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APPELLO PER IL SI’ AL REFERENDUM

Publie le venerdì 13 giugno 2003 par Open-Publishing

Con questo appello ci rivolgiamo a tutte quelle persone che, al di là delle appartenenze politiche
e nonostante il più straordinario oscuramento mediatico mai realizzato in oltre 50 anni di storia
repubblicana, non rinunciano a ragionare con la propria intelligenza sulla evidenza dei fatti
concreti.

Domenica e lunedì prossimi si voterà per un referendum che propone un quesito davvero elementare:
è giusto che una lavoratrice o un lavoratore perda definitivamente il proprio posto di lavoro
sebbene sia accertata - da un giudice - l’illegittimità del licenziamento che ha subito? Per noi no.

Per questo consideriamo importante l’obiettivo di sottrarre le persone che lavorano dall’arbitrio
del licenziamento ingiustificato.

Non a caso l’articolo 18 è stato definito il "diritto dei diritti".

La condizione, cioè, per poter rivendicare la tutela ed il miglioramento della propria condizione
lavorativa senza, per questo, correre il rischio di essere licenziati.

Il voto di domenica è, inoltre, un’occasione importante per respingere la politica di Governo e
Confindustria che - come dimostrano i recenti provvedimenti in materia di lavoro e occupazione e lo
stesso contratto separato dei metalmeccanici - punta a fare dell’Italia il paese europeo con le
retribuzioni più basse, le minori protezioni sociali ed il più alto livello di precarietà dei
rapporti di lavoro.

Noi, al contrario, restiamo persuasi che il lavoro di milioni di donne e uomini resti tuttora il
motore propulsivo di uno sviluppo di qualità, cui corrispondono, cioè, crescita civile e coesione
sociale.

Già nel referendum del 2000 Bologna ha dato un preciso segnale di contrasto al tentativo di
cancellare l’articolo 18 per chi lo ha.

Ora Bologna può dare un altrettanto preciso segnale a favore dell’estensione di quel diritto a chi
tuttora ne è escluso, i lavoratori e le lavoratrici delle imprese minori ed i troppi giovani e
ragazze che altrimenti rischiano un futuro di insicurezza e precarietà.

Per questo, noi, aderenti all’associazione "Aprile. Per la Sinistra", invitiamo tutte e tutti a
votare SI al referendum di domenica e lunedì prossimi, considerando questo appuntamento come parte
di una più generale battaglia per tutelare ed estendere i diritti delle persone che lavorano.

Sergio Adamo, Maurizio Alessandri, Anna Rosa Almiropulo, Maria Concetta Basile, Ermes Benini,
Gianni Bortolini, Sergio Caserta, Beatrice Cenci, Vincenzo Colla, Dante Colombetti, Alessandra
Consolini, Nunzio Di Ruocco, Fausto Fantuzzi, Raffella Fughelli, Simona Furiani, Francesco Garibaldo,
Gabriele Giovannini, Danilo Gruppi, Maurizio Landini, Domenico Lisi, Valentino Malanchini, Mauro
Marcheselli, Luisa Marchini, Ugo Mazza, Pasquale Minotti, Salvatore Monachino, Gian Guido Naldi,
Milena Naldi, Alessandra Negrini, Corrado Oddi, Bruno Papignani, Nicola Patelli, Alberto Piccinini,
Romeo Pisano, Nadia Presi, Vito Rorro, Anna Rosa Rossi, Carlo Soricelli, Sergio Stanzani, Paolo
Tomasi, Giancarlo Tassoni, Roberto Tusarelli, Gianni Vitali, Sandro Zabbini, Katia Zanotti, Daniela
Zini