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(video) Napoli, al S.Carlo violente cariche al corteo studentesco

Publie le venerdì 3 dicembre 2010 par Open-Publishing
3 commenti

Momenti di tensione sfociati in cariche violente della polizia oggi pomeriggio nel centro di Napoli.

Durante il corteo degli studenti contro la riforma dell’università, in corso da piazza Carità e all’altezza del Teatro San Carlo.
Era programmato un incontro tra studenti e lavoratori del teatro, che solidarizzano.
A freddo la celere carica per cacciarli fuori dal cortile del teatro: gli studenti avevano cercato di entrare nella struttura nella quale gli attori avevano fermato le prove per discutere assieme dei tagli alla cultura e al’università.

A quel punto, dopo una prima azione per cercare di sgomberarli, ci sono stati scontri con la polizia in tenuta antisommossa che hanno allontanato con la forza gli studenti sparpagliandoli e costringendoli alla fuga. Cariche violentissime. Due manifestanti sono stati portati in Questura per accertamenti.
19.20 Il corteo è ancora in corso per le vie della città, gli studenti si dirigono verso la Questura dove è in corso un presidio!
Gli studenti si sono riuniti in assemblea all’interno del teatro San Carlo ottenendo la solidarietà dei lavoratori. Altri manifestanti, invece, attendono all’esterno della questura di conoscere la sorte dei due compagni fermati. Anche alcuni lavoratori del San Carlo, impegnati in una prova in costume e usciti per ascoltare le ragioni degli studenti, denunciano di essere rimasti coinvolti nelle cariche della polizia.

il comunicato di solidarietà dei lavoratori del S.Carlo

http://www.ateneinrivolta.org/rivolta/212-aggiornamenti-napoli-al-scarlo-violente-cariche-al-corteo

Messaggi

  • Unire le lotte, è la risposta a chi tenta di derubare del futuro, un’intera classe sociale.
    E questo incute il terrore a chi non immaginava di potersi trovare di fronte una vera opposizione sociale, non addomesticata, immune da "giochi di palazzo" e diffusa nel territorio.

    Massima solidarietà a chi lotta per difendere il proprio futuro, l’unità possibile è solo nelle lotte e nella capacità di mobilitazione autorganizzata.
    Le nostre vite valgono di più, dei vostri profitti, e delle vostre repressioni.
    Sconfiggere la "Gelmini" è il primo passo per far cadere Berlusconi con politiche di sinistra e non affidandosi a Fini , Casini, Rutelli, Bersani, Vendola.

    Lo stesso spostamento del voto di approvazione della manovra Gelmini, è il chiaro esempio del timore del potere capitalistico, che la situazione gli possa sfuggire di mano, molto meglio per loro riaffidarsi ai giochi politici di palazzo.
    Un sincero grazie a tutti gli studenti ed alle studentesse, ai professori ed alle professoresse, ed a tutto il personale della scuola, che lottando per difendere il proprio futuro dimostrano con i fatti concreti che un’altra politica non solo è possibile, ma necessaria ed urgente.

    Enrico Biso

    • Tra l’altro il primo violinista dovrebbe avere subito conseguenze notevoli, tali da far slittare il calendario. Ma non ho la conferma di questa cosa.

      Ieri ad annozero ho visto scene davvero poco gradevoli: studenti che applaudono gli interventi (anche ridicoli) di Rutelli e della studentessa chiaramente pro-Marchionne.

      Spero che quando il PD richiamerà le sue componenti, queste restino a lottare; sperando hce tanti casinari non si scoccino. Sperando che l’Epifania tutte le lotte non porti via. Se il sindacato non vuole facciamola noi una grandissima manifestazione a Roma. Studenti, Operai (dopo i casi Mirafiori Pomigliano e Termini), pastori sardi, precari, ricercatori, insegnanti.

    • Giusto per cronaca, è la prima volta che vedo tanta solidarietà dei passanti per le manifestazioni studentesche (solo agli stati generali dell’allora ministro Moratti ricordo una cosa simile ma non uguale).

      C’è rabbia per le ingiustizie, c’è solidarietà tra lavoratori, studenti, disoccupati... mentre i politici di professione tacciono.