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AMNESTY INTERNATIONAL: SULLE TORTURE IN IRAQ IL GOVERNO ITALIANO ERA INFORMATO

Publie le lunedì 17 maggio 2004 par Open-Publishing

La Sezione Italiana di Amnesty International, in relazione alle
dichiarazioni rilasciate da esponenti del governo italiano sull’assenza di
informazioni riguardanti le torture in Iraq, precisa che questo argomento
fu oggetto, il 3 luglio 2003, di una comunicazione del Sottosegretario agli
Esteri Margherita Boniver alla Commissione Affari Esteri della Camera.

Rispondendo a una interrogazione dell’on. Piscitello, il Sottosegretario
Boniver affermava che ’in relazione alle denunce da parte di Amnesty
International sulle condizioni riservate agli internati iracheni nella base
americana di Camp Cropper a Baghdad ed in altri centri di detenzione nel
Paese riferite dall’Onorevole interrogante, appare opportuno evidenziare
come la stessa ONG [Amnesty International] abbia preso diretto contatto con
le Autorita’ americane in Iraq ed abbia accolto positivamente le
dichiarazioni rese dai consulenti giuridici dell’esercito statunitense e
dell’Autorita’ Provvisoria di Occupazione di voler migliorare rapidamente
le condizioni detentive in tali strutture’.

L’interrogazione dell’on. Piscitello faceva riferimento a un memorandum
inviato il 26 giugno 2003 da Amnesty International a Paul Bremer, capo
dell’ufficio dell’Autorita’ Provvisoria di Occupazione e reso pubblico in
Italia con un comunicato stampa il 30 giugno. ’Le condizioni in cui gli
iracheni sono detenuti presso Camp Cropper e nella prigione di Abu Ghraib
possono costituire pena o trattamento di natura crudele, inumana o
degradante, vietata dal diritto internazionale’ - si leggeva nel
comunicato.