Home > APPELLO DI ACTION FOR PEACE

APPELLO DI ACTION FOR PEACE

Publie le sabato 27 settembre 2003 par Open-Publishing

Basta con l?occupazione israeliana! No al muro della vergogna! Due popoli e
due Stati per pace e giustizia in Medio Oriente!

4 ottobre a Roma per reclamare dalla UE una pace giusta in Palestina-Israele
I popoli d?Europa e del mondo rifiutano la guerra. In questi mesi le strade
delle nostre città sono state attraversate dal più esteso e imponente
movimento per la pace che sia mai stato conosciuto.

I governi dei nostri Paesi, che oggi sono riuniti nella Conferenza
intergovernativa, non hanno saputo ascoltare la nostra voce.
La strategia della guerra globale è stata adottata o subita dalla quasi
totalità delle Nazioni della parte più ricca del Pianeta.

Oggi chiediamo ai governi dell?Unione Europea di farsi promotori di pace e
di rifiutare la logica della violenza e delle armi.
Sappiamo che uno dei punti essenziali per sconfiggere la logica della guerra
è riuscire a costruire la pace in Medio Oriente, ponendo fine al conflitto
tra Israele e Palestina.

In Palestina il governo israeliano sta costruendo un vergognoso muro dell?
apartheid. Questo muro di cemento e filo spinato attraversa i territori
illegalmente occupati da Israele e costringe gran parte della popolazione
palestinese in veri e propri ghetti, negando loro i più elementari diritti
umani, sottraendo loro ulteriore terra e risorse. La costruzione del muro,
condannata dalla gran parte della comunità internazionale, procede senza
sosta e peggiora le condizioni di una popolazione ai limiti della
sopravvivenza per l?umiliante presenza dei check point e dall?assedio
economico-militare. Il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di
Berlino, manifesteremo in tutta Europa contro il muro israeliano,
raccogliendo l?appello delle ong palestinesi.

Quest?assedio è anche politico. Il presidente democraticamente eletto dal
popolo palestinese, Yasser Arafat, non è riconosciuto da Israele ed è
apertamente minacciato di morte dal capo di quel governo. Sharon rifiuta
ogni proposta di tregua e continua nella scellerata politica degli assassini
politici mirati, che colpiscono indiscriminatamente anche la popolazione
civile, incluse donne e bambini, ed hanno il dichiarato scopo di distruggere
la classe dirigente palestinese e cancellare ogni autonomia politica dell?
Anp. Il governo israeliano straccia quotidianamente i diritti umani ed il
diritto internazionale. Le risoluzioni dell?Onu e le Convenzioni di Ginevra
sono totalmente disattese, le prigioni israeliane sono piene di migliaia di
prigionieri politici, tra cui centinaia di bambini e adolescenti.

Mentre gli Stati Uniti sostengono attivamente l?economia e la politica di
guerra di quel Paese, l?Unione Europea si limita a vuote dichiarazioni
verbali ma non attua nessuna iniziativa che può portare alla pace.
Chiediamo che sia applicata la sospensione dell?accordo d?associazione
commerciale tra l?Unione Europea e Israele, già votata dal Parlamento
Europeo, per il mancato rispetto da parte israeliana delle clausole
sottoscritte. Questo accordo avvantaggia economicamente le esportazioni d?
Israele, costituite anche, malgrado il divieto dell?accordo, da prodotti
provenienti dalle colonie illegali presenti sui territori occupati.

Chiediamo che l?Europa si attivi, anche come parte del quartetto che
promuove la Road Map, per avviare un processo di pace e che ottenga l?invio
di una forza d?interposizione internazionale, sotto il comando Onu, per
promuovere una vera tregua al fine di salvaguardare la vita di migliaia di
civili innocenti in Palestina ed in Israele.

Soprattutto chiediamo che attui ogni sforzo per fermare la politica del
terrore del Governo Israeliano, che alimenta l?inaccettabile terrorismo
fondamentalista, causa di grandi sofferenze nella popolazione israeliana e
di ulteriore chiusura di quella società.

Come parte della società civile internazionale manteniamo la nostra presenza
nei territori occupati, le ong continuano ad operare a sostegno dell?
educazione, della salute e delle attività agricole di sussistenza
alimentare; rendiamo più forti i legami di amicizia e solidarietà con
palestinesi e israeliani contro l?occupazione, con quei giovani che
rifiutano il servizio militare; di sparare sui propri fratelli e sorelle;
con le donne in nero che da anni manifestano contro l?occupazione; con le
donne e gli uomini che da Israele portano nei territori solidarietà concreta
e messaggio di pace; migliaia di cittadine e cittadini del mondo si sono
avvicendati in quei luoghi, talvolta pagando prezzi altissimi: alcuni
pacifisti sono stati uccisi, altri feriti, imprigionati od espulsi perché
chiedevano giustizia e pace per il popolo palestinese.

L’Europa dei poteri è però immobile.

Manifestiamo il 4 ottobre perchè non vogliamo un’Europa legata al carro
armato della politica USA, perché l’Europa eserciti le sue responsabilità in
un’area che ci parla di una storia comune e di una pace necessaria, perché
vogliamo un Europa di pace e di diritti per tutti e tutte.

PRIME FIRME

Movimento palestinese per la democrazia e la cultura

Ebrei contro l?occupazione

Associazione per la pace

Donne in nero

FIOM

Piattaforma delle ONG italiane per la Palestina

CGIL

Giovani Comunisti

Rifondazione Comunista

Per ulteriori firme

Info.actionforpeace@tiscali.it