Home > 1º MAGGIO MIGRANTE IMMIGRANTS STREET PARADE
MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI IMMIGRATI
IN MACCHINA, A PIEDI, BICICLETTA, MOTORINO...
APPUNTAMENTO ORE 10.30 DAVANTI ALL¹UFFICIO STRANIERI DELLA QUESTURA A
MARGHERA IN VIA NICOLODI
A due anni dalla sua approvazione, la legge Bossi-Fini sta mostrando oggi i
suoi prevedibili effetti negativi, precarizzando e peggiorando sempre di più
le condizioni di vita e di lavoro dei migranti. La difficoltà nei rinnovi
unita alla sempre minor durata degli stessi è una triste consuetudine per
molti immigrati per i quali una nuova clandestinità è sempre più possibile.
Questa situazione è diretta conseguenza di un permesso di soggiorno
strettamente legato al contratto di lavoro, nel contesto di un mercato in
recessione e con impieghi sempre più intermittenti.
Più difficoltosi poi ricongiungimenti familiari, l¹accesso alla carta di
soggiorno e sempre maggiori i tempi per svolgere le pratiche nelle questure:
a Venezia l¹appuntamento per un rinnovo viene oggi concesso per il maggio
2005, nonostante la legge stessa ponga in 2 mesi il tempo massimo per un
rinnovo! E con un permesso scaduto, nonostante l¹appuntamento, è impossibile
il ritorno in patria, ardui un cambio di impiego o la stipula di un
contratto d¹affitto ecc.
… Al rifiuto di una legislazione apertamente discriminatoria vogliamo
aggiungere anche la richiesta di smilitarizzare le pratiche relative ai
migranti con la delocalizzazione dalle questure agli uffici di comune e
provincia (il protocollo stipulato tra provincia e questura seppur ancora
limitato indica la praticabilità di una simile richiesta).
… La flessibilità e l¹intermittenza del mercato del lavoro unita alla
congiuntura recessiva, oltre ai già menzionati problemi coi permessi di
soggiorno, determinano problemi di reddito al pari di tutti i lavoratori
italiani: chiediamo quindi l¹istituzione del salario sociale come
ammortizzatore nei periodi di non lavoro.
… Si fa un gran parlare di diritto di voto ai migranti: se abbiamo già
rifiutato come reazionarie le proposte censuarie e retrograde di Fini non
ci possiamo però accontentare dei consiglieri aggiunti col solo diritto
consultivo eletti a Roma ed in programma anche a Venezia.
… Sono 10 anni che ci mobilitiamo sulla questione della vendita itinerante a
Venezia esercitata dai cittadini immigrati, per il riconoscimento della loro
dignità e dei loro diritti: non aggiungiamo parole, chiediamo soluzioni.
PER QUESTO MANIFESTIAMO IL PRIMO MAGGIO CON UN COLLEGAMENTO IDEALE CON LE
MANIFESTAZIONI DEL PRECARIATO (EUROMAYDAY) DI MILANO E BARCELLONA