Home > APPELLO di solidarietà agli studenti iraniani
Da diffondere
Si trasmette di seguito la mozione di solidarietà agli studenti iraniani approvata nella seduta
del consiglio comunale di Sant’Arpino(CASERTA) dell’altro giorno su proposta del segretario e
capogruppo dei Ds Giuseppe Dell’Aversana.
Ciao
Elpidio Iorio
Una mozione per la libertà
I gravi avvenimenti che si stanno verificando nel corso di queste ultime settimane in Iran
impongono a tutte le istituzioni democratiche la necessità di riflettere ,analizzare e discutere le
brutali aggressioni alla libertà ed alla democrazia condannando con forza tali episodi. In un mondo
globalizzato e rimpicciolito dalla diffusione delle telecomunicazioni in un epoca in cui le nazioni
sono fortemente interdipendenti l’una dall’altra per le grandi velocità con cui si scambiano merci
e notizie possiamo ben dire che l’Iran è dietro casa nostra e tutto ciò che accade in quella
nazione per la difesa dei diritti fondamentali dell’uomo deve far riflettere anche noi.
Il silenzio
delle istituzioni democratiche oltre che a pesare sulle nostre coscienze potrebbe significare
condivisione di un metodo che invece deve completamente scomparire dal nostro pianeta. Da oltre un mese
gli studenti iraniani hanno iniziato una pacifica protesta nei confronti delle istituzioni locali
senza però ricevere un sostegno adeguato dai mass media nazionali ed internazionali .Queste civili
proteste sono finalizzate ad ottenere quelle riforme democratiche necessarie per realizzare uno
stato in cui ogni cittadino abbia la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero e le
sue opinioni .Le proteste studentesche svolte in forma pacifica e democratica si sono tenute nelle
principali università iraniane ed hanno visto la partecipazione di migliaia di giovani e cittadini
comuni che a gran voce chiedevano maggiore libertà e più democrazia per tutto il popolo iraniano
che attendeva grandi riforme dalla nuova classe dirigente .
In particolare le proteste erano
indirizzate contro l’ala conservatrice del regime ed anche contro il presidente KHATAMI accusato di non
essere riuscito a far approvare le riforme promesse durante la campagna elettorale e per le quali
aveva ricevuto un grande consenso popolare .L’Iran è un paese molto importante in Asia ed ha una
grande civiltà alle spalle , dopo la caduta dello Scià e dopo anni di fondamentalismo islamico
negli ultimi anni si sono compiuti sostanziali passi in avanti nel processo di democratizzazione del
paese accompagnato da una forte crescita demografica. Tutto ciò ha portato alla nascita di una
nuova generazione anche maggiormente scolarizzata che ha conosciuto e goduto dei vantaggi della
libertà seppur limitata e condizionata da una forte ed antica presenza della tradizione islamica nelle
istituzioni.
Grazie a questa piccola ventata di libertà negli ultimi anni sono fiorite numerose
attività culturali ed i giovani intellettuali iraniani sono stati conosciuti ed apprezzati nel mondo
occidentale attraverso la cinematografia ,la letteratura e l’arte. Ora gli studenti iraniani
chiedono che questo processo vada avanti e si continui sulla strada delle riforme per diffondere e
radicare maggiormente la democrazia nelle istituzioni iraniane e per tali motivi sono scesi nelle
strade a migliaia. Purtroppo la televisione e la radio sono nelle mani dei conservatori e per questo
la censura è pratica dominante impedendo di fatto che sia data notizia nei mass media delle
imponenti manifestazioni studentesche . Inoltre durante l’ultimo mese numerosi giornali indipendenti e
molti siti dei quotidiani on line sono stati oscurati ed il regime addirittura ha fatto installare
diverse antenne vicino alle case per impedire l’accesso in rete ai cittadini. Dagli inizi di giugno
secondo Amnesty International sono state arrestate circa 4000 persone durante le proteste ed i
cortei pacifici che si svolgevano vicino alle università. Decine i giornalisti finiti in carcere
secondo Reporters Sans Frontiers e di questi alcuni sono ancora in prigione senza le minime garanzie.
Negli ultimi giorni la repressione è aumentata con violenze, arresti, pestaggi, chiusure
preventive di Università e luoghi di aggregazione giovanili e sempre di più si ingrossa il numero dei
desaparesidos in mano ai servizi segreti che arrestano e torturano tutti coloro che sono semplicemente
sospettati di protestare. Molti genitori trascorrono intere giornate fuori dal carcere per avere
notizia dei propri figli. Una fotografa canadese di origine iraniana Zhara Kazemi che era arrivata
il 20 giugno in Iran proveniente da Montreal onde fotografare per conto di un’agenzia le
manifestazioni studentesche dopo pochi giorni è stata arrestata , malmenata e portata via mentre svolgeva
il suo lavoro. Dopo l’arresto Zhara è stata tenuta in un luogo segreto per diversi giorni sotto
l’accusa di spionaggio e soltanto dopo tre settimane il padre l’ha ritrovata morta in un ospedale .
La spiegazione ufficiale della morte era stata che la donna si era "sentita male " durante
l’interrogatorio in carcere ed i medici avevano accertato un ictus e per tale motivo l’avevano trasferita
in ospedale ove poco dopo era caduta in coma. È morta l’11 luglio dopo essere stata arrestata il
23 giugno. Le istituzioni democratiche hanno il dovere morale di protestare di fronte a questa
morte ingiusta nessuno può rimanere in silenzio quando vengono lesi i diritti fondamentali dell’uomo
.Per questi motivi chiediamo tutto il consiglio comunale di approvare una mozione di condanna dei
gravi episodi di repressione che stanno accadendo in Iran chiedendo al governo italiano di
intervenire attraverso tutte le forme previste dai trattati internazionali al fine di consentire l’
esercizio della libertà e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo nell’ Iran.
I CONSIGLIERI COMUNALI