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ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA CONFEDERAZIONE COBAS

Publie le martedì 18 maggio 2004 par Open-Publishing

ROMA 8/9 MAGGIO 2004

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA CONFEDERAZIONE COBAS

MOZIONE CONCLUSIVA

L’Assemblea Nazionale approva le linee generali del documento presentato
dall’Esecutivo Nazionale e della relazione di Pino Giampietro, dalla
valutazione del quadro internazionale e del ruolo della guerra permanente al
giudizio sulla situazione politico-sindacale italiana, sulla natura del
governo Berlusconi e dello schieramento di centrosinistra che, al di là
della forma, si muove anch’esso dentro l’orizzonte della gestione liberista
dell’esistente.

L’A. N. condivide la lettura relativa al ruolo dei sindacati confederali,
strutture che, al di là di contingenti scontri politici con il governo
Berlusconi, proseguono nel loro ruolo essenziale nella applicazione nei
luoghi di lavoro delle principali linee economiche del liberismo italiano,
che sia gestito dal centrodestra o dal centrosinistra; così come approva la
posizione di totale autonomia ed alterità dai due grandi schieramenti
politici che si affrontano e lottano per la gestione del sistema in Italia.

In una situazione così complessa i Cobas devono far coesistere la spinta
all’unità tra i lavoratori e tra chi si oppone al sistema dominante con la
radicalità programmatica e con una piena autonomia, con una tattica duttile
ma rigorosa che non contraddica l’indicazione strategica anticapitalista,
alternativa all’esistente.

L’A. N. condivide altresì le proposte organizzative contenute nel documento
e nella relazione, sia relativamente alle campagne e agli obiettivi sui temi
del lavoro, della precarizzazione, del diritto al reddito e ai servizi
sociali; sia rispetto ad una forte e permanente campagna sulla
rappresentanza sindacale effettivamente democratica; sia nei riguardi della
presenza nelle RSU e in particolare nella campagna elettorale per il
pubblico impiego; sia rispetto agli sforzi da fare per liberare energie (con
part-time e aspettative), seppur limitate, per migliorare le risposte che
possiamo/dobbiamo dare alle esigenze di organizzazione che ci vengono dai
posti di lavoro e dai territori; sia per garantire il più possibile certezza
di finanziamento alla Confederazione.

L’A. N. ritiene necessario valorizzare e potenziare il ruolo dell’Esecutivo
Nazionale della Confederazione, attraverso l’istituzione di gruppi e
commissioni di lavoro aperte anche a compagni/e non appartenenti
all’Esecutivo; in modo particolare ritiene importante il lavoro di supporto
per l’apertura ed il potenziamento di nuove sedi della Confederazione.

Per l’A. N. la lotta permanente contro la guerra globale si riconferma una
lotta cruciale da proseguire ed intensificare, fin dal prossimo appuntamento
del 4 giugno, quando Bush, in visita in Italia, andrà trattato da quel
criminale che è (in proposito l’Assemblea impegna l’Esecutivo Nazionale a
prendere tutti i contatti necessari con il sindacalismo di base e
conflittuale per consentire la massima partecipazione dei lavoratori alla
manifestazione nazionale del 4 giugno a Roma contro la visita di Bush,
verificando anche la possibilità della convocazione di iniziative di
sciopero contro la guerra). La lotta contro la guerra è inscindibile da
quella per il ritiro di tutte le truppe di occupazione dai paesi invasi, in
primo luogo dall’Iraq e dalla Palestina, e per l’affermazione del diritto di
autodeterminazione di tutti i popoli.

Altrettanto permanente dovrà essere la difesa dalla repressione che continua
ad accanirsi nei confronti della Confederazione Cobas e dei nostri
militanti, come avviene per gli inquisiti del "teorema Cosenza" davanti al
GUP il 24 maggio (il 22/5 si manifesterà a Cosenza) così per i 25 compagni
antagonisti sotto processo a Genova o per gli "imputati" fiorentini per il
nostro sciopero del 13 maggio ’99 contro la guerra nei Balcani, che
contestano l’aula bunker, scegliendo il 21/5 (giorno di apertura del
processo) di manifestare sotto il consolato USA di Firenze.

Peraltro è il quadro politico-giuridico che è peggiorato; nel dominio della
guerra permanente la lesione dello stato di diritto e dei diritti
fondamentali diventa permanente, attraverso leggi liberticide come la
Bossi/Fini, come quelle proposte sulla tortura e la libertà di armarsi per
difesa personale, o attraverso la pratica della "ragion di stato" che vede
in ogni islamico-immigrato, diverso, una persona sospetta o addirittura
nemica da sequestrare, espellere, condannare con processi farsa.

L’A. N. plaude alla lotta, dei lavoratori Fiat e dell’indotto di Melfi, che
non si ritiene conclusa, in quanto è solo una tappa della lotta operaia nei
confronti del bestiale sfruttamento (TMC2) e della precarizzazione crescente
imposti dai processi di globalizzazione capitalistica.

I lavoratori di Melfi hanno saputo interpretare l’ansia di riscatto che
vivono le popolazioni del Sud ed in particolare quelle lucane (dopo
Scanzano, Rapolla, ora Melfi) sottoposte al perenne ricatto del lavoro e
dell’emigrazione, costrette a subire servitù militari, energetiche,
inquinanti, che devastano il territorio, l’ambiente e la salute. Pertanto va
rafforzata ed estesa a livello nazionale la lotta contro il rilancio del
nucleare, contro le cosiddette "grandi opere" (inceneritori, centrali
elettriche, TAV, trafori.) del governo Berlusconi, in particolare il ponte
sullo stretto, contrastato dalle popolazioni e apprezzato dalle mafie (la
Confederazione Cobas sosterrà l’iniziativa del 2° Campeggio contro il Ponte
dal 2 all’8 agosto a Villa San Giovanni).

L’A. N. invita tutta l’organizzazione a fornire il massimo appoggio e
partecipazione allo sciopero della scuola con manifestazione nazionale a
Roma del 15 maggio, e allo sciopero nazionale degli autoferrotranvieri del
19 maggio.

L’A. N. prende atto della partecipazione, con una propria autonoma
piattaforma e con proprie manifestazioni territoriali, dei Cobas del
Pubblico Impiego (per i comparti Enti Locali, Agenzie Fiscali, Ministeri)
allo sciopero nazionale del P. I. del 21 maggio.

Roma, 09/05/2004

Approvata a grande maggioranza

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