Home > ARTICOLO 18 PER TUTTI! IL NOSTRO SÌ AL REFERENDUM DEL 15-06
ARTICOLO 18 PER TUTTI! IL NOSTRO SÌ AL REFERENDUM DEL 15-06
Publie le martedì 6 maggio 2003 par Open-PublishingARTICOLO 18 PER TUTTI! IL NOSTRO SÌ AL REFERENDUM DEL 15 GIUGNO 2003
Opporsi senza se e senza ma alla guerra infinita e globale, oggi e domani,
vuol dire impegnarsi qui ed ora per fermare la guerra sociale del neoliberismo
contro i diritti. Vuol dire fermare la guerra sociale della precarietà globale
che Governo e Confindustria vogliono imporre infrangendo anche l’estrema
difesa dello Statuto dei Lavoratori e del diritto a non essere licenziati
ingiustamente.
Combattere la precarietà significa sfidare la globalizzazione economica
sulla trincea che essa stessa propone a milioni di donne e uomini nel mondo
e, in particolare, alle giovani generazioni, alle donne e ai migranti.
Combattere la precarietà significa parlare la stessa lingua delle migliaia
di lavoratori che in Italia si battono in difesa dell’articolo 18 e per
i rinnovi contrattuali. Significa anche parlare la lingua di chi è privato
di ogni diritto, di chi i diritti non può rivendicarli nè difenderli perchè
non può scioperare, di un esercito di "collaboratori" tutt’altro che autonomi
o di "interinali" usa e getta.
Significa battersi per imporre nuove rigidità rispetto ai diritti sociali
e al lavoro, sempre più variabile dipendente del mercato, per estendere
le tutele dello Statuto dei Lavoratori a chi ne è privato, per rendere stabili
a tempo indeterminato le migliaia di contratti a termine, precari e interinali,
per rivendicare un reddito sociale europeo.
Contro questa "guerra" che ha già prodotto milioni di "vittime", il Movimento
dei Movimenti deve "scendere in campo", accettare la sfida e provare a vincere!
Perchè il 15 giugno insieme possiamo sconfiggere il Governo e la Confindustria;
perchè possiamo battere il neoliberismo.
Perchè insieme dobbiamo rompere la gabbia della precarietà conquistando
un diritto per tutte e tutti! Perchè la vittoria del Sì può fermare la guerra
sociale!
La strada per raggiungere il quorum è tutta in salita: per l’oscuramento
informativo e la censura Rai che vieta, con un vergognoso "inciucio bipartisan"
in Commissione Vigilanza, ogni approfondimento politico o discussione o
informazione sui quesiti referendari (articolo 18 ed elettrodotto coattivo);
per l’ostilità di chi nel centro-sinistra o si schiera apertamente per il
"no" o lascia opportunisticamente "libertà di voto", con un compromesso
che salva solo la forma ma uccide la sostanza della politica,che è quella
di prendere parte, esporsi, assumere responsabilità.
A tal fine è necessaria la costruzione di una campagna unitaria, vasta,
articolata e diretta che metta al centro i contenuti del Referendum.
Il problema principale posto dal Referendum è quello di un allargamento
dei diritti. Il nodo in discussione è la scelta tra una società fondata
sui diritti e quindi su rapporti sociali civili oppure una società dell’incertezza
fondata sul ricatto e sull’arbitrio. In discussione non vi è il rapporto
tra le forze politiche ma se l’offensiva antisociale scatenata dal Governo
e dal padronato viene fermata o favorita.
Il valore politico del Referendum non sta nelle beghe di Palazzo ma nel
rappresentare concretamente un primo possibile sbocco politico unitario
dei movimenti di lotta che hanno scosso l’Italia in questi ultimi anni.
Il Referendum offre la possibilità di tradurre quel nuovo senso comune di
massa che si è costruito nel movimento antiliberista, nelle lotte del Sindacalismo
di Base, della Fiom e della Cgil, nelle mobilitazioni pacifiste, in un primo
risultato concreto. Questa avanguardia di massa, con l’affermazione del
Sì, può diventare maggioritaria nel Paese segnando un cambio di fase e sconfiggendo
l’egemonia padronale.
È importantissimo, a tal fine, l’allargamento del fronte sociale dei sostenitori
del Referendum.
Per questo, anche a Vigevano e in Lomellina, lanciamo un appello alla mobilitazione
per far vincere il Sì.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno camminato al nostro fianco, che ci
hanno sostenuto, che hanno condiviso le nostre istanze, alle donne ed agli
uomini del popolo della pace, alle lavoratrici ed ai lavoratori, a chi si
ribella ad un futuro di ricatti e di precarietà, ai democratici, ai delegati
delle Rsu, ai volontari dell’associazionismo, agli iscritti dei partiti
del centro-sinistra e dei sindacati affinchè si impegnino in questa battaglia
di civiltà.
Battere le destre è possibile: mandiamo a casa il Governo Berlusconi, tornare
a vincere si può!
Per sostenere questo appello a favore del Sì al Referendum sull’articolo
18 del 15 giugno è possibile inviare un’email all’indirizzo vigevanosocialforum@inventati.org
o partecipare alle riunioni del Forum Sociale di Vigevano e Lomellina che
si tengono ogni lunedì sera alle ore 21 in via Griona 19 a Vigevano.
Forum Sociale di Vigevano e Lomellina