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i guerrieri dell’Impero

Publie le lunedì 12 marzo 2007 par Open-Publishing

 i guerrieri dell’Impero –
a cura di Paolo De Gregorio – 12 marzo 2007

  Negli USA, secondo uno studio appena pubblicato, un’indagine su 103.788 reduci dall’Afghanistan e dall’Iraq, ha disturbi mentali seri un soldato americano su quattro e almeno uno su due tira a campare con gli psicofarmaci.
  Dopo Washington anche a Londra scoppia lo scandalo sullo stato di abbandono in cui vengono lasciati i militari britannici feriti sui fronti di Iraq e Afghanistan. Tutta la stampa britannica ha denunciato ieri il trattamento medico inadeguato riservato ai veterani di guerre. Oltre 21.000 soldati e riservisti soffrono di ansia e depressione.
(Corriere della Sera 12 marzo pag, 9)
Quegli immondi politicanti che mandano a morire con grande facilità i propri soldati, fanno guerre per motivi inconfessabili, e che vediamo impettiti e con faccia di circostanza quando tornano le bare degli “eroi”, dimostrano davvero la loro riconoscenza fregandosene della situazione dei reduci e dei mutilati che, come avvenne per quelli del Vietnam, diventano i capofila degli emarginati, degli “homeless”, dei drogati, dei pazzi che ogni tanto scaricano qualche caricatore di fucile sui passanti.
La follia e la prepotenza delle “guerre preventive” si scarica sulla società civile, aggiungendo barbarie alla barbarie
Il copione della guerra è sempre lo stesso: reclutamento con la falsa, falsissima retorica della “difesa della Patria, e poi buttati sul campo come pedine, senza capire nulla della realtà, sconvolti dalla morte e dalla paura, mercenari non per scelta ma per bisogno, disertori alla prima occasione propizia, con un futuro di malati di mente o emarginati.
La vera tragedia è che gli uffici di reclutamento trovino ancora dei soggetti così imbecilli e così sprovveduti, che barattano la loro vita e la loro salute mentale per un pugno di dollari che uno Stato cinico gli offre, per poi abbandonarli quando malattie mentali e mutilazioni li rendono inutilizzabili.
La fine dell’Impero Usa potrebbe essere accelerata da una costante presenza dei veterani e delle madri dei caduti davanti agli uffici di reclutamento, che raccontassero semplicemente come sono stati trattati, usati, e poi gettati.
Paolo De Gregorio