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corpo giovane e testa dinosaura

Publie le domenica 21 novembre 2010 par Open-Publishing
2 commenti

Sono deluso per le conclusioni del Primo Congresso della federazione della Sinistra ed in special modo per la elezione di Di Liberto a portavoce. Credo che si sarebbe potuto fare un piccolo sforzo di rinnovamento mandando avanti una nuova generazione di compagni. Mi sarebbe piaciuta la scelta di un compagno tra i tanti bravissimi giovani che abbiamo da anni nelle nostre file e che incanutiscono come ii vecchi eredi delle regine Vittoria ed Elisabetta II. Inoltre non condivido le cose legate alle primarie ed al centro-sinistra. Ma forse c’è chi non considera una iattura restare al 2 o al tre per cento.
http://www.repubblica.it/politica/2010/11/21/news/rifondazione_e_pdci_chiudono_il_congresso_s_a_un_nuovo_ulivo_no_al_governo-9291958/

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Messaggi

  • Caro Pietro, la gente in difficoltà, ai lavoratori, precari, pensionati... se ne infischiano delle primarie, del governismo... i nostri problemi e programmi sono ben diverse dalle loro.

    • Concordo con quello che scrive Nando, in breve testo riesce a condensare quel che avviene nella classe di riferimento, che in tempi di crisi economica strutturale del capitalismo ha bisogno di ben altre pratiche e di ben altre risposte.

      La FdS è un continuo, del percorso Bertinottiano, quello che credeva di poter premere dall’interno del centrosinistra per condizionare politicamente e che è finito ad assecondare missioni di guerra , precarietà del lavoro, privatizzazioni, e tante altre nefandezze.
      Pietro Ancona è deluso dal congresso FdS che finisce per incoronare il massimo supporter dello stampellare il centrosinistra confindustriale, e la cosa è veramente politicamente e culturalmente incredibile, per chi si ostina a non arrendersi a diventare stampella degli Ichino, dei Veltroni, dei Bersani, dei D’Alema.

      Una fine chiara dell’inizio di questa farsa di congresso, di questo congresso di plastica imitante altri congressi di plastica.
      Tutto deciso dall’inizio, 46% di delegati prc, 30% di delegati pdci, 12% per le altre due componenti talmente importanti che non vale nemmeno il caso di citarle, ed un 10% per chi rappresentava comitati e movimenti .
      Come poteva finire una carnevalata congressuale del genere?
      Diliberto portavoce ed appoggio a primarie al Berluscono rosso di Don Verzè.
      Il legarsi mani e piedi al carro delle compatibilità capitalistiche, cioè l’esatto contrario di chi in altri congressi chiedeva dal basso svolte a sinistra e pieno supporto a lotte e vertenze.

      Bontà loro, invece la FdS si mostra oggi finalmente per quello che è, un contenitore di dirigenti di se stessi, con ancora una base alla ricerca di ben altro.
      E la cosa vale ancor di più per SEL, che dietro poesie e fabbriche, nasconde il vuoto di alternativa reale, puntando su primarie salvifiche che porteranno ad incoronare un novello Prodi con annessi applausi di banche e confindustria.
      Serve ben altro alla classe, serve ben altro a chi lotta, serve ben altro alla sinistra.
      Un percorso unificante della sinistra di classe, di chi lavora per costruire la sinistra dei lavoratori, comunista ed anticapitalista, ambientalista e libertaria, femminista e solidale con gli immigrati.
      Il resto è sinistra politichese alla ricerca di nuovi trespoli su cui appolaiarsi, roba a cui non augurare nemmeno un buon viaggio, capendo bene il percorso tutto interno alle logiche capitalistiche.

      Di fronte a questo vetusto scenario, avranno dalla base, la risposta che meritano, in tanti e tante la voglia di fare loro sconti, non esiste veramente più.
      Una nuova sinistra anticapitalista e comunista è all’orizzonte, recuperi gli arnesi giusti dalla cassetta degli attrezzi e sappia innovare in diritti e democrazia, il fine non giustifica i mezzi, anzi, i mezzi sono la riprova della bontà del fine, buon lavoro per il socialismo a tutti ed a tutte, ne abbiamo veramente un gran bisogno.

      Enrico Biso