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vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale
Publie le sabato 9 ottobre 2010 par Open-Publishing16 commenti
L’operazione SEL: opportunismo politico e conformismo culturale.
Rifondazione Comunista si deve dibattere in un sistema politico caratterizzato da una legge elettorale maggioritaria a tutti i livelli, che praticamente impedisce l’elezione di propri rappresentanti al di fuori da un rapporto di alleanza con il centrosinistra.Questo è un primo punto , non da poco, da considerare.
RC, a differenza del PCL o da altri gruppuscoli (ridotti all’insignificanza politica) non ha mai teorizzato l’assoluto e preconcetto rifiuto di qualsivoglia politica delle alleanze. Cerchiamo sempre, sulla base di un confronto programmatico, di giungere ad accordi che consentano di battere le destre e portare avanti scelte politiche di progresso.Se sussistono le condizioni, gli accordi di governo vanno fatti, in caso contrario no.
SEL, al contrario, si vive come parte organica del centrosinistra accogliendo in pieno lo spirito bipolare veltroniano. Gli esempi in tal senso si sprecano: in Campania il centrosinistra presenta un candidato scandalosamente razzista e Sel si accoda (il Prc non si siede nemmeno al tavolo); in Lombardia il PD impone lo sceriffo Penati che ci butta fuori dalla coalizione e Sel, da buon servitore, si accoda per un piatto di lenticchie.
Evidente che poi la linea, corretta, conosca anche declinazioni locali discutibili ma la linea ,a me pare, è quella giusta.
Occorre organizzare un polo di sinistra autonomo politicamente e culturalmente dal PD; la Federazione della Sinistra è nata per questo, tra limiti ed ambiguità inevitabili.
L’alternativa si chiama subalternità e morte di ogni spirito critico. Vendola ha scelto la linea di minor resistenza ma non sempre la via più semplice è quella migliore.
Messaggi
1. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 14:57, di pugno chiuso
Tu desrivi il pcl come un gruppuscolo insignificativo,ma ti ricordo che anche voi della federazione non siete in tanti di piu,noi del pcl saremo in pochi,ma certo non abbiamo MAI tradito i lavoratori per qualche alleanza borghese di poltrone mentre voi della federazione la maschera l’avete gettata da un pezzo,avete tradito i lavoratori dal governo prodi fino ad oggi ,vedi alleanze addirittura con l’udc (liguria)e con altri partiti borghesi in tutta italia(pd-idv)berlusconi si batte con la lotta di classe, come qualsiasi partito borghese che ancora oggi voi appoggiate.SALUTI RIVOLUZIONARI PER UN GOVERNO DI LAVORATORI e non di burocrati borghesi come voi
1. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 16:35
Per tua informazione sono fuori da Rifondazione ormai da circa due anni ....
E considero la cosiddetta "Federazione" una cialtronata opportunista ...
Ma da questo a chiudermi dentro una "setta" come quella di Ferrando ce ne vuole ...
Come detto in altra discussione, dimostrate la capacità di allargare il campo a forze similari ... e soprattutto di saper stare dentro le lotte che comunque nella società si stanno dispiegando del tutto indipendentemente da voi e da qualsiasi altra ipotesi di "partito" ... e poi ne riparliamo ....
K.
2. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 17:11, di pugno chiuso
UNA SETTA? Siamo in pochi ma con un programma anticapitalista e non poltronaio come forse vuoi tu ,ma almeno identificati a chi stai appoggiando le tue idee se forse in questo momento ne hai, oppure la setta sei tu. SALUTI RIVOLUZIONARI PER UN GOVERNO DI LAVORATORI
3. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 17:16, di pugno chiuso
TI RICORDO K. che il pcl lo trovi in tutte le lotte con tutte le forze che dispone senza mai accettare compromessi ,vedrai che un giorno te ne accorgerai che la setta che chiami tu, non tradira mai i lavoratori. saluti rivoluzionari-
4. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 17:28, di Francisco
A darci dentro alla questione si capisce bene che sì è ormai quasi tutti fuori da questi "partitini" altrimenti un benedetto partitone ce l’avremmo già... però mi chiedo come mai negli ultimi mesi non si sente parlare d’altro se non della necessità di formarlo questo partito, di ricostruirlo visto che non c’è alternativa alla microdivisione sotto gli occhi di tutti.
Non serve più un partito? Quale altra soluzione ci può stare in un momento storico come questo? Si ribatte spesso che bisogna guardare altrove, alle lotte che si dispiegano al di fuori della famiglia comunista (K)... beh, io le osservo queste lotte, e non vedo in quale i comunisti non siano componente decisiva, dal lavoro allo stato sociale, dalla scuola alla famiglia, dalla casa all’ambiente, dalla politica interna a quella estera... dove altro si può andare a lottare oggi se i temi in ballo sono questi? Cosa s’intende per forze similari? I movimenti? Ma a guardarli bene i movimenti rappresentano oggi la componente più settaria della società, non tutti in senso negativo intendiamoci, ma a volte stupisce e infastidisce la loro intolleranza nel condividere il resto delle lotte alle quali, ripeto, partecipano tutti i comunisti. Io non ho nulla in contrario a lottare per la salvaguardia del territorio e la giustizia sociale, ci mancherebbe! I movimenti studenteschi e universitari stanno finalmente uscendo da uno "splendido" isolamento che ne stava inficiando la funzione d’allerta culturale che storicamente debbono avere, e vederli ritornare a lottare insieme alla FIOM. come avverrà il 16, non lo vedo assolutamente un episodio da perditempo... gli altri, togliendo quelli che accanto ai compagni lottano da sempre senza se e senza ma, sono diventati partito: cerchiamo di non farci sfuggire questa quisquilia... che facciamo, lo lasciamo fare a loro il partito? E di che genere, visto che coi compagni hanno poco o niente da spartire? Perché in ogni confronto ti ributtano la palla del "fallimento delle ideologie"... a me uno che spara ste premesse già mi fa capire dove andrà a parare... non dimentichiamo che in un appartamento di Largo Argentina, tanto per fare un esempio, aprono gli incontri con "cari compagni"... dico, vabbé la distrazione, ma a me trovarmi tra i piedi una Bonino o un Grillo un domani mi farebbe girare un po’ i maroni!
!l 16 è un’occasione più unica che rara, sti soggetti non ci saranno e lo sappiamo, ma noi compagni sparsi nella società tutta... che si fa?
5. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 17:29, di Francisco
Ops... Saluti comunisti.
6. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 17:56
D’accordo su tutto ... sul 16 con la Fiom e su tutto il resto ...
E d’accordo anche sul fatto che dentro le lotte, i comunisti ci stanno e come ...
Ma appunto, i comunisti certamente presenti in questi movimenti ... non vedo invece un grande ruolo dei partitelli politicisti e minoritari per vocazione di cui si stava parlando ...
Personalmente sono da sempre un movimentista, ma al tempo stesso non vedei negativamente una aggregazione delle forze anticapistalistiche che in Italia ancora ci sono in una Organizzazione ( preferisco questo termine) rivoluzionaria ...
Ma se i primi che non vogliono confluire in una ipotesi del genere sono proprio i partitelli di cui sopra ... i quali preferiscono rinfacciarsi a vicenda gli episodi, peraltro ormai poco significativi, del passato, la vedo dura ....
Tutto qua ...
K.
P.S. "setta" ha la stessa etimologia di "settarismo" ... in questo senso ho usato quel termine ....
7. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 18:13, di Francisco
Niente in contrario, già detto credo. Sicuramente le forze movimentiste anticapitalistiche non hanno mica problemi ad associarsi alle nostre lotte e viceversa... io parlavo di quelle FILOCAPITALISTICHE, infatti ne ho buttate un paio lì a caso. Se poi intendevi far confluire i partitini comunisti in queste ci sarebbe qualcosa da chiarire... anche se i tentativi non mancano.
Saluti comunisti.
8. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 18:52
No, semplicemente invitavo il Pcl e Sinistra Critica a provare a fare fronte comune in una organizzazione più ampia ... tutto qua ...
Lungi da me qualsiasi impostazione da "entrismo" ... come dicevo ho mollato Rifondazione, dopo aver fatto tutta la battaglia congressuale contro Vendola, due anni fa ...
Perchè, al di là dell’esibizione "identitaria" e "feticistica" della falce e martello, non vedevo e non vedo nemmeno oggi significative differenze dallo stesso Vendola ...
K.
9. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 19:04, di nando
Sono quasi d’accordo su quello che dice K, vorrei sapere se consideri nostri probabili alleati anche i vari Bonino, Grillo... Infine non ne abbiamo mai parlato di cosa pensi degli anarco-comunisti e della FDC.
Un saluto libertario Nando
10. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 19:20, di Francisco
E ho capito, ma il fronte comune di cui si parla oggi è null’altro che un partito (lo dicono tutti i compagni fuori e dentro i partitini)... un fronte comune senza un’identità condivisa è destinato a fallire.
Spingere all’ammucchiata informe da dentro diventa sospetto, che lo facciano da fuori è pure comprensibile, i movimenti monotematici (ripeto solo quelli mi sconfinferano poco) sopravvivono grazie alla poca predisposizione nel confrontarsi necessariamente con tutte le lotte in corso, cosa che può fare solo un partito identitario, e auspicano lo scioglimento dei partiti e il rifiuto della politica... ovvio che ci si chieda QUI PRODEST inculcare che la politica è sporca e il partito è inutile. Li seguiti gli ultimi incontri un po’ di tutti i "partitini", mai sentito nessuno che intendesse "correre" da solo e manco "ne ghe pensi mi"...
Saluti comunisti.
11. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 19:23, di nando
Ps. correggo, volevo scrivere FDCA.
12. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 21:00
Sono fondamentalmente un comunista libertario.
Però preferisco confrontarmi con le lotte "della gente in carne ed ossa" che non correre dietro ad alchimie organizzative ... comunque l’elaborazione della FdCA è senz’altro molto interessante, ma poi bisognerenne praticarla nel corpo sociale e qui invece vedo molte carenze ....
Del resto, la miseria della situazione sia italiana che internazionale è tale che mi accontenterei oggi come oggi pure di una normalissima organizzazione comunista, purchè non stalinista ....
Non so francamente cosa si potrebbe fare insieme ai radicali o insieme a Grllo, cose comunque politicamente assai diverse tra loro ... forse con i primi, come nei settanta anche se all’epoca i radicali erano molto più a sinistra sul piano generale, in comune ci potrebbe essere una battaglia anticlericale e per i diritti civili ... ma probabilmente niente sul piano economico sociale ... quanto a Grillo, ci può essere qualche affinità sul terreno dell’ambiente o della critica al modello economico iperliberista e consumista ... ma credo ben poco sul piano delle condizioni sociali, dello sfruttamento ecc. ecc.
Ma, al di là di questo, di una cosa sono certissimo ... non si può fare niente di niente col Partito Democratico ... e questo, se permettete, mi sembra molto più importante e discriminante ...
K.
13. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 10 ottobre 2010, 22:52, di Francisco
K, tolto lo stalinista per naturali ragioni storiche e anagrafiche causa zar e guerra, ci accontenteremmo in subordine del comunismo "semplice"... anch’io. Il comunismo libertario prevede una società senza stato... con i millenni trascorsi dobbiamo ammettere che un nucleo famigliare è in sé già un microSTATO, quindi possiamo convenire sia utopia allo stato puro. Con il comunismo condivide parte della concezione della proprietà privata, la collettivizzazione è sicuramente più di matrice marxista comunista, il libertario è più individualistico, condividono inoltre l’organizzazione sindacale come strumento di controllo socioeconomico sul lavoro. Poi ci sono le sfumature sparse a seconde delle epoche e etnie (cioè territori nazioni culture già esistenti e sicuramente difficilmente polverizzabili). Riassunto maccaronicamente questo sul comunismo libertario, anarchico, marxista e chi più ne ha più ne metta ed escludendo il PD per ragioni ormai codificate, arriviamo alle forme di lotta e impegno politico condivisibili.
Radicali... strenua difesa della proprietà collettiva da privatizzare, quindi capitalismo allo stato puro; anticlericalismo di facciata, non è che tra un Papa o un Dalai Lama ci siano molte differenze, quindi tocchiamo con mano l’incoerenza; diritti civili? Sì, ma quelli già stanno scritti nelle costituzioni... non ne veniamo fuori, cadiamo subito nel giustizialismo etc... tra l’altro i comunisti in questo paese hanno pagato abbondantemente già per essere tali di fronte alla legge, ma non mi pare d’aver notato battaglie radicali sul territorio pro compagni, storicamente i radicali sono anticomunisti tendenti a destra, anche loro conoscono solo TOGHE ROSSE... note di merito invece su aborto e divorzio, carceri, anche se erano già nel calendario evolutivo della nostra società, ripeto, non nego riconoscergli i dovuti meriti. Poi però ti promuovono manifestazioni pro/Israele e Vs/Cuba e lì si mangiano quei pochi punti acquisiti.
Grillo... qui il discorso si fa più serio, perché effettivamente è stato lasciato a briglie sciolte da PD e destra tutta... la cosa mi stupiva ma non troppo, già la questione del Vday il 25 Aprile, l’assenza di una sinistra comunista istituzionale, cioè in parlamento... in poche parole faceva comodo a tutti meno che ai comunisti, ma soprattutto non per il vuoto che andava a cercare di colmare ma perché s’è permesso atteggiamenti per i quali le patrie galere sono abbastanza abbastanza fornite dai compagni... diciamo m’alimentava una sorta d’antipatia per la sua immunità acquisita, non scordiamo che ogni striscione o comunicato o pernacchia da sinistra (comunisti) al potere è costata cara, molto cara.
Poi finalmente ho capito tempo fa perché se lo coccolavano con l’indifferenza del "tanto da noi non becca niente lasciamolo pescare tra i movimenti"... tendeva a spogliare il movimentismo di base antagonista, un gran favore alla sua odiata "casta". C’ho lavorato un po’ sulla cronologia degli avvenimenti, e mi sono accorto che dietro "la speranza per il pianeta pulito" c’è una matrice filocolonialista non trascurabile in progetti e dimensioni, il culto della proprietà privata attraverso l’azionariato e un impraticabile anticapitalismo fatto di chiacchiere e non di materia, un radicato antisindacalismo e una netta concezione classista della società: ci sarebbe da aprire un dibattito biblico sulla concezione di MERITROCRAZIA e fuga di cervelli e classe operai. Poi velate derive xenofobe, e altre amenità affini a un radicalismo di destra, l’anticomunismo di stampo qualunquista populista, notevoli fratture con i viola e De Magistris, che sarà pure un’incognita, ma almeno azzarda un dibattito sulla lotta di classe e le case popolo. E poi questa storia del "sopra tutti e chi mi vuole mi segua".
Meglio un partito comunista... Saluti comunisti.
14. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 11 ottobre 2010, 02:02, di nando
Francisco hai ragione ci sono anarchici individualisti... ma anche anarchici che hanno un’organizzazione cioè i comunisti anarchici. Devi sapere chi ha avuto sempre la peggio nella storia sono stati sempre gli anarchici vedi nella rivoluzione spagnola dove hanno subito la repressione e il tradimento proprio dai comunisti stalinisti... così nella rivoluzione russa dove Lev Trotskij fu tra i principali responsabili della repressione dei rivoluzionari ucraini. Gli anarchici vogliono una società libertaria e autogestita, ricordati che non c’è comunismo senza libertà e libertà senza il comunismo!!Infine il grande pensatore Bakunin temeva gia prima della rivoluzione russa l’inevitabile formazione di una ’’burocrazia rossa,’’ padrona dello stato e nuova dominatrice, e i fatti poi gli hanno dato ragione,inoltre ogni forma di stato è una forma di dominio di classe sia borghese, monarchico... e poi devi sapere che chi ha sempre difeso i lavoratori sono stati gli anarchici, così nel periodo del fascismo chi ha lottato fino alla fine dal’inizio sono stati gli arditi del popolo !!!Comunque adesso a parte tutto bisogna unire tutte le nostre forze per sconfiggere questo sistema capitalista del malaffare, che specie in Italia, ci sta portando nel baratro e nella diperazione.
Un saluto comunista libertario Nando
2. vendolismo:opportunismo politico,conformismo culturale, 11 ottobre 2010, 10:23, di Enrico Biso
Caro Nico, sinceramente non comprendo come tu possa pensare che la FdS sia nata per costruire un polo politicamente indipendente dal pd.
In tutte le scadenze elettorali amministrative avete deciso di andare in alleanza con il pd, caso per caso.
Il caso per caso, della FdS è praticamente DAPPERTUTTO, esclusi i casi (pochissimi), in cui il pd non vi ha voluto, per proprio tornaconto politico-elettorale.
A me, sembra certo invece che la FdS sia sulla falsariga di SEL che tu indichi come opportunisti, alla continua ricerca di un accordicchio con il pd, dimostrando di non confidare nè nelle lotte che la classe porta avanti per non pagare la crisi economica capitalista, nè sui suoi possibili ritorni anche in materia di consenso.
Questa volta, caro Nico, però la linea della FdS è così supina al pd che la SEL del guru Vendola appare agli occhi dell’elettorato di sinistra più visibile grazie proprio al Vendola, che gioca a far vedere che un confronto sulle primarie con il pd, sia importante per i destini stessi della sinistra.
Nulla di più falso, converrai spero con me, ma allora ti chiedo, perchè il Ferrero, già fa sapere che parteciperete alle primarie del centrosinistra?
Forse per poter costruire meglio il polo autonomo politicamente dal pd?
Suvvia, non ti sembra che sia questa la linea veramente insignificante?
Per non parlar poi del pirla che Ferrero attribuisce a coloro che a questo gioco politico senza senso, dicono un bel NO.
E preferiscono lavorare per costruire dal basso una sinistra di classe che possa essere da sponda politica alle lotte ed ai conflitti, al sindacalismo di base ed ai settori conseguenti della FIOM, ai movimenti di lotta ed alla classe che dovrebbe essere il nostro naturale riferimento.
Per poter veramente costruire un autonomo polo della sinistra di classe, politicamente autonomo dal pd e dall’interclassismo.
Prova a parlarne con i tuoi dirigenti e vedrai che grande interesse hanno per un percorso siffatto, il loro superare l’arcobaleno e svoltare a sinistra, è diventato accodarsi al pd ed imitare SEL, destino amaro di quel congresso PRC di Chianciano che si è tramutato nell’esatto contrario delle speranze suscitate allora.
Se il Ferrero in quel congresso avesse detto che puntava ad allearsi con il PD e partecipare alle primarie, avrebbe ricevuto un coro di pernacchie, ma cianciava di svolta a sinistra e fu eletto segretario.
I pirla stavolta hanno ben chiaro quel che vuole, e di continuare a far da pirla, non ci pensano proprio,
Sanno molto bene dove li si vuol portare (a stampellare il pd), e nelle ipotesi governiste non trovano le risposte politiche che servono in questa fase.
Un saluto a te con simpatia, perchè almeno dimostri un poco di coraggio politico, per quel contenitore governista FdS che non entusiasma nemmeno i tuoi dirigenti politici.
A proposito di insignificanza politica, ma "blindare" il congresso FdS e riuscire a non far proporre un documento di minoranza, ti sembra coerente con l’essere a sinistra?
Spero proprio di no, le "blindature politiche " dimostrano incapacità di gestire quel che si propone politicamente, e a sinistra la cosa è ancora più marcatamente criticabile non trovi?
Enrico Biso