Home > l’igienista mentale
Noi abbiamo una relazione stabile con i padroni o, se dipendenti pubblici, con lo stato. I padroni sono del tipo Marchionne o De Benedetti mentre lo Stato ultimamente si fa rappresentare dal ministro Brunetta. Andiamo a lavorare tutti i giorni per una paga ridicola su servizi pubblici sporchi e inefficenti. Un free press molto noto questa mattina su un treno pieno di muratori stranieri e italiani con facce spaventose per la stanchezza e il sonno riportava notizie dai profili facebook delle ragazze che partecipavano alle orge del Presidente del Consiglio. Sabato un quotidiano comunista dedicava quattro pagine allo scandalo di Ruby (per i genovesi nota come la partner del patron del locale Albikokka). Capirete che dopo aver passato una notte insonne ad aspettare i risultati di Mirafiori non abbia gradito un gran chè la cosa. Il culmine è l’editoriale di una giornalista saccente e antipatica, la quale si chiede come mai in Italia uno straccio di opposizione si rifiuti di considerare gli scandali del Presidente come la vera pietra angolare su cui costruire una alternativa. Non passa evidentemente l’idea che il disastro di Berlusconi sia soprattutto economico. Il problema dell’Italia a noi paiono i contratti separati, le riforme massacro della scuola, la disoccupazione, la precarietà o le pensioni che nel giro di quindici anni sono sparite quasi completamente. Ma forse dalla navicella spaziale in cui siamo rintanati non si valuta bene. Non ci può essere altra spiegazione. Il disastro sociale è solo presunto se il maggior sindacato italiano ha condotto il proprio direttivo iniziando applaudendo i delegati FIOM e poi ha deciso che lo sciopero generale non serve. Ogni tanto arriva qualche buona notizia. Il segretario nazionale della Cgil esprime solidarietà alla FIOM, esattamente come i giornali o i partiti politici di sinistra. Forse un sindacato dovrebbe proclamare scioperi ma non ci formalizziamo, una pacca sulla spalla ai lavoratori di Mirafiori e poi via con una offerta di dialogo a Cisl e Uil, i quali erano in un bar con Marchionne ha festeggiare il ricatto, tra l’altro con una bella dose di faccia di bronzo. Certo che l’ultimo scandalo a luci rosse del premier potrebbe essere quello decisivo. Organizzare orge con minorenni è effettivamente molto più grave che fare accordi con la mafia. Avere ministri dichiaratamente fascisti non è un problema, il vero scandalo è che il sultano di turno telefona in questura dicendo una panzana qualunque per far rilasciare una sua amica. Ovviamente, anche se il Manifesto sostiene il contrario, c’è un motivo preciso dietro l’insistenza della cosiddetta opposizione verso gli scandali sessuali del premier. Vogliono far passare l’idea che il problema è Berlusconi che va con le prostitute in modo da stringere accordi con i poteri economici che Berlusconi rappresenta. D’altra parte si comportano così da almeno 15 anni, la chiamano alternanza. Che poi sarebbe quella cosa per cui pagano sempre i lavoratori con qualsiasi governo, mentre gli imprenditori a volte scelgono di essere più democratici, altre volte si fanno rappresentare da un settantenne con la bava alla bocca, l’importante è poter fare sempre ciò che gli pare. Sarebbe il liberismo, unico sistema possibile.
Aveva ragione il candidato perenne Vendola. La vicenda FIOM è il vero spartiacque per la costruzione di una opposizione sociale. Effettivamente ci avevamo creduto, peccato che il PD stava dalla parte dei padroni e, sempre il Manifesto di ieri, ci informa con tanto di intervista al leader delle primarie continue che alla fine bisognerà allearsi con il PD anche se non ha capito niente. Forse dovranno capire i comunisti, se ci sono ancora.
Jury Gagarin