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rottamiamo questa politica

par paolo de gregorio

Publie le domenica 16 ottobre 2011 par paolo de gregorio - Open-Publishing
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 rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Se laicamente considerassimo la politica una attività lavorativa molto delicata ed impegnativa, dove si decide la destinazione di grandi somme di denaro, e dove etica sociale, onestà, capacità organizzativa dovrebbero essere un tutt’uno, forse dovremmo imporre alla politica delle regole, che peraltro si pretendono per posti di lavoro infinitamente meno impegnativi.

 una fedina penale pulita dovrebbe essere la principale pre-condizione
 almeno 3 anni di attività di volontariato (non a tempo pieno, non on-lus) nel territorio in cui si abita, che dimostri disponibilità verso gli altri, conoscenza del territorio e dei suoi problemi, rapporti con le persone, intesi come un tirocinio indispensabile di formazione e di garanzia per i cittadini di non votare per sconosciuti, per miliardari o per Cetto La Qualunque
 accettazione del principio che non si può ricoprire una carica (di sindaco o deputato o senatore o governatore regionale) per più di due legislature, poiché la politica deve essere un servizio temporaneo e non una professione. La lunga permanenza al potere produce cricche inamovibili che bloccano ogni accesso dei giovani e delle persone perbene
 il reddito per l’attività politica non deve mai superare il reddito di un funzionario statale di medio livello. Va abolito il vitalizio pensionistico, sostituito dalla regola che durante i mandati parlamentari o amministrativi vengono versati i contributi che normalmente l’eletto versava nella sua attività lavorativa
 nessun limite deve essere imposto alla magistratura per indagare sui politici, perché è interesse precipuo del “popolo sovrano” avere politici onesti e l’unica vera garanzia è una magistratura inflessibile contro chi ruba, contro chi è in conflitto di interessi, contro chi sperpera denaro pubblico.

Ascoltiamo spesso le cantilene sulla corruzione nella politica, tutti sono indignati, ma guarda caso nessuno propone nulla di credibile e di attuabile, meno che mai i preti che sono pronti a parlare chiaro solo quando si tratta di impedire provvedimenti a favore delle coppie di fatto, contro gli omosessuali, contro il testamento biologico.

Teniamo ben presente che queste elementari regole di salute pubblica possono essere imposte solo a furor di popolo poiché partiti, sindacati, Casta, Vaticano, si guardano bene da invocarle. La politica oggi vive di ricatti incrociati dove essere persona ricattabile significa essere elemento affidabile e ogni persona onesta e seria automaticamente viene espulsa dall’ambiente.

Chiunque chiede che si esca da questo marciume viene etichettato quale aderente alla antipolitica, mentre la domanda dei più è quella di rifondare e vivere la politica su altre basi, altre regole, altri valori, piena partecipazione, trasparenza, essenzialità, sobrietà.

La Casta politica è così potente e inamovibile (di destra e di sinistra) perché ha un forte potere economico che le deriva dal finanziamento pubblico dei partiti, gode di un altro grosso finanziamento ai giornali fiancheggiatori, è inamovibile poiché ha occupato la RAI, che da servizio pubblico è diventata “servizio ai partiti” dove si buttano fuori le persone scomode, senza che ciò venga considerato uno scandalo.

 Finanziamento pubblico dei partiti, finanziamento alla stampa devono essere aboliti-.
La Rai deve essere liberata dai partiti, senza pubblicità, con i cittadini che pagano il canone e votano per un presidente con tutti i poteri tra personalità indipendenti da partiti, potentati economici, religione, per offrire ai cittadini un contrappeso al soffocante monopolio di media privati e invadenza partitica.

Senza queste conquiste non ci sarà mai democrazia né progresso sociale.
Paolo De Gregorio

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