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saviano,falcone e la macchina del fango

Publie le martedì 9 novembre 2010 par Open-Publishing
27 commenti

Falcone, Saviano e la macchina del fango
Sebbene Leoluca Orlando abbia commesso errori gravissimi di giudizio su Falcone con il quale ebbe dissensi a proposito di Andreotti e nutrì sospetti per l’incarico ricevuto da Martelli fino a denunziarlo al CSM di tenere nel cassetto inchieste scottanti non si può fare di lui il regista della macchina del fango che avrebbe travolto Giovanni Falcone. In primo luogo perchè Giovanni Falcone non fu travolto dalla macchina del fango ma ucciso dalla mafia nel contesto di una guerra in cui questa era alleata con lo Stato. In secondo luogo perchè le critiche di leoluca Orlando seppure pesanti ed inaccettabili provenivano da ambienti della antimafia e non della zona grigia ed oscura né paramafiosa che effettivamente usava la diffamazione contro il grande Magistrato. Erano critiche sbagliate e basta. In sostanza quello che si chiama "fuoco amico" fatto alla luce del sole e con pubbliche e roventi polemiche. Non erano le lettere anonime del Corvo che fecero del Palazzo di Giustizia di Palermo un luogo di tragedie in cui si tramavano intrighi spaventosi contro Falcone e quanti come lui volevano davvero lottare la mafia. Fare di tutto un mazzo come ha fatto ieri sera Saviano, sommare le critiche sbagliate di Orlando e Della Chiesa o Galasso a quella del "Corvo" e dei tanti che lottarono Falcone con mezzi subdoli è sbagliato ed inaccettabile.

Giustamente Giovanni Falcone definì le critiche di Leoluca Orlando "komeiniste". Ma si trattava di critiche provenienti dagli ambienti palermitani impegnati nella lotta contro la mafia che erano basate su un tragico errore di valutazione dovuto al fatto che Falcone sosteneva che il cosidetto terzo livello non esiste e che la mafia non aveva mandanti ma era un potere in sé. Affermazione che oggi possiamo ritenere valida proprio nel momento in cui emergono gravi complicità tra Stato e Mafia che hanno le stesse responsabilità nel processo decisionale come possiamo constatare leggendo le confessioni di Massimo Ciancimino. Falcone sostenne di non poter tenere conto delle dichiarazioni di un pentito contro Andreotti perchè calunniose cosa questa imperdonabile per Leoluca Orlando che fece della lotta ad Andreotti ed al suo potere politico in Sicilia una bandiera. Ed ancora destava sospetti negli ambienti komeinisti della antimafia siciliana che comprendeva esponenti del PCI e del mondo cattolico il fatto che il socialista craxiano Martelli lo chiamasse al Ministero. Falcone accettò l’incarico e questo fu visto come una fuga dalla prinma linea della lotta alla mafia. Non fu così perchè tutti gli strumenti giuridici e le strutture organizzative della lotta alla mafia di oggi sono state studiate e proposte da Giovani Falcone proprio durante la sua direzione al Ministero della Giustizia.

E’ un giudizio storicamente e politicamente sbagliato quello di Saviano. Falcone fu indebolito dalle critiche ingiuste di Leoluca Orlando, ma la sua terribile morte non può essere attribuita a quelle critiche ma al tumore maligno che cresceva dentro lo Stato e che ancora oggi seppur individuato probabilmente continua a crescere.

La macchina del fango è quella che si è messa in moto contro Fini per mesi sottoposto ad un vero e proprio linciaggio mediatico per la casa di Montecarlo. E’ quella che si era cominciata a muovere contro la Marcegaglia dopo le sue critiche al governo. E’ l’uso combinato del dossieraggio e dell’attacco di spregiudicati cinici e prezzolati giornalisti che disonorano la professione. E’ certamente anche quella che si è mossa dentro lo Stato contro Falcone ostacolandolo nella carriera di magistrato. Ha ragione Saviano nel ritenere la democrazia in pericolo per l’uso appunto della "macchina del fango" contro tutti i possibili critici o avversari di Berlusconi. Ma questo deriva dal fatto che lo Stato è diventato possesso privato di una persona ricchissima e potentissima che lo usa nella lotta contro i suoi avversari politici e non. Deriva dallo indebolimento della Costituzione e dalla crescente differenziazione tra la Giustizia per i potenti e quella per i poveri e la gente comune che emerge dai pacchetti sicurezza. Dall’indebolimento della società civile e dei lavoratori a cui vengono sottratti diritti con ogni legge prodotta durante questa legislatura. La macchina del fango è possibile quando lo Stato non è più lo Stato di Diritto ma lo strumento con il quale una parte della società opprime l’altra, la più debole.

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Messaggi

  • Non sono assolutamente d’accordo con quanto detto da Saviano.
    Secondo me lo scrittore confonde il fango con la critica.

    Ogni uomo può e deve essere criticato, perchè non esistono infallibili e perfetti. Ad esempio ricordo delle poesie di Stefano Benni contro il generale Dalla CHiesa (che era fascista), Benni esprimeva una sua opinione che non può essere confusa con le ingiurie o il fango.

    Le parole dell’avvocato rivolte a Falcone nello studio di Costanzo sono in linea generale condivisibili: non puoi lottare la mafia dal suo interno (entrando cioè, seppur con un ruolo tecnico, nel governo Andreotti, colui il quale aveva rapporti strutturati e duraturi con la mafia). La sua era una critica, più o meno condivisibile (personalmente non la trovo sbagliata), non certo del fango. Fango invece era quello lanciato da un giovane Totò Cuffaro, sempre con Costanzo e Santoro, contro Falcone e Borsellino.

    Per me tutti devono poter essere criticati, altrimenti nn sarei ateo.

    • Condivido sicuramente Mirko, infatti il Cuffaro cui diede il megafono Costanzo è una pietra miliare per capire da dove veniva l’attacco.

      Erano tempi in cui neanche i più fedeli democristiani e socialisti dissociavano Andreotti dalla mafia, e Galasso spingeva su questa anomalia: un magistrato così efficace e con quello che sapeva e cercava di fare a disposizione del governo, il governo del CAF.

      Per Saviano ormai c’è ben poco da dire, il riferirsi senza argomentare alla sinistra che "abbandonò" Falcone è la solita buona occasione per sparare sulla sinistra, ergo i comunisti, il comunismo e tutto ciò che gli gira intorno.
      E’ diventato il grimaldello socialdemocratico, oltre che fascista. Se l’è presa pure con Sciascia, fra un po’ ne faremo un totem di quest’eroe di carta.

      Saluti comunisti...

    • Vabbè, i dubbi sulla scelta di Falcone di collaborare col governo Andreotti li avemmo un pò tutti .... persino Caponnetto e Borsellino li ebbero ...

      Però è innegabile che alla campagna di delegittimazione di Falcone e del pool antimafia, anche prima della scelta di Falcone di andare a lavorare al Ministero, contribuirono , certo in perfetta buona fede, anche ambienti che con la mafia non avevano nulla a che vedere ...

      Penso ad esempio a Leonardo Sciascia .... e pure "il corvo", che se ben ricordo era un altro magistrato della Procura di Palermo, non era mica un mafioso bensì realisticamente un collega invidioso delle capacità di Falcone ...

      D’accordo quindi che non si può fare di ogni erba un fascio ... ma proprio per questo trovo stucchevole criticare Saviano per una lettura storica, magari non del tutto condivisibile, ma certamente più che legittima ...

      K.

    • Figurati, so benissimo delle diatribe intestine, il fatto però che si voglia fare di Saviano il totem della legalità comincia a puzzare, anche perché ultimamente ha fatto una bella scorrettezza sul caso Impastato, sempre perché questi giustizialismi morali vengono sempre da destra a parole, ma nei fatti però...

      Saluti comunisti...

    • Non so cosa abbia detto Saviano su Peppino Impastato.

      Il quale Peppino, povero compagno, sta comunque diventando ormai una icona buona per tutti, persino per i finiani o per l’ineffabile Miccichè, uomo di Dell’Utri, e per il suo "partito del sud"....

      Curioso però che alla fine la critica a Saviano non riguarda quasi mai quello che ha detto in quel momento ma sempre qualcos’altro detto prima su qualche altro argomento.

      Io non sono un sostenitore acritico di Saviano ... non fosse altro perchè è passato in breve tempo da una analisi "di classe" dei fenomeni malavitosi ( impostazione largamente presente in "Gomorra") ad una logica "giustizialista" tutta "legge ed ordine" con grandi aperture a destra, dai finiani a Maroni e persino agli squadristi di Casa Pound ...

      Però ho pure la netta impressione che il suo impetuoso successo editoriale e mediatico abbia creato anche tante invidie in altri " controinformatori" dilettanti o della domenica ....

      K.

    • Parlavo di scorrettezza... è comunque un segnale.

      Saluti comunisti...

    • Vabbè, ho letto la diffida del Centro Impastato e , pur capendo le loro ragioni, non mi sembra una cosa così grave ...

      Certo, io non faccio lo scrittore o il giornalista professionista ... ma se mi fossi trovato a scrivere sulla vicenda giudiziaria di Peppino, avrei fatto realisticamente lo stesso medesimo errore di Saviano ....

      K.

    • Dai K. non litighiamo... ;) dicevo SCORRETTEZZA, mica gli ho accollato una rapina! In effetti una scorrettezza è non dare risposte, il che va oltre la valutazione del semplice errore, è un viziaccio che hanno preso in molti ultimamente, troppo guardaspallati da eventuali critiche o passi falsi. Non si muovono più da soli, d’istinto... ormai il business è talmente alto che un inciampo ti può costare qualche soldo, sembra tutta gente pilotata, troppo guardinga. Tutto qui.

      Saluti comunisti...

    • Veramente penso di aver criticato Saviano per ciò che ha detto ieri sera. Cmq fa nulla

    • Non mi riferivo ai tuoi commenti, ma alla storia della "scorrettezza" presunta ... io lo definirei un banalissimo errore temporale ... di Saviano sulle inchieste relative ad Impastato ...

      O al chiamare in causa a sproposito Palestina e Venezuela ...

      Una cosa è evidente, Saviano non è comunista, anche se in passato, giovanissimo, lo era stato ...

      Ma per ribellarsi alle mafie mica bisogna essere per forza comunisti ... e meno ancora filopalestinesi o sostenitori di Chavez ....

      Non credo che Falcone fosse comunista, al massimo vagamente di sinistra ... Borsellino, poi, veniva dalle organizzazioni giovanili del Msi ... così come Peppe Alfano ...

      E venitemi a dire che Borsellino o Alfano non erano coerentemente antimafiosi ...

      K.

  • carissimi, quando un uomo come Falcone si trova solo, in quel momento è un morto che cammina. Questa è la responsabilità di certa sinistra (non tutta: onore a Pio La Torre e tanti altri). Su Leoluca Orlando vorrei ricordare che prima di fondare la Rete, fu eletto sindaco di Palermo anche con i voti di dell’on Lima. L’analisi di Saviano è lucidissima: non vuole (e lo ha detto e sottolineato a proposito dell’avv. Galasso: persona onestissima) mettere sullo stesso piano la mafia e certe critiche. Ma vuole fare emergere come ci sono responsabilità POLITICHE: non aver compreso come quell’uomo, SOLO, stava mettendo in ginocchio la mafia. E sono errori gravi per un politico.... Borsellino muore prima del giorno dell’attentato, quando viene lasciato SOLO dallo stato. La macchina del fango è una macchina complessa ed articolata che comprende varie sfaccettature.... Lo si ammetta: onestà intellettuale vuole che certi errori vadano ricordati. Non c’entra nulla sinistra e destra: è in ballo la capacità politica di interpretare la realtà, che Falcone aveva lucidamente delineato: tutto qui.

    • Se lo stato ha lasciato solo falcone, vuol dire che lo stato è connivente. Vuol dire anche che lo stato e la mafia si integrano e l’uno non esisterebbe senza l’altra. Vuol dire che sciascia aveva ragione quando diceva che la mafia si sviluppa dove lo stato c’è e non dove non c’è. Vuol dire anche che se saviano non dice questo non dice nulla di concreto. Tra 20-30 anni sareo ancora qua a discutere su come combattere la mafia. Io dico che se si vuol sconfiggere la mafia bisogna liberarsi di Stato e capitalismo.

    • Non soltanto lo Stato ha lasciato solo Falcone: la società ha lasciato solo Falcone. L’esempio della cittadina che scrive una lettera al giornale, lamentandosi per le "sirene spiegate" sono eloquenti: Falcone rischiava la vita e questa signora si lamentava del "rumore" della scorta.... Vuoi dirci allora che anche la società è connivente? Anche l’avvocato Galasso o l’ignara cittadina? Non sono conniventi, sono incapaci di cogliere il senso di ciò che stava accadendo. Come si sconfigge la mafia? Falcone scriveva: la mafia è un fenomeno umano e come tale ha un principio ed una fine. Con questa "banale" affermazione minava alle basi la cosiddetta invincibilità, impunità dei mafiosi. La mafia si sconfigge con la legalità, con il rispetto delle regole, perchè questo sancisce la sconfitta della cultura mafiosa basata sulla forza della violenza e non sulla forza delle ragioni e del rispetto. Rispetto delle istituzioni, intese non come vuoto o generico riferimento, rispetto non verso l’uomo che occupa (più o meno degnamente) quella istituzione: bensì rispetto di quelle regole di civile convivenza che una società democratica conviene di darsi. Buscetta, quando decide di pentirsi, si rivolge al magistrato in maniera confidenziale, lo chiama: caro Falcone: quest’ultimo lo corregge, sottolineando che lo deve chiamare dott. Falcone, non già per rispetto all’uomo Falcone, ma all’istituzione che quell’uomo rappresenta. In altre parole, Buscetta, il boss ora pentito, deve accettare l’autorità delle istituzioni, dello stato: ovvero, deve ammettere la propria sconfitta. E Buscetta ha rispetto di quella istituzione, perchè credibile.

    • Guarda sono abbastanza d’accordo con te.

      La mia critica a Saviano per l’altro ieri è questa: Saviano ha confuso la critica con il Fango. Anche Borsellino era più che scettico sugli incarichi al governo Andreotti e nn credo che si possa considerare Borsellino uno che voleva lasciare solo Falcone. Criticare non significa infangare. Sul fatto che molti antimafiosi fossero fascisti o giù di li è verissimo, l’ho detto io stesso parlando di Dalla Chiesa, piuttosto che Borsellino oppure Alfano. Ed è appunto qst il punto, allora io non posso criticare Dalla Chiesa per le violenze commesse dalle sue retate? Non posso criticare Alfano per la vicinanza a gruppi di estrema destra o solo per il suo essere fascista? O (tornando a Saviano) non posso criticarlo per aver partecipato attivamente alla propanganda sionista? Oppure per l’aver accettato onoreficenze dallo stato di Israele? Ripeto i santi e le divinità non si possono criticare, ma essendo io ateo me ne frego.

      In secondo luogo io combatto la camorra (sono di Napoli) perchè è prevaricazione e violenza, è sfruttamento più becero, è ignoranza ed è lo stesso motivo per il quale combatto contro i fascisti di casa Pound che picchiano ragazzini fuori le scuole (perchè vestiti da comunisti) o contro Marchionne. Io combatto contro la camorra non perchè inquina l’economia ma perchè è violenza e prevaricazione dei forti contro i deboli, è sfruttamento.

      Infine a me da fastidio che Saviano utilizzi lo spazio televisivo e l’aura della sua persona per gettare fango con falsità (questa volta si) sui palestinesi piuttosto che su Chavez o Fidel. Non che siano dei santi, sono anche loro criticabilissimi e hanno fatto e faranno tanti errori (come tutti gli uomini di qst mondo) però dichiarare: Tel Aviv è la città dell’accoglienza oppure in Venezuela non c’è libertà di informazione ecc ecc, sono bugie, è fango. Tutto qst senza che nessuno possa controbbattere, altrimenti si correrebbe il rischio di isolarlo. Non credo sia giusto.

      Un’ultima cosa, Saviano era comunista fino a non moltissimo tempo fa. L’ultima sua apparizione pubblica in qst senso è stata l’ultima intervista al programma di Enzo Biagi dopo la fine dell’esilio mediatico. Li Saviano diceva che per battere le mafie bisognava cambiare il sistema basato sul profitto.

    • Dovremo abituarci a questo martellamento revisionista, non soccombere ma RESISTERE. La televisione è diventata ancor più POTENTE di ieri, inutile che la menino con il fatto che la rete è il media che la sovvertirà e surclasserà. Non ce la farà mai, la TV è ancora TROPPO FACILE come strumento d’approccio all’informazione, la costante decadenza della carta stampata contrariamente a quanto si crede lascerà ancora più spazio alla TV che alla rete. Questa serve solo a rintuzzare quotidianamente minuto per minuto la disinformazione della TV, la quale conserva inevitabilmente il DIRITTO DI PRELAZIONE sulla notizia: è la RETE che parla di TV e non viceversa. Quello che sta accadendo ne è la prova, hai voglia a fare controinformazione senza che la TV si ribelli violentemente, è un continuo rincorrere le malefatte della stessa che sfianca, dà stanchezza e a volte delusione, ma ciò non significa che si debba MOLLARE.

      L’operazione Saviano-Fazio lo sta a dimostrare, è ancora una lotta impari e questo è solo l’inizio, non oso pensare cosa accadrà le prossime puntate. Lunedì sera abbiamo assistito alla santificazione del FASCISMO DAL VOLTO UMANO, l’alter ego di un berlusconismo morente che passa il testimone. I segnali ci sono da tempo, l’occupazione della RAI da parte della destra intellettuale e tecnica ha da tempo superato il servilismo di Mediaset, sono stati arruolati i più falsi e populisti imbonitori per questa nuova deriva fascistoide, Santoro, Fazio, Saviano, Travaglio, Floris, Gabanelli, Mieli, e badate bene, tutti coloro che li affiancheranno in questo viatico, da Benigni a Silvestri e Abbado e altri che li seguiranno sono COMPLICI di questo neofascismo che scalpita... ciascuno di costoro ha il proprio armadio pieno di scheletri, tutta gente al soldo di un vero e proprio regime massomafioso, stanno occupando sistematicamente tutti gli spazi informativi perché dalla TV non deve ASSOLUTAMENTE USCIRE NIENTE CHE SIA D’INTRALCIO ALLO SCHIUDERSI DELL’ENNESIMO UOVO DEL SERPENTE.

      Detto questo non mi sento, e lo ripeto, di assolvere un Saviano perché ha scritto qualcosa di importante, con questo andazzo ha buttato tutto al macero, evidente che era un’operazione programmata, altrimenti non si spiega, anche se da tempo da una sinistra inascoltata si mette in discussione il personaggio, egli da lunedì è stato consacrato come asse portante del nuovo che avanza, della società civile pulita onesta e laboriosa... è una vergogna, la sua RIVISITAZIONE dell’epoca Falcone è intrisa subdolo revisionismo, non ci sono dubbi. Chi l’ha chiamato l’EROE DI CARTA ha visto lungo.

      Saluti comunisti...

    • Vabbè, adesso Saviano, Fazio e Santoro sarebbero il "nuovo fascismo" ....

      E magari, perchè no, pure Vendola ....

      Ma un pò di senso delle proporzioni ... e magari pure del ridicolo, proprio no ?

      Raf

    • La storia è piena di gente ridicola, volevo ritagliarmi un piccolo spazio, posso?

      Saluti comunisti...

    • Il "povero Peppino" era un Compagno con le palle. Il resto è spettacolo.

    • Peppino Impastato era un militante comunista, prima di Lotta Continua e poi, dopo lo scioglimento di questo gruppo, di Democrazia Proletaria.

      Uno che combatteva la mafia da un punto di vista DI CLASSE, come forma "illegale" del capitalismo e non invece partendo da logiche "legalitarie", giustizialiste, tardomoralistiche ....

      Purtroppo, però, dopo averlo ignorato per almeno 20 anni, molti - a cominciare dal Pci-Pds-Ds-Pd ma anche appunto i vari giustizialisti tutti "legge ed ordine" - hanno provato ad appropriarsi della sua memoria ... persino ambienti di destra, da Fini a Miccichè fino addirittura ai fascisti conclamati di Casa Pound.

      In questo pure Saviano era partito bene, "Gomorra" aveva effettivamente, sia pure tra le righe, un impostazione DI CLASSE ... le mafie come espressione moderna del neoliberismo globale ... i casalesi che, nei processi, si difendevano con le stesse parole di Berlusconi .... " noi diamo lavoro a tanta gente, siamo imprenditori, ci accusano i comunisti per invidia" ecc. ecc.

      Ma poi, di fronte al successo editoriale, si è perso per strada ...ed ora vaga tra evocazioni semioniriche di stampo veltroniano e posizioni simildipietriste di stampo appunto giustizialista ....

      Da questo, però, a considerare Saviano e c. come "nuovo fascismo", come ho sentito dire su BellaCiao, mi sembra veramente una forzatura senza senso ...

      Raf

    • Vabbé, non si può... allora diciamo che ha cambiato la sua IMPOSTAZIONE DI CLASSE, che oggi tira la volata alla destra finiana, come del resto gli altri compagni di viaggio, che il primo ministro è fuori gioco grazie alla propria megalomania e che il berlusconismo abbisogna di una nuova faccia per continuare ad esistere.

      Che poi il suo problema sia solo la sinistra, qui e oltreconfine, e che FORSE i soldi gli hanno dato alla testa perché chi glieli passa non può essere solo il lettore, sono tutte cosette di nessuna importanza.

      Saluti comunisti...

    • Comunque, anche Travaglio fa critiche simili a Saviano ....

      Vedi : "Caro Roberto datti una spettinata" al link :

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/11/caro-roberto-datti-una-spettinata/76401/

      A dimostrazione che Saviano non è certo infallibile .... ma a dimostrazione anche del fatto che non esiste alcun "fronte" tipo quello descritto in qualche commento un pò delirante ....

      "Nuovo fascismo" poi ... che è una barzelletta ?

      "Il berlusconismo abbisogna di una nuova faccia per continuare ad esistere" ... e questa sarebbe Saviano ?

      Francamente mi sembra di stare a discutere con i matti .... ed allora mi astengo ....

      K.

    • mi meraviglia sempre quanto siate sempre cosi’ polemici,allora vi faccio questa domanda: SAVIANO HA ACCESO UN GRANDE FARO SULLA MAFIA, HA FATTO E CONTINUA A FARE DISCUTERE, A PRENDERE CONOSCENZA CHE E’ UN GRANDE PROBLEMA, SI O NO? QUESTO NON DEVE FARCI DIMENTICARE CHE OGNUNO DI NOI E’ UMANO, QUINDI CON I SUOI DIFETTI E LE SUE IDEE, CHE NON DEBBONO INFICIARE IL MESSAGGIO.

    • K, ti spiacerebbe non buttarla in barzelletta?

      Non voglio neanche discutere del fatto che Travaglio il giornalista, quindi il gran numero in gioco, se n’è uscito sufficientemente tardi sulla questione quando già dalla sera stessa, io e non solo, m’ero espresso in quei termini... come al solito recupera quando sta per perdere terreno, il mettere il cappello il giorno dopo su questioni delicate è un vizio che appartiene anche al lui sui temi politici, per il resto è un ottimo archivista, PUNTO.

      La nuova faccia non è intesa come Saviano-soggetto ma quel che la rappresentava lunedì sera tutto il parterre Fazio incluso, l’infallibilità non c’entra niente, è solo una via di fuga per far passare per errori convinzioni resistenti a ogni critica, e Saviano non è da oggi che viene chiamato in causa per questo.

      Saluti comunisti... nessuno è obbligato di stare a discutere coi matti.

    • Saviano ha compiuto una operazione che non so se definire sporca oppure soltanto sbagliata e frutto della sua scarsa conoscenza della questione meridionale e della questione mafiosa.

      Ha fatto un comizio a tema del costo di cinquanta mila euro. Il tema era: la macchina del fango e come questa ha travolto Falcone. Nella macchina del fango ha messo come motore sia Leoluca Orlando e le sue critiche a quelli che riteneva errori insufficienze o addiritture connivenze di Falcone, sia il Corvo e cioè il lugubre e malavitoso ambiente del tribunale di palermo colluso con la mafia e contro Falcone.

      Questa operazione è scandalosa! E’ diffamatoria per Orlando e fa di tutte le erbe un fascio.

      Che la TV non dia alcuno spazio (ci ha provato Santoro una sola volta a mettere insieme i giornalisti calabresi minacciati dalla mafia) alle tante intelligenze che nel Mezzogiorno sono in lotta aperta contro la mafia e che abbia fatto occupare questo spazio soltanto a Saviano solleva in me degli interrogativi. Perchè solo lui e non tanti come per esempio Giuseppe Lo Bianco per fare un solo nome, insomma i tanti che hanno davvero smascherato Cosa Nostra?

      Inoltre non è vero come sostiene qualcuno che non ci sia rapporto tra lotta
      alla mafia e lotta del popolo palestinese. Non si può essere con i nazisti che opprimono Gaza e pretendere di lottare contro la mafia in Italia. La morale è una ed è indivisibile: Perchè si lotta la mafia? Perchè è un potere violento ed ingiusto!! E che cosa è l’occupazione israeliana della palestina? Un potere violento ed ingiusto!!!

    • Vorrei ribadire che il personaggio Saviano non va estrapolato dal contesto di lunedì sera, infatti parlavo di messaggio globale.

      Il parterre era molto compatto anche in questa direzione, cioè questione israelo-palestinese. Infatti anche il meno sospettabile Vendola, almeno al grande pubblico sulla questione diritti umani, alla sessione del SEL ha liquidato in dieci secondi netti la questione mediorientale e internazionale: il diritto di Israele alla SICUREZZA e dei palestinesi a uno stato.

      Più chiaro di così... è un continuo sviare le indagini, anche su Santoro per esempio, ci andrei assai cauto, l’oscuramento sul 16 ottobre prima e dopo lo mette degnamente insieme a quel teatrino, e poi ho notato che nessuno s’è soffermato sulla chiamata in causa della Bindi da parte di Benigni più riprese, pur non avendo particolari simpatie per la pasionaria rosata ho trovato il signor Benigni allineato alle più deplorevoli becere posizioni maschiliste che lui stesso tanto rimprovera al caimano-bollito. Con tutto il rispetto per la Carrà o le femmine al seguito di Berlusconi considero la Bindi tutt’altra storia.

      Se c’era una MACCHINA DEL FANGO all’opera era proprio quella da Fazio.

      Saluti comunisti...