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Publie le venerdì 23 luglio 2010 par Open-Publishing

Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Nazionale del Nuovo Partito d’Azione, Pino A. Quartana

LA FIAT VUOLE LASCIARE L’ITALIA?
ALLORA RESTITUISCA ANCHE I SOLDI

Coperta dal governo Berlusconi, la Fiat continua a fare quello che vuole in Italia, cercando di seminare scompiglio laddove non riesce a ricattare ed a schiavizzare del tutto la forza lavoro. Termini Imerese, Melfi, Pomigliano ed ora anche Torino toccata a tradimento dall’annuncio di Marchionne di portare la produzione in Serbia. Noi ci chiediamo due cose. La prima è che se come dice Berlusconi, accolito di tutta la razza padrona, ogni impresa deve andare a produrre dove gli pare perché lo Stato italiano deve sentirsi in obbligo di svenarsi, come fa da sempre,a favore della Fiat regalandole centinaia di milioni di euro?Marchionne vuol andare a produrre dove gli pare in cerca di nuovi schiavi da ricattare?
Sarebbe disposto allora a restituire allo Stato italiano tutti i soldi che ha avuto dagli anni ’60 ad oggi in modo tale da non aver obblighi con l’Italia? Una seconda questione vorrei porla alla sinistra che dal PD al PRC ormai parla da settimane con il solo slogan della tassazione delle transazioni finanziarie e non vede nient’altro. Ci sarebbe ormai da pensare ad una tassa che,al contrario della TFT, inciderebbe profondamente sulla crisi e sul declino italiano, non parlando poi della tassa patrimoniale.
Perché non cominciamo a pensare ad una tassa sulla delocalizzazione? Soprattutto a carico di chi dallo Stato è stato foraggiato in un modo o nell’altro? Non se ne avrebbe solo gettito per gli ammortizzatori sociali o per un reddito di cittadinanza universale ma potrebbe essere l’unico ed ultimo mezzo per impedire che nella ex quinta potenza industriale del mondo l’unico lavoro possibile per i giovani rimanga
quello di spacciare la droga, come in molte parti del Sud già avviene.

fonte; Amici dell’NPA Facebook