente. Qualche maligno afferma
che poiché la Pizzarotti non è proprio nelle simpatie , i ritardi sono pilotati e che le "altre
soluzioni" devono trovavano più "coerente sintonie con le più
complessive esigenze della città e del paese" . Alle inevitabili
proteste di giudici ed avvocati, operatori e cittadini sul degrado
dell’attuale palazzo di giustizia, Emiliano si è sfogato via Facebook
scrivendo ai suoi amici che «la lobby che sta dietro il progetto
Cittadella della Giustizia è così forte da spingere tutti i media
locali, giornali e televisioni, a dire che un intasamento da pannetti
igienici di un bagno e uno scrostamento di intonaco plastico del Palazzo
di Giustizia di via Nazariatz corrisponde ad un’emergenza nazionale.
Vergogna!» Non ha risposto alle interrogazioni e alle sollecitazioni al
consiglio comunale, ma via Facebook al suo "popolo". Ha cambiato i suoi
referenti di partito. I suoi amici sono ora Renzi e Civati " Io e Matteo
costituiamo una risorsa per il partito, ma troppo spesso veniamo vissuti
come un problema dalle gerarchie del partito” "dovrei chiedere al mio
amico Civati come sfruttare al meglio le risorse del sociale network. ”
“ Matteo non si deve preoccupare degli attacchi di D’Alema o di altri
big del partito, perché più fanno così e più lo rafforzeranno. Lui ha
sbagliato ad andare ad Arcore, e deve contenere il suo entusiasmo
cercando di essere più istituzionale. Ma è giovane e molto bravo” (dall’intervista su Sole 24 Ore)
Cosa dice la ideologia berlusconiana? I lavoratori pubblici sono dei fannulloni e invece di perseguirli per vie disciplinare o giudiziarie li si mette al pubblico lubridio. Recentemente ha pubblicato sul Facebook le foto di alcuni operatori ecologici della sua città che parlavano tra di loro vicino ai loro mezzi. Ha forse chiamato i loro superiori e ha chiesto spiegazioni? Ha forse messo in dubbio che fra colleghi si può anche parlare e non solamente per "cazzeggiare" ma forse anche per coordinarsi e organizzarsi meglio? Niente di tutto questo. Ha pubblicato le foto su Facebook e chiaramente il suo indice di gradimento è salito alle stelle. il berlusconismo nella sua declinazione brunettiana preso a modello. Ha però , poi, commentato dicendo che la pubblicazione l’ha fatta come semplice cittadino. Da perfetto stile berlusconiano. I discepoli supereranno il loro maestro.
Zag(c)
Messaggi
1. Viaggio fra gli epigoni del berlusconismo oltre i confini partitici, 17 gennaio 2011, 14:58
Il problema sta nel manico ...
Chi si è inventato i supersindaci che nominano di persona gli assessori ? Chi ha voluto trasformare i presidenti di regione in "governatori" ? Chi s’è inventato il maggioritario ?
Tutte cose che hanno "personalizzato" oltre ogni misura la politica ...
Non è stata la Lega ( anche se il federalismo ha peggiorato le cose ed ancora potrà peggiorarle in futuro).
Non è stato Berlusconi, anche se di queste logiche è quello che si è avvantaggiato di più.
Sono invece stati gli epigoni del Pci, in cerca di improbabili ricette salvifiche ( ed autoritario/liberiste) dopo Tangentopoli ...
Raf
2. Viaggio fra gli epigoni del berlusconismo oltre i confini partitici, 18 gennaio 2011, 20:42
Assolutamente d’accordo con "raf", l’unico accenno di federalismo con relativa modifica costituzionale fu votato dal PD altrimenti in 20 anni di Lega e Berlusconi non ci sarebbe neanche quello nonostante tutti i chiacchiericci da bar della destra.Una scelta, voluta da D’Alema, di inseguire la destra berlusconiana in tutto e per tutto( ricordate il ponte sullo stretto?)michele