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la manifestazione dell’8 luglio a Roma

Publie le lunedì 7 luglio 2008 par Open-Publishing

Domani manifestazione a Roma contro le leggi canaglia di Berlusconi nel suo tentativo di nuovo ducismo anti-democratico.

Il quotidiano la Repubblica si unisce alla manifestazione e la definisce "doverosa".
Repubblica ha accolto in 3 giorni nel suo sito già 80.000 firme di adesione.

Ezuio mauro ribadisce la condanna a Berlusconi, dice che la sua politica è chiaramente eversiva della democrazia e della dignità delle istituzioni e minaccia l’equilibrio istituzionale.

Il colpo di stato di Berlusconi aggredisce lo Stato italiano come una nuova forma di terrorismo dall’interno.

Non è tollerabile che un imputato tolga con la forza alla Magistratura il diritto di celebrare il suo processo, nemmeno se l’imputato si chiama Berlusconi.

Malgrado il suo ruolo politico, egli appare ugualmente come un violento che forza le leggi dello Stato costruendo degli strumenti legislativi di eccezione e di urgenza dove l’unica urgenza visibile è quella di un reo che cerca con tutte le forze di sfuggire alla legge

Con Ezio Mauro parla Alessandro Pace, presidente associazione costituzionalisti italiani e Beniamino Caravita, docente dirittto costituzionale. In collegamento telefonico Dacia Maraini, scrittrice, Valerio Onida, presidente emerito Corte Costituzionale, Moni Ovadia, attore e Paolo Rossi, attore. Conducono Paolo Garimberti e Edoardo Buffoni

http://tv.repubblica.it/copertina/in-difesa-della-costituzione/21920?video

Ezio Mauro dice che non stentava a credere che, con la maggioranza parlamentare che ha, Berlusconi potesse fare leggi così vergognose, un enorme attentato contro la giustizia, contro la Costituzione, contro la Magistratura, contro il paese.

Il paese è bloccato. L’economia è bloccata. La Giustizia è bloccata. Mentre chi dovrebbe governare ha l’unica ossessione di rendere impunibile se stesso e manda allo sfascio tutti gli altri.

Parlare di dialogo in quste condizioni di estrema criticità costituzionale, lasciando libero e anzi rafforzando il potere dissennato di uno solo, significa partecipare della sua follia.

Difendiamo la Costituzione!

Difendiamo la democrazia italiana!

Impediamo un nuovo fascismo!

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