Home > exit-strategy italiana: Bombe Aeree Rassicuranti

exit-strategy italiana: Bombe Aeree Rassicuranti

Publie le martedì 12 ottobre 2010 par Open-Publishing
6 commenti

La svolta Italiana in Afganistan: le Bombe aeree Rassicuranti

http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/afghan18_bombe.htm

Parte prima

Nella serata del 10 ottobre, mentre le salme dei 4 alpini morti ritornavano in volo dall’Afghanistan, in un dibattito surreale televisivo condotto da Monica Maggioni, il ministro della difesa LaRussa annunciava il contributo italiano alla exit-strategy dal pantano afgano: l’uso delle Bombe Rassicuranti da parte dei nostri aerei.

Tra un Rutelli pronto al voto favorevole per l’invio al fronte e l’uso di qualunque armamento a nostra disposizione per far sentire sicuri i nostri soldati in missione di pace( fortunatamente le bombe atomiche tattiche presenti in Italia sono di proprietà USA e non ce le prestano ) e un Ranieri del PD possibilista ad una decisione patriottica in parlamento, troneggiava da un megaschermo la faccia con gli occhi spiritati di La Russa che annunciava la svolta:

“-Dopo tante remore è giunto il momento di armare di bombe i nostri AMX affinché i nostri soldati si sentano più sicuri,- correggendosi poi immediatamente, per evitare di esser sputato in faccia dalla NATO- anche se, comunque, sino ad oggi, quando abbiamo richiesto l’appoggio aereo non ci è stato mai negato dagli altri ( USA, inglesi e francesi), però, noi che non vogliamo guastare il mito del buon soldato italiano, che mai ha fatto del male ad un civile, preferiamo che, se c’è da buttare qualche bomba , per difenderci, è meglio che lo facciano degli aerei italiani, così siamo sicuri che danni collaterali non ce ne saranno e il nostro rapporto con la popolazione rimarrà cordiale e fraterno come sin’ora è stato.. Comunque tra qualche giorno ne parleremo col generale Petraeus ( il comandante in capo designato da OBAMA e fautore della“vittoriosa” exit-strategy irachena)."-

A queste affermazioni tutti concordavano la purezza e l’innocenza dei nostri soldati nel mai aver fatto del male a nessun civile nelle missioni di peacekeping all’estero, mentre una agguerrita rappresentate dell’IDV , si incazzava con “l’esperto” de Il Giornale, che avendo comparato la Sicilia all’Afghanistan pavesava scenari di guerra totale, anche nella nostra isola, per combattere la mafia.

All’unanimità poi, in un clima che ci ricordava il sequestro Moro , tutti si dichiaravano convinti della lotta senza quartiere ai terroristi talebani: -“Nessuna trattativa! i nostri soldati rimarranno lì sino alla vittoria finale, salvo disposizioni USA-NATO!-“.

Dagli USA l’inviato RAI, inascoltato, annunciava che Karzai, spinto e appoggiato dagli USA sta per far entrare nel governo i “terroristi talebani” ( oggi ha precisato che lui tratta con i talebani afgani, definizione molto larga che comprende anche quelli del Waziristan tribale Pachistano, continuamente bombardato dai drone americani), i nostri, in studio, rassicuravano i nostri soldati sulla bontà della loro missione:difendere a migliaia di kilometri di distanza l’uscio di casa ed impedire che i talibani scorazzino presto armati per le nostre città.

LaRussa risponde ( all ‘Osservatorio sui Balcani di Brindisi)sulle perdite:

Nonostante che nessuno gli abbia fatto la domanda vietata ( vedi il nostro articolo http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/afghan17_domandavietata.htm

) LA Russa a sorpresa ammette, per la prima volta che, statisticamente. sono calcolabili le perdite che prevediamo di avere, ma… è meglio non parlarne e d è preferibile piangere , col cuore infranto, come se fosse la prima e ultima volta alla notizia di ogni soldato italiano…

E per l’ennesima volta da giornalisti e esponenti dell’opposizione con la capo china tutti a non voler chiedere quante sono le perdite che si prevedono sino al ritiro.

Data fine ritiro: mai…

Lo spettro che s’aggirava nella trasmissione era quello della vera data del ritiro che LA Russa e C. vagheggiavano a fine 2011, ma ieri sera , solo grazie al corrispondente esteri RAI , abbiamo saputo che si spera sia il 2014, salvo lasciare alcune centinaia di “istruttori” all’esercito afgano…a tempo indefinito.

Insomma, quella afgana sarà forse la più lunga campagna di guerra affrontata dal nostro esercito dall’Unità d’Italia contro un nemico oscenamente mostruosizzato e i cui rappresentanti presto faranno parte di un governo amico e sostenuto finanziariamente da Europa e USA.

Un dibattito confortante per le famiglie dei soldati all’estero che ora sanno il motivo perché i loro figli stanno a sputare sangue e sabbia , ammazzando altri esseri umani definiti terroristi e riempiendo tutti di orgoglio per la nostra coerenza, spirito di guerrieri pacifisti e di coerenti difensori della legalità internazionale.

Un dibattito che ci ha confortato della valanga di milioni di euro che vanno in fumo in quella missione, mentre si taglia la scuola, la sanità e la disoccupazione giovanile, e non, galoppa senza tregua.

Domani è un altro giorno, l’Italia che Mussolini segretamente dichiarava incompatibile con guerra, si commuoverà per qualche ora dinanzi a una bara col tricolore, poi volterà le spalle e tornerà al quotidiano “ io speriamo me la cavo” …a quadrare i conti…a portare la pelle a casa dal lavoro… a non morire per mala sanità…

Fine parte prima

Antonio Camuso
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
Brindisi 11 /10/2010

Messaggi

  • La Russa si dimostra di essere un fascistone... e Rutelli ed il suo partito un lecc... filo imperialista Usa, non c’è niente da scandalizzarsi. Finalmente incominciano a togliersi la maschera e dire le cose come stanno, altro che ’’missioni’’ di pace.

  • Se mi permettete vorrei lasciare qui il post pubblicato su www.aleiorio.ilcannocchiale.it

    I nostri aerei in Afghanistan non sono dotati di bombe (ma chi ci crede?), hanno solo un cannoncino (da notare il diminutivo) e a breve, secondo La Russa, potrebbero essere dotati di armamento pesante, così finiranno i problemi per i “nostri” soldati e finalmente gli “insorti” verranno uccisi in nome della “pace duratura”.

    Intanto è giunta la rivendicazione dei talebani (i particolari non ce li danno perché non è vero), ma da quando un’operazione di guerra si rivendica? Insomma, con le bombe degli Amx sarà tutto più semplice, come se le operazioni di guerra via terra non fanno già abbastanza male, come se non piovono già abbastanza bombe (e di quelle sofisticate, a grappolo e non, progettate per colpire la popolazione e terrorizzarla); poi ci sono gli elicotteri, e La Russa non se li è dimenticati, annunciando che in Afghanistan ne saranno inviati altri con lo scopo di diminuire i trasporti via terra e quindi aumentare la sicurezza dei soldati italiani…sarà…ma a me gli elicotteri ricordano i filmati sui tiri al bersaglio ai civili.

    Qualcuno si chiede perché i militari italiani devono crepare in Afghanistan? I mezzi non mancano ma il fine che giustifica tutto?

    Alessandro Iorio

    • Il perché lo sanno/sappiamo tutti.
      Quello che ci dobbiamo chiedere è perché ormai da decenni non c’è più traccia di "reduci" nella società civile. Quando i mezzi di comunicazione andavano ancora quasi a manovella, oltre le immagini delle guerre addirittura a poche ore dagli avvenimenti, ci mostravano le facce di famigliari e amici segnati già da un probabile dolore futuro e speranzosi in immediato ritorno o la fine del conflitto , poi ci "regalavano" i racconti e le testimonianze degli ex militari, ormai reduci segnati per sempre dentro e fuori dall’orrore, i loro corpi feriti, le malattie postume, le loro angosce, il loro pentimenti e loro consapevolezza che la guerra era la cosa più sporca che l’umanità riesce ad alimentare prima e tollerare poi; i pochi baldanzosi e mercenari che credevano nella superiorità dell’uomo sull’uomo attraverso le armi invece trovavano solo nicchie mediatiche per esibirsi.
      Oggi s’è capovolta la situazione, il racconto della guerra... anche se non dico niente di nuovo è sempre bene sottolineare questa peculiarità, credo che un continua e pressante messa in discussione delle ragioni di chi va alla guerra sia più incisiva di quella su chi la dichiara o la provoca.

      Non possiamo più trincerarci dietro le ragioni del poliziotto proletario di pasoliniana memoria, dei militari di leva prelevati dalle loro case e staccati dagli affetti perché c’era il nemico alle porte... oggi sono tutti mercenari, tutti consapevoli, non ci sono semianalfabeti, sono invece tutti in fila per il salario insanguinato, il reddito, l’extra che ne deriverà grazie al merito di aver "protetto" chi rimaneva a casa dalla bestia immonda che non vuole piegarsi alle ragioni dei colonialisti. La vista delle bare e il simposio che se ne costruisce con giorni e giorni di martellamento mediatico non riescono più a farmi chiedere il perché si vada a "crepare" in Afghanistan e altrove e quanto tutto ciò costi... mi convinco sempre più invece che l’omertà che si costruisce intorno ai reduci costi più di tutte le bombe sganciate.

      Da tempo immemore m’ero convinto di questo, ma quando circa dieci anni fa "sfuggirono" ai media dei brevi servizi dei soldati americani che correvano dall’altra parte del loro paese per punire chi aveva ferito la loro New York pur non conoscendo la cartina geografica e accompagnati spesso dalla certezza che l’attentato fosse fatto in casa, sentirli dire che lo facevano per pagarsi il college o guadagnarsi la nazionalità o mantenere la famiglia con quei miseri 2000 dollari mensili capii che non c’era più niente da fare, e che l’esportazione di queste aberrazioni avrebbero varcato anche i nostri confini definitivamente.

      Non m’interessa la cassa che torna, e neanche più schifarmi del ghigno dei signori della guerra, ministri in primis... ma i reduci, che fine hanno fatto, che fine fanno? Finora ne esibiscono uno soltanto da qualche hanno, schierato politicamente proprio coi signori della guerra, da solo quindi è un totem senza confronto con gli altri partecipi all’infame gioco del morte tue vita mia, ma tutti gli altri come possono svanire nel nulla? Possibile che siano intrisi di un nuovo inattaccabile opportunismo cinismo?

      Ripeto, a parte la "sorpresa" di constatare che più si sa leggere e scrivere e più si vuol dominare i subalterni, quanto costa economicamente e soprattutto culturalmente il silenzio di questi volontari?

    • Sono d’accordo con Francisco, mi fa male soprattutto l’omertà dei reduci, dei media della classe politica... e mi inquieta il cinismo di questi ragazzi che pur di metter su un pò di gruzzoletto, ammazzano civili... lo trovo orribile.

    • Ringrazio tutti per i commenti che danno il segno di come a sinistra , quella vera ci sia comunque il tentativo di comprendere certe dinamiche che coinvolgono lo strumento militare oggi.

      interessanti sono gli spunti relativi al discorso dei reduci tenedo conto che così come definiti dai commenti sono cosa diversa dallo strumento militare totalmente profesionale dia ltri paesi. Sì perchè ricordiamoci l’anomalia italiana, l’attuale strumento militare italiano è basato anzi proprio quello schierato nei teatri di guerra è fatto da precari.

      Volontari a 4 anni, che sperano di far le scarpe ai nuovi arrivati e rientrare nelle liste del secondo blocco di 4 anni e poi concorrere al vero professionismo. giunti a quel punto c’è sempre una mamam anziana da accudire , una scoliosi da curare, magari un trauma di guerra che appare dopo anni con relativva causa di servizio e innafghanistan , tiè!!! ci va lo sbarbino che io miei cicli da ragazzino sotto le bombe dei talebani me li son fatti, mò ci vadano gli altri...

      in questo ciclo infernale sei fesso se incominci a raccontare in giro quello che hai visto e hai fatto.

      Se sei sfigato ed esci fuori ti iscrivi all’associazione d’arma e ti metti nelle liste speciali con relativa raccomandazione per entrare nei corpi e amministrazionis statali o in qualche istituto di vigilanza o a far la guardia del corpo e tiri avanti.

      Poi se invece ti han messo fuori perchè eri schizzato da morire per la guerra e combinavi casinimmagari facendo fuori qualche civile, ti ritrovi copntattato dalla solita import esport di security e vai a fare il mercenario...tanto se per caso ti ammazzano ti fanno pure un film patriottico e ti danno la medaglia d’oro.

      Infine c’è un’altra possibilità e su questo dedicherò un articolo con racconto al futuro ,: grazie ad una legge fatta da Prodi se non ti han rinnovato nell’esercito nonostante che hai combatuto in iraq e afgan. hai la possibilità die ssere assunto nelle ONG.
      questo ti permette di essere a mezzo servizio proprio nel vero senso della parola..."i Servizi appena sei entrato nella pippersos o gli amanti degli aquiloni afgani ti contattano e ti mettono a libro paga e così sei sempre in servizio...
      sperando di aver dato qualche risposta sui "reduci"

      antonio camuso