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– i balletti rosa dei preti -
di Paolo De Gregorio, 24 luglio 2010
La sceneggiata è quella di sempre: di fronte a prove documentali, come quelle di Panorama, sulle piacevoli serate di sacerdoti in locali gay, le gerarchie vaticane cadono dalle nuvole, minimizzano la portata del fenomeno, parlano di attacco alla Chiesa, continuano a sostenere che l’essere omosessuali è un peccato, e (risate di sottofondo) “il Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale”.
Questi falsoni di preti ci vogliono far credere di non conoscere l’entità del fenomeno omossessualità e pedofilia diffuso tra i loro ministri di culto, facendo gli ingenui, ma chi ha nella propria storia la cultura profonda della Inquisizione conosce le sue pecorelle e, durante i lunghi anni di vita collettiva degli aspiranti preti, la genuina indole della persona viene fuori e comunque le gerarchie hanno mezzi spionistici per sapere tutto, solo se ne avessero voglia.
La verità che non si vuole rivelare, né affrontare, è quella che la Chiesa e il sacerdozio attirano personalità sessuofobiche, che la castità e il celibato obbligatori accentuano e, con la crisi delle vocazioni, se discriminasse omosessuali e pedofili, il Vaticano di troverebbe senza personale.
L’unica via d’uscita è quella di abolire l’obbligo del celibato, abolire la odiosa discriminazione verso le donne prete, con il risultato di far avvicinare al sacerdozio gente normale, che non vuole rinunciare ai naturali rapporti affettivi, che non vuole rinunciare a matrimonio e figli, e che sarebbe in grado di capire molto meglio i problemi dei fedeli, i problemi dei giovani, i problemi sociali.
C’è comunque da capire gli uomini della Curia, sono enormemente impegnati negli affari e nella politica, non hanno tempo per certe sciocchezze, e fanno buone azioni, tipo quella di offrire un tetto al nullatenente Bruno Vespa (invece di offrirlo ai terremotati de L’Aquila), e questa operazione la chiamano “Propaganda Fide”.
Meditate gente…meditate.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. i balletti rosa dei preti, 25 luglio 2010, 02:36, di alessiodibenedetto
La Chiesa è sempre stata contro qualsiasi cosa che non rafforzasse il suo potere temporale. La chiesa ha sempre combattuto ciò che è frutto del suo seno e del suo insegnamento insano, perverso e dittatoriale. Prendersela con i gay è come prendersela con il dio dei cattolici: l’omosessualità in natura è diffusissima, forse perché anche il loro dio lo è. Domanda fatidica per l’accesso alla carriera ekklesiastica: ti piacciono le femmine? E la risposta deve essere no: dunque vuol dire che ti debbono piacere i maschi. Per le società veramente democratiche questo non è un problema. Purtroppo però, il più delle volte, ai monsignori piacciono i bimbi dai 6 ai 12 anni.
Se una setta fanatica di poche centinaia di aderenti si comportasse con le stesse strategie manipolatorie della liturgia cattolica, la reazione giusta ed immediata delle forze dell’ordine (come è accaduto con certi maghi televisivi) consisterebbe in una retata generalizzata per crimini quali: costrizione psicologica, abuso della credulità popolare, abuso fisico, psichico ed ideologico sui minori, falso ideologico, millantato credito, favoreggiamento alle devianze psichiche e sessuali, turbamento delle istituzioni democratiche, razzismo verso le minoranze religiose, contro gli omosessuali, i gay, le coppie di fatto, i divorziati, gli atei, i comunisti, i laici, il relativismo… E, invece, succede proprio il contrario: chi non è disposto ad essere abusato o denuncia il proprio violentatore è espulso dalla comunità, come nelle sette razziste. Quindi non solo non bisogna più cadere nell’inganno delle dissimulazioni clericali, rifiutando sdegnosamente – come palese imbroglio – il tentativo ufficiale di dissociazione del Vaticano dai suoi adepti pedofili. Anzi, dobbiamo altresì ritenere le gerarchie ekklesiastiche responsabili dirette di un sistema ideologico che crea le condizioni logistiche e psicopatologiche affinché il crimine si perpetui.
da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni), giugno, 2010.
517 pagine, 130 immagini, € 25
http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp;jsessionid=5CEA4413C7EEA5149DD28140DBE79EC4?PRODID=SH246200038
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-religione-che-uccide.php
http://shop.nexusedizioni.it/libri_editi_da_nexus_edizioni_la_religione_che_uccide.html
http://www.macroedizioni.it/libri/la-religione-che-uccide.php
http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-di_benedetto_alessio_.htm
http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/
http://alessiodibenedetto.blogspot.com/2010/04/fuori-della-chiesa-non-ce-salvezza.html
2. i balletti rosa dei preti, 25 luglio 2010, 16:34
Riflettiamo comunque sul messaggio para-mafioso inviato alla chiesa da una testata berlusconiana. Si proprio di quel signore che ha tanto a cuore la privacy( degli amici suoi) da voler mettere in galera chi pubblica notizie sconvenienti.michele